ELUVEITIE – Intervista al cantante Chrigel Glanzmann
Un Chrigel molto gentile e loquace, fondatore della band folk metal svizzera Eluveitie, mi dà il benvenuto sul tour bus prima del concerto all’Estragon di Bologna, ecco cosa mi ha detto.
Ciao Chrigel, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, prima di tutto ti chiedo, come stai? Hai risolto completamente i problemi di salute che hai avuto l’anno scorso?
Ciao Marco! Oh, è stato molto tempo fa. Me ne sono completamente dimenticato. Sta andando tutto bene!
Avete appena pubblicato il vostro secondo album dal vivo, “Live at Masters Of Rock” sotto etichetta Nuclear Blast, perché avete scelto quel concerto per realizzare un album?
Eravamo nel bel mezzo del tour e le cose stavano andando davvero bene, tutto era fantastico e le nuove canzoni suonavano molto bene dal vivo, quindi abbiamo deciso di realizzare questo album. La decisione sul “Masters Of Rock” è nata perché abbiamo suonato lì 5 volte ed è davvero un festival fantastico.
17 anni di carriera, quando hai creato il progetto Eluveitie avresti mai pensato di raggiungere livelli così alti nel mondo della musica?
Sì! Onestamente non si può mai sapere cosa porterà il futuro, sono orgoglioso e non siamo ancora alla fine.
Nel 2017 avete avuto grandi cambiamenti nella vostra formazione e avete lanciato il singolo Rebirth che è incluso in Ategnatos, il vostro ottavo album in studio pubblicato lo scorso aprile e che prende il nome dal termine gallico che significa rinascita. È stata davvero una rinascita per gli Eluveitie?
Sì, in un certo senso possiamo dirlo. Il titolo dell’album e tutto il suo concept sembrano parlare di una rinascita ma non si riferiscono alla band, hanno un significato storico e culturale. Non abbiamo pubblicato le canzoni di questo album pensando ad una nostra rinascita.
Come hai scelto i nuovi membri della band, il batterista Alain Ackermann, il chitarrista Jonas Wolf, la ragazza che suona la ghironda Michalina Malisz e la cantante e arpista Fabienne Erni?
Dobbiamo dire che è stata una serie di eventi molto fortunati. Quando alcuni membri decisero di lasciare la band, alcuni festival e alcune date del tour erano già confermate e praticamente non avevamo tempo per trovare nuovi membri. Non volevamo cancellare nessuna data. Dovevamo essere veloci nel trovare nuovi membri, ma volevamo trovare le persone giuste. Abbiamo deciso di cercare persone con tempo totale per la band e tutte sono state suggerite da amici. Abbiamo creato una nuova formazione, continuiamo a suonare tutti gli spettacoli insieme e la chimica è davvero sorprendente, è così divertente suonare con questi ragazzi. È stato quasi come vincere una lotteria.
Considero Fabienne perfetta per voi, soprattutto quando ha cantato in lingua gallica nel vostro album acustico Evocation II: Pantheon.
Sì, sono totalmente d’accordo.
Guardandoti indietro, faresti le stesse scelte musicali per la tua band?
Sì!
Puoi dirmi qualche parola sul mio connazionale polistrumentista Matteo Sisti?
Certo! Si è unito alla band alcuni anni fa. Lo conoscevamo grazie alla sua precedente band Krampus, è un ragazzo eccezionale, un mio caro amico e un incredibile musicista. Mi piace la sua passione musicale, suona davvero in modo molto tradizionale, è fantastico lavorare con lui.
Avete molte canzoni in lingua gallica, cosa significa per te portare questa lingua in tutto il mondo?
Beh, originariamente era principalmente un’opera artistica per me. Penso che ciò che è accaduto negli ultimi quindici anni sia piuttosto sorprendente, ricordo il nostro primo album nel 2003, dove usavamo la nostra lingua quasi sconosciuta alla gente. Oggi puoi trovare canali YouTube sulla lingua gallica, corsi di lingua gallica, è come una comunità, è piuttosto sorprendente.
Tu, amante delle lingue antiche e della storia celtica, vedi qualcosa di buono nella società moderna?
Sì, naturalmente. Oggi combattiamo cose, tremila anni fa le persone combattevano altre cose. Penso che sia abbastanza ridicolo dire che tutto stia andando male. Ogni età, ogni epoca ha cose buone e cose cattive.
