DROPKICK MURPHYS – Intervista a Tim Brennan
In occasione dell’unico show italiano del 2022 dei Dropkick Murphys, il 20 luglio al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI), ho avuto il piacere di intervistare Tim Brennan, chitarrista e polistrumentista dei pionieri del celtic punk mondiale.
Ciao Tim, benvenuto su Tuttorock, come stai?
Ciao Marco, piacere di conoscerti! Sto bene grazie, siamo ad Oslo per il concerto di stasera!
Il 18 marzo avete pubblicato una nuova versione di “Turn Up That Dial” con 3 bonus track che includono una cover di “The Bonny” del chitarrista scozzese Gerry Cinnamon, perché avete scelto quella canzone?
Quando siamo venuti a conoscenza di Gerry Cinnamon, è stato qualcosa che ha colpito tutti, eravamo tutti entusiasti della sua musica e ci siamo davvero divertiti per le cose che stava facendo. Abbiamo finito per fare la cover di “The Bonny” solo per divertimento. Sai, le sue canzoni sono suonate in modo acustico, a volte canta con una traccia di batteria o qualcosa del genere, ma per la maggior parte è solo acustico. Volevamo vedere come sarebbe venuta la sua canzone “The Bonny” fatta da noi. Quindi è nato tutto dal fatto che siamo suoi fan.
Qual è la vostra nuova canzone che piace di più al pubblico?
Ti direi che dell’album “Turn Up That Dial” le canzoni “Good As Gold” o “Middle Finger” sembrano essere le due alle quali la gente sta reagendo di più ma è ancora presto. Voglio dire, abbiamo fatto uscire il disco, sai, durante la pandemia, abbiamo suonato solo tre spettacoli qui, quindi ci basiamo ancora sulle cose che abbiamo fatto negli Stati Uniti.
Dopo più di 20 anni in giro per il mondo sembra che vi stiate ancora divertendo come all’inizio, è davvero così?
Sì, assolutamente. Voglio dire, facciamo il miglior lavoro del mondo. Sai, quelli che sono nella band non hanno qualifiche per fare altro, quindi il fatto che possiamo fare e suonare musica per vivere funziona a nostro vantaggio e a vantaggio del resto del mondo. Abbiamo sempre adorato quello che possiamo fare e fortunatamente, dopo 20 anni, siamo ancora al punto in cui tutti amiamo davvero farlo ogni sera.
Voi che avete mischiato la musica celtica con il punk sapete benissimo cosa sono le contaminazioni musicali, ce n’è un’altra in particolare che vorresti fare?
Questa è una bella domanda! Sai, abbiamo appena finito di registrare alcune cose nuove in studio che hanno alcuni elementi diversi. Esito a usare la parola “country”, ma di recente abbiamo iniziato a giocare con altre cose. Abbiamo combinato molto della musica celtica con la musica punk o rock o altro. Ora penso che stiamo iniziando a inserire un po’, come ho detto, roba country, una sorta di Americana. Siamo tutti grandi fan del soul, sono sicuro che ci piacerebbe fare una specie di musica soul irlandese, sai, ma questa è davvero una buona domanda. Voglio dire, siamo certamente pronti a provare a fare qualcosa del genere per quanto riguarda la combinazione di elementi strani come quello che ho detto. È come se stessimo allungando le gambe un po’ di più con la musica. E saremo sempre i Dropkick Murphys che le persone conoscono e amano per come siamo. Sai, man mano che cresciamo come persone e come musicisti, è bello poter aggiungere elementi diversi lungo il percorso.
Il prossimo 20 luglio sarete al Carroponte di Milano, che tipo di spettacolo devono aspettarsi i fan italiani?
Beh, non veniamo in Italia dall’inizio del 2020. Siamo molto entusiasti di tornare, sarà un momento super divertente e saremo molto entusiasti di rivedere tutti. Siamo davvero felici di essere tornati qui in Europa ora che tutto sta tornando alla normalità.
La pandemia, le guerre, il razzismo, il nostro povero mondo troverà mai un po’ di pace?
