ELLI DE MON – Intervista alla One Girl Band
by tuttorock
9 Aprile 2016
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Da dove nasce il tuo nome? Elli De Mon?
E’ una storpiatura del mio nome reale, Elisa De Munari. Ho voluto giocarci sopra, riallacciandomi all’immaginario del blues, da sempre legato al diavolo e… ironicamente anche a quello dei cartoni animati: la temibile Crudelia De Mon! Giusto per sdrammatizzare un po’.
Come ti sei avvicinata al genere di musica che fai e come mai hai deciso di affrontare una carriera da ONEGIRLBAND invece che cercare un gruppo con cui suonare?
Ascolto rock e blues sin da quando sono bambina, da ragazzina ho comprato (sudandomela non poco) una fender bianca per cercare di imitare, inutilmente, il mio mito di allora, Hendrix. Poi crescendo gli orizzonti si sono allargati e sono finita a suonare un sacco di cose, anche molto lontane da quello che faccio ora. Diciamo che sono tornata alle mie origini e ho deciso di far da sola dopo aver riscontrato troppe difficoltà nel portare avanti una band. A quel punto mi sono detta: ” ma sai una cosa? Mo’ faccio da sola. Alla Fred McDowell. E ciao a tutti”.
Quale è stato fino ad ora l’emozione più grande della tua carriera? ( una data particolare, l’uscita dell’album o la sua registrazione….)
Sicuramente la registrazione del primo album. E’ filato via tutto liscio e soprattutto ha preso forma in pochissimo tempo. Venivo fuori da un periodo artistico in cui far uscire ogni cosa richiedeva tempi mastodontici. Quel primo disco invece è praticamente nato da solo.
E un’altra grande soddisfazione è stata essere chiamata direttamente dalla Jon Spencer Blues Explosion per aprire il loro ultimo tour italiano. Wow. Uno dei miei miti durante gli anni del liceo!
Sei una bellissima ragazza e hai uno stile tutto tuo, quando secondo te la musica influenza il nostro stile? ( il modo di vestire…di tenere i capelli in un certo modo, i luoghi che frequentiamo..)
La musica influenza moltissimo il mio modo di vivere. Sono una persona molto riservata, diciamo che il pieno di socialità lo faccio attraverso i concerti miei e di quelli che vado a vedere. Quindi la musica mi indirizza direttamente verso le persone e i luoghi che frequento. Per quanto riguarda il modo di vestire…in realtà non credo di avere uno stile così particolare, sono cresciuta con l’estetica del grunge anni ’90, quella del pigiama sotto i jeans strappati per dire. Credo mi sia rimasto quel tipo di approccio nell’abbigliamento che scelgo: ciò che indosso sul palco lo vesto anche nella vita di tutti i giorni (a parte gli stivali, ecco quelli sono un po’ troppo tamarri). Riflettendoci su in effetti è stata la musica a determinare questo mio modo di essere…
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Dischi e concerti! E riprenderò in mano, grazie ad un progetto punk-country, uno strumento che ho abbandonato da tempo ma che mi manca un sacco: il contrabbasso.
Un consiglio a tutte le persone che vorrebbero intraprendere un cammino come il tuo.
Tanta umiltà e amore per quello che si fa. Non smettere mai di ascoltare musica, non credere mai alle scorciatoie, studiare e soprattutto suonare per passione.
SARAY GARDEN
Photoset by MARCO COMETTO
https://www.facebook.com/ellidemon.onegirlband
https://ellidemon.bandcamp.com
E’ una storpiatura del mio nome reale, Elisa De Munari. Ho voluto giocarci sopra, riallacciandomi all’immaginario del blues, da sempre legato al diavolo e… ironicamente anche a quello dei cartoni animati: la temibile Crudelia De Mon! Giusto per sdrammatizzare un po’.
Come ti sei avvicinata al genere di musica che fai e come mai hai deciso di affrontare una carriera da ONEGIRLBAND invece che cercare un gruppo con cui suonare?
Ascolto rock e blues sin da quando sono bambina, da ragazzina ho comprato (sudandomela non poco) una fender bianca per cercare di imitare, inutilmente, il mio mito di allora, Hendrix. Poi crescendo gli orizzonti si sono allargati e sono finita a suonare un sacco di cose, anche molto lontane da quello che faccio ora. Diciamo che sono tornata alle mie origini e ho deciso di far da sola dopo aver riscontrato troppe difficoltà nel portare avanti una band. A quel punto mi sono detta: ” ma sai una cosa? Mo’ faccio da sola. Alla Fred McDowell. E ciao a tutti”.
Quale è stato fino ad ora l’emozione più grande della tua carriera? ( una data particolare, l’uscita dell’album o la sua registrazione….)
Sicuramente la registrazione del primo album. E’ filato via tutto liscio e soprattutto ha preso forma in pochissimo tempo. Venivo fuori da un periodo artistico in cui far uscire ogni cosa richiedeva tempi mastodontici. Quel primo disco invece è praticamente nato da solo.
E un’altra grande soddisfazione è stata essere chiamata direttamente dalla Jon Spencer Blues Explosion per aprire il loro ultimo tour italiano. Wow. Uno dei miei miti durante gli anni del liceo!
Sei una bellissima ragazza e hai uno stile tutto tuo, quando secondo te la musica influenza il nostro stile? ( il modo di vestire…di tenere i capelli in un certo modo, i luoghi che frequentiamo..)
La musica influenza moltissimo il mio modo di vivere. Sono una persona molto riservata, diciamo che il pieno di socialità lo faccio attraverso i concerti miei e di quelli che vado a vedere. Quindi la musica mi indirizza direttamente verso le persone e i luoghi che frequento. Per quanto riguarda il modo di vestire…in realtà non credo di avere uno stile così particolare, sono cresciuta con l’estetica del grunge anni ’90, quella del pigiama sotto i jeans strappati per dire. Credo mi sia rimasto quel tipo di approccio nell’abbigliamento che scelgo: ciò che indosso sul palco lo vesto anche nella vita di tutti i giorni (a parte gli stivali, ecco quelli sono un po’ troppo tamarri). Riflettendoci su in effetti è stata la musica a determinare questo mio modo di essere…
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Dischi e concerti! E riprenderò in mano, grazie ad un progetto punk-country, uno strumento che ho abbandonato da tempo ma che mi manca un sacco: il contrabbasso.
Un consiglio a tutte le persone che vorrebbero intraprendere un cammino come il tuo.
Tanta umiltà e amore per quello che si fa. Non smettere mai di ascoltare musica, non credere mai alle scorciatoie, studiare e soprattutto suonare per passione.
SARAY GARDEN
Photoset by MARCO COMETTO
https://www.facebook.com/ellidemon.onegirlband
https://ellidemon.bandcamp.com