Il tuo paese, la Svizzera, ha prodotto eccellenti gruppi heavy, come: Gotthard, Samael, Celtic Frost, Triptykon, Sybreed, Cataract. Com’è la situazione oggi lì? C’è qualche band interessante?
Certo, il nostro tour è iniziato alla fine di gennaio, quindi non sappiamo molto della situazione lì adesso, ma ci sono alcune band fantastiche non famose fuori dalla Svizzera. Ad esempio, la band del nostro tour manager, una band black metal ma che suona anche come una sorta di musica di meditazione.
Una curiosità, puoi dirmi esattamente cosa è successo in Brasile lo scorso febbraio quando alcuni dei vostri concerti sono stati cancellati?
È stata una brutta esperienza. Prima di tutto devo dirti che in Sud America è sempre abbastanza difficile fare un tour, ci sono alcuni promoter decenti ma anche un sacco di fottuti idioti e noi ne abbiamo incontrato uno… Abbiamo iniziato a lavorare su questo tour via e-mail con quel tipo ed è stato difficile fin dall’inizio. Alla fine del tour sudamericano siamo andati in Brasile ed è stato un disastro completo, non abbiamo potuto suonare lì in quella terribile situazione super caotica. Avevamo un contratto, abbiamo chiesto alcune cose ma … tutto è andato male. Il giorno seguente arrivammo nella città successiva ed era anche peggio, lui voleva solo i soldi, trovò stupide scuse, come “Devo andare all’aeroporto perché qui le banche sono chiuse”. Non c’erano ingegneri del suono, tecnici delle luci, nessuno. Volevamo suonare, siamo andati in hotel e gli abbiamo chiesto di organizzare tutto. La sera, poco prima che le porte si aprissero, pensò davvero di organizzare lo spettacolo. Era troppo tardi, non potevamo iniziare lo spettacolo a mezzanotte. Tornò sul posto, aprirono le porte, salì sul palco e disse che lo spettacolo era stato cancellato a causa dell’arroganza della band. La cosa divertente è che abbiamo cancellato gli spettacoli e abbiamo cercato di organizzare un concerto da soli per rispetto dei nostri fan, abbiamo trovato un promoter a Rio e abbiamo suonato in un piccolo club lì ed è stato tutto molto bello. Abbiamo chiamato la polizia e un ragazzo della polizia criminale ci ha raggiunti nel backstage per parlare di quel ragazzo, gli abbiamo detto che era un criminale. Non so se sia libero adesso o no, non mi interessa più niente di lui.
Fai finta di non avere un italiano davanti, ti piace suonare in questo paese?
Sì, gli spettacoli qui sono sempre stati fantastici! È molto bello essere di nuovo qui.
Quali sono i tuoi progetti futuri dopo questo tour che si concluderà il 21 dicembre?
Andare nel mio letto e dormire (ride ndr), abbiamo iniziato questo tour alla fine di gennaio e avremo ancora molte date fino alla fine di dicembre. Penso che saremo stanchi. Abbiamo alcuni progetti fantastici per il prossimo anno, ma è troppo presto per dire qualcosa al riguardo.
Grazie mille per questa intervista, vuoi dire qualcosa ai tuoi fan italiani?
Grazie! Continuate a venire ai nostri concerti, ci divertiremo insieme!
MARCO PRITONI
BAND:
Voce, mandola, flauti: Chrigel Glanzmann
Voce, arpa, mandola: Fabienne Erni
Chitarra: Jonas Wolf
Chitarra: Rafael Salzmann
Basso: Kay Brem
Batteria: Alain Ackermann
Ghironda: Michalina Malisz
Violino: Nicole Anspenger
Cornamusa, flauti, mandola: Matteo Sisti
** ENGLISH VERSION **
A very kind and talkative Chrigel, founder of the Swiss folk metal band Eluveitie, welcomes me on the tour bus befor the show at Estragon in Bologna, here is what he said to me.
Hi Chrigel, welcome on the pages of Tuttorock, first of all I ask you, how are you? Did you completely solve the health problems you had last year?
Hi Marco! Oh, that’s a long time ago. I totally forgot about it. It’s going all good!
You have just released your second live album, “Live at Masters Of Rock” under the Nuclear Blast label, why did you choose that concert to make an album?
We were in the middle of the tour and things were going really really good, all was amazing and the new songs sounded very good live so we decided to make this album. The decision about “Masters Of Rock” is because we have played there 5 times and it’s really an amazing Festival.