Non lo so, è una domanda difficile, credo. Penso che per quanto riguarda le cose, sai, la musica è lì come una via di fuga. Ha un grande impatto su di me solamente per quanto riguarda l’umore, emotivamente e cose del genere. Quindi penso che sia importante come sempre per le persone godersi la musica nel modo in cui è stata pensata per essere goduta, come una sorta di via di fuga, se una canzone dura tre minuti e mezzo, che siano tre minuti e mezzo nei quali puoi concentrarti su quello e goderne e non preoccuparti di tutte le cazzate che stanno succedendo nel mondo ora. Noi non abbiamo l’obiettivo di venire qui in tour e cambiare la vita delle persone con la nostra musica o con un messaggio o qualcosa del genere. Sai cosa? Con tutto ciò che sta accadendo tra la pandemia e le guerre e cose del genere, siamo qui per fornire un buon momento e una via di fuga alle persone per 2 o 3 ore a notte. Quando vengono a vedere lo spettacolo e quando ascoltano i nostri dischi, sai, è importante che le persone trascorrano del tempo con le cose che apprezzano in quel preciso momento della loro vita. Per quanto riguarda la musica, il cibo, i film o altro, penso che le persone debbano apprezzare le piccole cose che le rendono davvero felici, che si tratti di una canzone di tre minuti e mezzo o altro. Quindi si spera che la musica stia attualmente giocando un ruolo importante nel mantenere la gente abbastanza sana nonstante tutto quello che sta succedendo, capisci? È pazzesco.
Ho visto nelle vostre scalette recenti che non avete suonato una canzone che amo, “I Wish You Were Here”, la suonerete dal vivo in futuro?
In futuro lo faremo sicuramente. Al momento, Al Barr, il nostro cantante, è a casa. Sua madre è malata e quindi è là a prendersi cura di lei. Quindi al momento non è con noi e siccome è lui a cantare quella canzone, non saremo in grado di farlo finché non tornerà. Puoi star certo che quando tornerà la suoneremo di nuovo, te lo prometto.
Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa?
Sì. Come ho detto, non veniamo in Italia dall’inizio di febbraio del 2020, da quel momento abbiamo fatto un paio di tour estivi e un tour di San Patrizio e cose del genere a casa negli Stati Uniti. Non vediamo l’ora di tornare in Italia, amiamo tantissimo i nostri fan lì, portano così tanta energia e passione agli spettacoli, ci siete mancati tanto negli ultimi anni. Non vediamo l’ora di tornare da voi e sentirvi cantare tutti insieme. Ciao!
MARCO PRITONI
Band:
Voce: Al Barr (non presente nel 2022 per problemi familiari)
Chitarre, fisarmonica, cori: Tim Brennan
Voce, basso in studio: Ken Casey
Chitarra acustica, banjo, flauto a fischietto, bouzouki, tastiere, mandolino, cori: Jeff DaRosa
Batteria, bodhrán, cori: Matt Kelly
Chitarre, cori: James Lynch
Basso live: Kevin Rheault
Cornamusa live: Lee Forshner
www.facebook.com/DropkickMurphys
www.instagram.com/dropkickmurphys
**ENGLISH VERSION**
On the occasion of the Dropkick Murphys only Italian show of 2022, the 20th of July at Carroponte in Sesto San Giovanni (MI), I had the pleasure of interviewing Tim Brennan, the guitarist and multi-instrumentalist of the pioneers of world celtic punk.
Hi Tim, welcome to Tuttorock, how are you?
Hi Marco, I’m fine thanx, nice to meet you! We’re in Oslo for a show tonight!
On March 18th you released a new version of Turn Up That Dial with 3 bonus tracks, 3 new songs including a cover of “The Bonny” by Scottish guitarist Gerry Cinnamon, why did you choose that song?
When we became aware of Gerry Cinnamon, it was something that impressed everyone, we were all excited about his music and really enjoyed the things he was doing. We ended up covering “The Bonny” just for fun. You know, his songs are played acoustically, sometimes he sings with a drum track or something, but for the most part it’s just acoustic. We wanted to see how his song “The Bonny” made by us would turn out. So it all started because we are fans of him.
