EVA PEVARELLO – “QUESTA PELLE”, IL DOLORE PORTA AD UNA RINASCITA
Parliamo del ritorno sulle scene di un talento naturale, cantautrice poliedrica ed artista versatile Eva Pevarello ed il suo nuovo singolo dal titolo “Questa pelle” primo progetto interamente autoprodotto (Pulse Srls – distribuzione The Orchard), brano che segna il ritorno della pregiata cantautrice versatile e intensa: la ricordiamo per la sua partecipazione alla decima edizione di X Factor e a Sanremo Giovani nel 2018.
Le mescolanze, questa meraviglia. Per la prima volta emergono le origini gitane della cantautrice mescolate ad influenze che spaziano
dall’elettronica alla black music ed alla psichedelia.
L’artista (che è anche tatuatrice di professione) ci invita a guardarci dentro ed a non aver paura dei nuovi inizi, del ricominciare: Eva giunge alla pubblicazione di questo nuovo singolo dopo un lungo percorso e dopo aver accumulato esperienze importanti sui più importanti palchi italiani come Firenze Rocks, MiAmi di Milano, Collisioni e collaborazioni con artisti preziosi, amatissimi, quali Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo, Carmen Consoli, Ghemon e Max Gazzè.
Si viene da dove si va:
Nata a Thiene, sangue gitano e di professione tatuatrice, sino a sei anni Eva Pevarello ha vissuto con i genitori in un lunapark: una vita da nomade, ricca di esperienze inconsuete, varie e fantastiche, centrali nella sua formazione. Un percorso artistico lungo, alle spalle. Ha studiato disegno, coltivando le arti in ogni sfumatura, e formato una band tutta al femminile “Le quote rosa” con la quale si è esibita in tutto il Veneto per molti anni. È arrivata successivamente a partecipare alla 10ma edizione di X Factor (nel 2018) dove – grazie al lavoro svolto insieme a Manuel Agnelli – ha acquisito esperienza, forte consapevolezza di sé, riuscendo arrivando in finale con il brano “Voglio Andare fino in fondo” un brano scritto per lei da Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro.
Artista libera ed indipendente, fuori dal concetto di major:
Il nuovo singolo “Questa pelle” è un brano scritto dalla stessa Pevarello con Simone De Filippis e Viviana Strambelli, che anticipa il primo album auto-prodotto in toto dalla cantautrice, in collaborazione con il produttore romano Simone De Filippis. Nel disco di prossima uscita, come ci racconta l’artista durante l’intervista – omaggerà il suo essere nomade e le sue origini gitane, con brani cantati in Sinto, mescolati alle influenze rock, elettroniche da sempre caratterizzanti la sua produzione musicale.
Mai perdere la memoria delle nostre origini:
Le mescolanze sono preziose per ritornare alle proprie origini, una cifra stilista importante, profonda. Un abbraccio tra musica e radici, la propria storia.
Il singolo è caratterizzato “da un rock psichedelico e incandescente”, un inno di rinascita ed all’amor proprio e di autocoscienza dopo una separazione; la canzone – come ci racconta la stessa artista – è stata la prima che ha scritto quando mi si trasferì a Roma. “Scritta in un momento assurdo, complicato, alle porte di una pandemia”, trasferita in una città enorme come la Capitale di cui non conosceva nulla ed in cui è facile sentirsi soli e distanti da tutto e tutti, brano maturato in un momento molto particolare. Una pandemia che le ha però permesso di fermarsi a riflettere sul suo cammino, dove volesse andare.
Ritrovare le proprie origini, dunque, importante, i luoghi invidiano le distanze che diventano sentieri intrecciando radici.
Abbiamo raggiunto ed intervistato Eva Pevarello per Tuttorock:
Parliamo del tuo nuovo singolo “Questa pelle”: come nascono l’idea creativa e
narrativa?
“L’idea creativa di “Questa Pelle” nasce in realtà da un altro brano.