17 years of career, when you created the Eluveitie project, would you have ever thought of reaching such high levels in the music world?
Yes! Honestly you can never know what the future brings, I’m proud and we are not at the end.
In 2017 you had big changes in your line-up and you launched the single Rebirth which is included in Ategnatos, which means rebirth in Gaulish language, your eighth studio album released last April. Was it really a rebirth for Eluveitie?
Yes, in a certain way we can say it. The title of the album and all concept of it seem speaking about a rebirth but they are not referred to the band, they have a historical and cultural meaning. We didn’t release the songs of this album thinking about a rebirth of us.
How did you choose the new band members, the drummer Alain Ackermann, the guitarist Jonas Wolf, the hurdy-gurdy girl Michalina Malisz and the singer and harper Fabienne Erni?
Yeah, we have to say that was a very lucky turn of events. When some members decided to leave the band we had some festivals and tour dates already confirmed and we had basically no time for find new members. We didn’t want to cancel any show. We had to be quick to find new members but we wanted to find right people. We decided to search people with totally time for the band and all of them were suggested by friends. We did a new lineup, we just keep on playing all the shows together and the chemistry is in a really amazing way, it is so fun to play with these guys. Perhaps it was like winning a lottery.
I consider Fabienne perfect for you, especially when she sang in Gaulish language on your acoustic album Evocation II: Pantheon.
Yes, I totally agree.
Looking back, would you make the same musical choices about the band?
Yes!
Can you tell me a few words about my fellow countryman multi-instrumentalist Matteo Sisti?
Sure! He joined the band some years ago. We knew him from his before band Krampus, he is a super cool guy, a close friend of mine and a fucking amazing musician. I like his musical passion, he plays really in a very traditional way, it’s amazing to work with him.
You have many songs in Gaulish language, what does it mean for you to bring this language around the world?
Well, originally was mainly an artistic work for me. I think what happened in the last fifteen years is pretty amazing, I remember our first release in 2003, using our language hardly even knew from the people. Today you can find Gaulish Youtube Channels, Gaulish courses, is like a community, it is pretty amazing.
Do you, as a lover of ancient languages and Celtic history, see something good in modern society?
Yes, of course. Today we struggling things, three thousand years ago people struggled things. I think it is quite ridiculous to say everything going bad. Every age, every era has good things and bad things.
Your country, Switzerland, has produced excellent heavy bands, such as Gotthard, Samael, Celtic Frost, Triptykon, Sybreed, Cataract. What is the situation like today there? Is there any interesting band?
Sure, our tour started at the end of January so we don’t know too much about the situation there now but there are some amazing bands not famous outside Switzerland. For example, the band of our tour manager, a black metal band but it also sounds like meditation music.
A curiosity, can you tell me exactly what happened in Brazil last February when some of your concerts were canceled?
It was a bad experience. First of all I have to say you that in South America is always quite difficult do a tour, there are some decent promoters but also a lot of fucking idiot. We met one of them… We started working on this tour by emails with that guy and it was difficult from the beginning. At the end of the South American tour we went to Brazil and it was a complete disaster, we couldn’t play the show there in that terrible super chaotic situation. We had a contract, we asked some things but… all things went terrible. The next day we came to the next city and it was even worse, he just wanted the money, he found stupid excuses, like “I have to go to the airport because here the banks are closed”. There were no sound engineer, no light engineer, nobody. We wanted play the show, we went to the hotel and ask him to organize all. In the evening, shortly before the doors opened he really thought to arrange the show. It was too late, we could not start the show at midnight. He went back to the venue, they opened the doors, he went on stage and said the show was canceled due the arrogance of the band. The funny thing was that we canceled the shows and we tried to organize a show by ourselves for respect to our fans, we found a promoter in Rio and we played in a small club there and it was very nice. We called the police and on guy from the criminal police reached us in the backstage for speaking about that guy, we said him that he was a criminal. I don’t know if he is free now or not, I don’t care about him.
Pretend you don’t have an Italian in front, do you like playing in this country?
Yes I do, the shows here were always amazing! It is very nice to be here again.
What are your future plans after this tour that ends on December 21st?
Going to my bed and sleep (he laughs – Editor’s note), we started this tour at the end of January and we’ll have much shows again until the end of December. I think we will be tired. We have some amazing projects for the next year but is too early to say anything about them.
Thank you very much for this interview, do you want to say something to your Italian fans?
Thank you! Please continue to come to our shows, we will have great times together!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.