DRAGONHAMMER – Intervista all’heavy metal band romana
I Dragonhammer sono tornati con u a line-up rinnovata ed è da poco uscito il loro nuovo album “Second Life”, recensito proprio su queste pagine (leggi qui la recensione). NE ho parlato con il chitarrista Alessandro Mancini e con il batterista Marco Berrettoni. Di seguito l’intervista.
Ciao e benvenuti su Tuttorock. Vorrei focalizzare la prima domanda sul nuovo album “Second Life”. Come nascono i brani?
Alessandro Mancini: Grazie di ospitarci e un saluto a tutti i lettori di Tuttorock. I brani nascono nella loro forma grezza dalla mente del nostro tastierista Giulio Cattivera e successivamente vengono filtrati dagli altri membri della band che aggiungono la loro personalità e influenze al pezzo.
Musicalmente sembra che abbia arrangiamenti più curati e con momenti orchestrali, è effettivamente così?
Marco Berrettoni Si è effettivamente così. C’è stata un’attenzione maggiore alla fase di preproduzione in cui si è curato tutto nei minimi dettagli partendo dal concept del cd e di ogni singolo pezzo e scrivendo la musica appositamente per rappresentare quel singolo evento musicale. Tenendo, ovviamente, sempre in mente il sound generale e la storia della band.
E’ un concept album quale è la storia che raccontate?
Alessandro Mancini: “Second Life” racconta l’evoluzione di un personaggio del passato, consegnando all’ascoltatore un insieme di esperienze e considerazioni.
Marco Berrettoni: Capita a tutti -probabilmente- di vivere momenti che ci spengono, ci demotivano e ci lasciano scivolare in una sorta di torpore dal quale si può uscire solo smettendo di mentire a se stessi.” Second Life” è un album che parla di quel momento nel quale ci viene concessa una seconda possibilità e si prende consapevolezza di cosa è davvero importante. Una storia che accomuna tutti noi come uomini, ma anche i DragonhammeR come band: le tre persone in copertina raffigurano il protagonista nelle sue tre fasi della vita che si collegano empaticamente al drago, l’essenza della band.
Ma “Second Life” potrebbe essere ance la vostra storia, dopo cambi di line up, questa potrebbe essere la seconda vita dei Dragonhammer?
Alessandro Mancini: Trattandosi di un concept album la storia è scollegata da quelle che sono le vicende della band ma sicuramente i Dragon stanno attraversando una nuova fase della loro storia. In questo momento abbiamo una line up forte e stabile e tutti siamo molto concentrati e focalizzati sul cercare di contribuire in positivo alla storia di questa band.
Mi sembra di aver capito che all’interno del booklet dell’’album ci sia un messaggio del protagonista della storia, spiegatemi meglio!
Alessandro Mancini: Si il protagonista vuole dare un consiglio prezioso a tutti gli ascoltatori e in generale a tutte quelle persone che si sono o si ritrovano nella sua medesima condizione ma l’unico modo per scoprirlo è leggere il booklet!
Il disegno di copertina riassume la storia del concepì? E’ opera di chi?
Marco Berrettoni: Come dicevamo prima le tre persone in copertina raffigurano il protagonista nelle sue tre fasi della vita che si collegano empaticamente al drago. Le varie raffigurazione sono disegni realizzati con maestria da Luca “Solo Macello”. Un vero capolavoro.
Il power metal è il genere principale dei Dragonhammer, ma voi come definite il vostro stile musicale?
Alessandro Mancini: I Dragonhammer nascono in un contesto, quello di fine anni 90, in cui sicuramente il Power metal, grazie anche a figure nostrane come Rhapsody e Labyrinth, è il genere più rappresentativo. In questo contesto i Dragon sul nascere hanno provato a dire la loro, facendo uscire prima un EP, “Age Of Glory, e poi un album, “The Blood Of The Dragon”, che ebbero grande successo nel genere, vendendo diverse migliaia di copie. Oggi lo stile che viene espresso da “Second Life” è sicuramente qualcosa di più evocativo, sinfonico ma sempre legato al Power metal classicheggiante. Qualcosa che esprime i gusti di ognuno all’interno della band.
Altre influenze musicali?
Alessandro Mancini: I grandi nomi classici del Power Metal. Stratovarious, Rhapsody, Hammerfall, Angra e cosí via…
Questa nuova line up è quella definitiva dei Dragonhammer?
Marco Berrettoni: Siamo molto contenti dell’attuale line up e sentiamo di avere una stabilita forte.
Prossime date dal vivo?
Marco Berrettoni: Abbiamo già confermato un paio di date al Rock Castel in Repubblica Cieca e allo Steel Fest in Polonia per il 2023. Stiamo ragionando sui prossimi tour ed eventi. Presto ci saranno notizie riguardati la nostra patria.
Chiudete l’intervista come volete, un messaggio per ascoltare l’album e anche per leggerlo visto che è un concept.
Alessandro Mancini: Nel comporre quest’album non avevamo intenzione di rivoluzionare il Power Metal, ma solo di fare un disco di qualità, curato e al massimo delle nostre capacità. Viene da esperienze di vita vissuta, belle e meno belle e parla un po’ di tutti noi uomini e delle nostre vite. Ascoltate i pezzi con booklet alla mano e pronti a scapocciare!
FABIO LOFFREDO
Band:
Gae Amodio: Basso
Flavio Cicconi: Chitarra
Alessandro Mancini: Chitarra e orchestrazioni
Giulio Cattivera: Tastiere, orchestrazioni e cori
Marco Berrettoni: Batteria
Mattia Fagiolo: Voce e cori
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!