What is your new song that the crowd likes the most?
Well I I would say you that from the album “Turn Up That Dial” the songs “Good As Gold” or the song “Middle Finger” seems to be the two that people are reacting to the most but it’s still early. I mean, we put the record out, you know, during the pandemic, we’ve played only three shows over here. So we’re still based on the stuff we’ve done in the U.S.
After more than 20 years traveling around the world it seems that you are still enjoying yourself as in the beginning, is it really like that?
Yeah, absolutely. I mean, we do the greatest job in the world. You know, those of us who are in the band are really not qualified to do anything else so the fact that we can make and play music for a living works out to our advantage and to the advantage of the rest of the world. We’ve always absolutely loved what we get to do and luckily, 20 however many years on, we’re still at a place where we all really love getting to do it every night.
You who have combined Celtic music with punk know very well what musical contaminations are, is there one you would like to do?
That’s a good question! You know, we just finished we just finished recording some new stuff in the studio that has some different elements to it. I hesitate to use the word “country” but we have recently started playing around with some other stuff. We’ve done a lot of the combining of the Celtic music and the punk music or rock or whatever. Now I think we’re starting to bring a little, like I said, country ish, sort of Americana stuff into it. We’re all big soul fans, I’m sure we would love to do some sort of like Irish soul music, you know, but that’s a good question. I mean, we’re certainly up for trying to to do anything like that as far as as far as combining weird elements like that and like I said. It felt like we were, you know, stretching our legs a little more sort of with the music. And we’ll always be the Dropkick Murphys that people know and love as far as we’re. You know, as we grow as people and as musicians, it’s nice to be able to sort of add different elements in there along the way.
On next 20 of July you will be at the Carroponte in Milan, what kind of show should Italian fans expect?
Well, we haven’t been in Italy since the very beginning of 2020. We are very excited to be back and it will be a super fun time and we’re going to be so excited to see everybody again. We’re so happy to be back over here in Europe now that everything’s sort of getting back to normality.
The pandemic, the wars, the racism, will our poor world ever find some peace?
I don’t know, that’s a tough question, I think. I think as far as helping things, you know, music is there as an escape. It has a big impact on me, just sort of mood wise, emotionally and everything like that. So I think it’s as important as ever now for people to just sort of enjoy music the way that it was meant to be enjoyed as far as just sort of an escape, if it’s a three and a half minute song that’s three and a half minutes that you can focus on that and enjoy that and not have to worry about all of the horseshit that’s going on in the world now. We’re not under the impression that we’re going to come out here on tour and change people’s lives with our music or with a message or anything like that. You know what? With everything that’s happening between the pandemic and wars and stuff like that, we’re here to provide a good time and an escape for people for 2 or 3 hours a night. When they come and see the show and when they listen to our records and stuff, you know, it’s important for people to sort of spend time with the things that they enjoy at this point in their lives. As far as whether it’s music or food or movies or whatever, I think people really need to to appreciate the small things that make them really happy, whether it’s a three and a half minute song or whatever. So hopefully music is currently playing an important role in keeping people fairly sane with whatever, with everything that’s going on, you know? It’s crazy.
I saw in your last setlist that you haven’t played a song I love, “I Wish You Were Here”, will you play it live in the future?
In the future we certainly we will. Currently, Al Barr, our singer, is at home. His mother is ill and so he has been at home taking care of her. So he’s not out with us currently because he sings that song and we won’t be able to do it until he comes back. You can be assured that when he does come back we’re going to be playing that again, I promise you.
Thank you very much for your time, would you like to add something?
Yes. As I said, we have not been to Italy since the beginning of February 2020, since that time we have done a couple of summer tours and a St. Patrick’s Day tour and stuff like that back home in the US. We can’t wait to go back to Italy, we love our fans there so much, they bring so much energy and passion to the shows, we’ve missed you so much in the last few years. We can’t wait to get back to you and hear you all sing along. Bye!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.