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EXIT EDEN – Intervista alla cantante Anna Brunner

EXIT EDEN – Intervista alla cantante Anna Brunner

“Femme Fatale” (leggi qui la recensione)  è il nuovo album per le Exit Eden, 6 cover e 6 brani inediti, ne ho parlato con una delle tre cantanti, Anna Brunner, di seguito l’intervista.

Ciao e benvenuta su Tuttorock. Come nasce l’idea delle Exit Eden?
Ciao, grazie, è un vero piacere! Io e Amanda eravamo in studio quando il nostro produttore ci ha proposto questo progetto, sono passati oramai circa sette anni. Ci è subito piaciuta l’idea, anche se all’inizio poteva sembrare una piccola follia e a dire il vero non avevamo la più pallida idea che poi da lì sarebbe nata una nuova band, pensavamo ad un progetto per la realizzazione di un album, in fi dei conti ci è sempre piaciuto reinterpretare delle cover. Dopo che abbiamo maturato il tutto contattammo Marina, che da tempo collaborava insieme a noi, e poi arrivò Clementine così completammo la formazione. Ed eccoci qui al nostro secondo album.

Tra cantanti donne con tre diversi stili, come vi siete unite? Già vi conoscevate?
Si eià ci conoscevamo, ci siamo spesso incontrate nei vari tour. Uno delle cose più interessanti di questo nostro incontro e dei nostri due album, sono appunto le nostre voci così diverse, ma amalgamate in modo del tutto naturale. È come se l’avessimo fatto da sempre ed è stato tutto molto spontaneo e gli esiti si vedono, il pubblico ha apprezzato e abbiamo già avuto ottimi riscontri anche con il nuovo album.

Stavolta non c’è Amanda Somerville, perché?
Si, ci dispiace moto ma sai, è diventata mamma, i suoi impegni con alti progetti, il suo ruolo di insegnante di canto, ha preferito per ovvie ragioni, a non essere parte del nuovo album.

Perché la decisione di fare cover pop e rock?
Perché a tutte noi piace sia il pop che il rock e l’idea di dare un tocco delle nostre personalità ai brani, rendere anche un  po’ Femme Fatale, come dice il titolo del nostro album, ci ha affascinato anche vedere le reazioni degli estimatori del pop all’ascolto di versioni più metal e le razioni dell’estimatore del metal e del rock in versioni differenti e ne siamo molto soddisfatte, tre voci diverse, ma che ben si sono adattate ad ogni brano, non trovi? Hai ascoltato l’album?

Si, mi è piaciuto molto e non posso che confermare le tue parole, le vostre tre voci, differenti l’un l’atro, hanno dato vari colori ai brani. Ma passiamo all’altra domanda, dopo “Rhapsody In Black”, ora “Femme Fatale,” come avete scelto i brani stavolta?
Sinceramente siamo ricorse nuovamente all’aiuto di Johannes Brown dei Kissin’Dynamite, che ci aveva già aiutato nella scelta dei brani dell’altro album e negli arrangiamenti e abbiamo confrontato il tutto con le nostre preferenze musicali. E’ stato un lavoro molto stimolante.

C’è il pop, il rock, l’hard rock, l’heavy metal e il progressive rock. Tutti generi musicali che amate?
Si, tutte noi amiamo vari generi musicali e stavolta abbiamo voluto unire più genieri musicali e renderli più Exit Eden, più Femme Fatale.

Mi è piaciuta molto la versione di “Keileigh” dei Marillion, perché sono una delle mie band preferite e “Misplaced Childhood è uno dei miei album preferiti di sempre. Perché la scelta di quel brano?
E’ un brano che amiamo tutte e tre e personalmente lo trovo molto emozionante ed ho provato belle sensazioni a cantarlo. Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto.

Ci sono anche 6 brani inediti stavolta, perché questa decisione?
Si abbiamo voluto inserire brani nostri e sicuramente lo faremo anche in futuro.

 Quale cover hai nel cuore e vorresti cantare?
Domanda difficilissima, mi ci devi far pensare un attimo perché ci sono tantissimi brani che mi piace cantare, ma se devo sceglierne una sicuramente “Back In Black” degli AC7D,.

Sono passati circa sette anni dal vostro debutto, come mai è passato tanto tempo per l’uscita di “Femmee Fatale”?
E’ stat auna nostra scelta, abbiano vooluto are le cose per bene e con calma, prima di tutto per il covid che ci ha fermato, più ci sono stati dei cambiamenti nel nostro team ed ognuna di noi ha portato avanti i propri progetti, Visions Of Atlantis, Pantom Elite e la mia nuova band, Leagu4e Of Distortion.

Perché il nome Exit Eden? C’è chi vorrebbe entrare nell’Eden.
 Io e Amanda eravamo in studio quando il nostro produttore ci ha presentato questo progetto. Ci è subito piaciuto, anche se all’inizio poteva ci sembrava un’idea folle rd eravamo tutte impegnate con altri progetti. Dopo che abbiamo maturato il tutto contattammo Marina, che da tempo collaborava insieme a noi, e poi arrivò Clementine, così completammo la formazione. Per la scelta del nome volevamo soffermarci in un nome che davvero ci potesse contraddistinguere da altri progetti e band che ci sono  Ci siamo confrontate e abbiamo fatto una lista enorme di possibili nomi e abbiamo deciso per Exit Eden, perché a nostro parere il nome può essere interpretato in vari modi e nell’ ‘Eden la donna si sente libera, forte ma anche vulnerabile. Un nome che racchiude anche le variazioni delle nostre voci, dalla classica a quella rock, ma siete tutte invitati nel nostro Eden, anche tu!!.

Ti ringrazio molto ed accetto molto volentieri l’invito. Cosa ti piace fare quando non canti hai altre passioni?
Si, mi piace scrivere canzoni, scrivere testi e amo la natura e stare con i miei amici e poi mangiare al ristorante.

Perché il titolo “Femme Fatale”?
E’ tutto molto femminile, spesso si pensa alla donna come il sesso debole, ma dimostriamo tutta l’energia che può avere l’universo femminile, senza stereotipi vari e poi perché siamo delle Femme Fatale.

Farete un tour?
Lo spero anche se non abbiamo ancora pianificato nulla, forse qualche festival estivo.

Ci sarà un terzo capitolo?
Spero vivamente di si perché abbiamo già delle idee, le nostre menti stanno già lavorando per il futuro.

Ti ringrazio Anna, chiudi l’intervista come vuoi, un messaggio per il pubblico italiano.
Grazie a te Fabio  grazie a tutti voi per il supporto e spero vi siano piaciute sia le 6 cover cje i 6 brani scritti da noi, gli inediti. Non sono ai stata in Italia e spero di venire per qualche concerto e vedervi sotto il palco.

FABIO LOFFREDO