Stavo cercando uno special per una canzone a cui stavo lavorando e un giorno sulla tastiera
ho buttato giù un giro, poche note ma mi funzionava. Alla fine quel giro l’ho fatto suonare da
una chitarra elettrica e mi è piaciuto così tanto che, assieme al mio producer Simone De
Filippis, abbiamo deciso di farlo diventare una canzone, una nuova canzone, abbiamo così
abbandonato l’idea precedente ed è nata “Questa Pelle”.
L’idea narrativa nasce dal mio vissuto (come tutto il resto delle mie canzoni), in particolare parla
di un’amicizia molto forte che arriva al termine, anche in un modo molto duro”
Sei una pregiata artista, abbracci più linguaggi, canti in Sinto con mescolanze di
influenze rock. Le mescolanze creano forti legami, anche con le proprie radici?
“Sono nata nomade e fin da piccola sono stata abituata ad avere a che fare con culture e realtà
molto diverse e questo ha influenzato e determinato la mia persona e il mio modo di vivere e
vedere le cose. Inevitabilmente questo si riflette anche nella mia musica.
Ho sempre pensato che mescolare cose diverse e lontane tra loro porti alla nascita di qualcosa
di positivo e unico, senza mai dimenticarsi però da dove si viene, le radici sono importanti,
rappresentano il punto di partenza, per questo motivo ho deciso in questo disco di portare
anche le mie origini”
Quando hai scritto il brano? Si dice che Il dolore rovesci la vita ma può determinare il
preludio di una rinascita, cosa ne pensi?
“Questa Pelle” è il primo brano che ho scritto appena trasferitami a Roma, alle porte della
pandemia. Il dolore porta sempre a una rinascita, credo che la sofferenza e le esperienze
negative ci insegnino molto di più di quelle positive, se si ha la forza di reagire e rialzarsi lo si fa
con una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo e questo ci fortifica”
Che ricordi, emozioni ed esperienze porti con te delle esperienze di X-Factor nel 2018 e
di Sanremo giovani?
“Sono infinitamente grata alla vita per queste due possibilità enormi che mi ha riservato.
X-Factor è stato determinante nella mia vita e nella mia carriera. Ho partecipato per gioco e
senza alcuna aspettativa. Il talent mi ha permesso di capire che avevo le caratteristiche e le
qualità per poterlo fare sul serio ( la musicista intendo).
Prima di X-Factor vivevo la musica come una grande passione ma non avrei mai pensato che
potesse diventare il mio lavoro. Non credevo così tanto in me stessa e mi andava bene così.
Con il talent mi sono messa alla prova come mai prima d’ora ed è stata una grande rivelazione,
ho capito che potevo farcela e soprattutto che lo volevo.
Sanremo nel 2018 è stata quasi un’esperienza surreale. Quando ero piccola lo guardavo
sempre con i miei genitori e sapevo a memoria tutte le canzoni, non avrei mai pensato che un
giorno su quel palco sarei salita anche io.
È stato emozionante e anche “spaventoso”, l’ansia che provi quando sei sul palco del festival è
imparagonabile a qualsiasi altro palco per quanto mi riguarda.
Mi piacerebbe tornarci un giorno con una mia canzone, sarebbe una figata!”
Il singolo anticipa l’uscita dell’album, per quando è previsto, qual è l’idea comune ed il
filo conduttore del disco?
“Questo è il mio primo disco/progetto da cantautrice, interamente auto prodotto.
Per la prima volta emergono le mie origini gitane mescolate ad influenze che spaziano
dall’elettronica alla black music e la psichedelia.
Rappresenta lo spaccato tra tutto quello che c’è stato e la “nuova me”, è la mia rinascita.
È un progetto coraggioso (non mainstream) scuro e carnale.
Non abbiamo ancora una data definitiva di uscita ma posso dire che uscirà quest’anno”.
Alessandra Paparelli
Alessandra Paparelli speaker e conduttrice radiofonica, collabora e lavora con diverse riviste e giornali cartacei. Conduco il venerdì un programma di politica su RID RADIO INCONTRO DONNA 96.8 fm su Roma e nel Lazio. Scrivo e collaboro sul quotidiano in edicola La Notizia, pagina culturale, attualità, spettacolo (in edicola a Roma, Milano e Napoli).