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DIDIRRI – Intervista al cantautore australiano

DIDIRRI – Intervista al cantautore australiano

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In occasione dell’uscita del nuovo EP “Sold For Sale”, prevista per venerdì 25 settembre, ho intervistato Didirri, giovane cantautore australiano che ha condiviso il palco con musicisti come Vance Joy, Hozier e Middle Kids e che ha partecipato a festival internazionali come The Great Escape, Splendor In The Grass e Spring Sound.

Ciao Didirri, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, innanzitutto come stai in generale?

Sto abbastanza bene, prendo la vita giorno per giorno. Mi sento come se il mondo di tutti fosse diventato piuttosto microscopico, è una cosa che mi piace.

Parliamo di questo nuovo EP, “Sold For Sale”, che ho ascoltato e apprezzato moltissimo e che uscirà il 25 settembre. Sette canzoni ispirate da cosa?

Sette canzoni ispirate dai sentimenti che provo tra partenze e arrivi che accompagnano i tour e la vita in generale. Ti senti come se avessi raggiunto delle cose ma ne hai ancora altre da raggiungere, come se potessi essere riconosciuto per il tuo passato e contemporaneamente essere giudicato dal tuo futuro.

“Sold For Sale”, cosa intendi con questo titolo che è anche il titolo della prima canzone dell’album?

“Sold” (in italiano “venduto” – ndr) è spesso usato per dire che sei coinvolto in un’idea. “For Sale” (in italiano “in vendita” – ndr) è spesso usato per dire che non dipende da te, sei aperto a chiunque si presenti. Nel caso della title track, sono totalmente coinvolto e aperto all’amore, sono in un luogo di gratitudine per le persone della mia vita nonostante abbia visto alcune persone veramente devastate.

Di solito pensi prima ai testi o alle melodie quando scrivi una canzone?

Di solito inizio con poche parole o un testo e poi scrivo il resto simultaneamente accompagnandomi con un qualsiasi strumento.

Una curiosità, cosa significa il nome “Didirri”?

In realtà è il mio vero nome, è sul mio certificato di nascita e su tutto il resto. I miei genitori sono stati ispirati da una parola indigena australiana, “Dadirri”, che si traduce vagamente in “ascolto profondo e silenzioso” o “quiete profonda”.

Per chi non ti conosce, puoi dirmi qualcosa sulla tua formazione musicale e quali sono i tuoi artisti preferiti?

Sono cresciuto scrivendo canzoni con mio padre in viaggio in Australia. Lui fa il cantautore di professione e ho passato la mia infanzia imparando a scrivere canzoni per bambini e per l’auto-espressione, per lo più pochi accordi alla volta sulla chitarra. Allo stesso tempo, studiavo piano privatamente e suonavo in piccole orchestre a scuola, come tutto ciò abbia influenzato quello che faccio ora nessuno lo sa, ma sono sicuro che un’influenza l’abbia avuta. Storicamente mi sono appassionato alla musica folk piuttosto tradizionale, ma negli ultimi cinque anni ho sicuramente ascoltato parecchi artisti, una su tutte Kate Bush. Hounds of Love è vicino ad essere il mio album preferito di tutti i tempi.

Sei molto giovane, e giovane è anche Alex The Astronaut, la cantautrice australiana che ho recentemente intervistato e che appare nel tuo nuovo video che accompagna la canzone “Don’t Fight With What You Are Fighting For”. Possiamo dire che sia nata una nuova generazione di cantautori australiani?

L’Australia ha molti giovani artisti straordinari, passare gli ultimi due anni della mia vita a Melbourne mi ha insegnato davvero tante cose musicalmente. Ci sono molti leader culturali che ispirano arte qui e molti di loro hanno la mia età.

Cosa significa la musica per te?

La musica è sia espressione di sé che connessione. È colei che infrange le barriere linguistiche e forgia l’anima. È sempre stato un po’ un mistero per me, dove altre cose hanno perso la loro magia la musica non lo ha mai fatto.

Hai un sogno musicale in particolare?

Mi piacerebbe pubblicare qualcosa di incredibilmente enorme, come un triplo album o qualcosa del genere.

C’è un posto dove vorresti suonare?

In questo momento ovunque sarebbe fantastico, mi piacerebbe farlo di nuovo in Spagna, penso che sia il mio posto preferito in cui suonare.

Hai degli spettacoli in programma o stai aspettando tempi migliori?

Sto attualmente girando un tour virtuale dal vivo e contemporaneamente sto pianificando altre cose per quando arriveranno tempi migliori.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi dire qualcosa ai lettori di questa intervista e a chi ascolterà l’EP?

Ancora una volta grazie a chi ascolta la mia musica e supporta quello che faccio. È un onore fare le cose in modo creativo ed è una gioia portarvele.

MARCO PRITONI

** ENGLISH VERSION **

On the occasion of the release of the new EP “Sold For Sale”, scheduled for Friday 25 September, I interviewed Didirri, a young Australian singer-songwriter who shared the stage with musicians like Vance Joy, Hozier and Middle Kids and has participated in international festivals like The Great Escape, Splendor In The Grass and Spring Sound.

Hi Didirri, welcome to the pages of Tuttorock, first of all, how are you doing in general?

I’m doing pretty well, taking it day by day. I feel like everyone’s world has become quite micro so I’m enjoying that.

Let’s talk about this new EP, “Sold For Sale”, which I have listened to and enjoyed very much, which will be released on September 25th. Seven songs inspired by what?

Seven songs inspired by feelings of constant departure and arrival simultaneously that come with touring and life in general. Feeling like you’ve achieved things and you have things yet to achieve. Feeling like you may be recognised for your past and you may be judged by your future.

“Sold For Sale”, what did you mean by this title which is also the title of the first song on the album?

“Sold” is often used to say that you are all in on an idea. “For sale” is often used to say that it’s not up to you, you’re open to whoever comes along. In the case of the title track I am all in and open to love. I’m in a place of gratitude for the people in my life despite seeing some truly devastated people. I wrote this just south of the Californian wildfires in 2019 on thanksgiving.

Do you usually think about lyrics or melodies first when you write a song?

It usually starts with a few words or a lyric and then the rest I write simultaneously at whichever instrument I’m writing on.

A curiosity, what does the name “Didirri” mean?

It’s actually my real name, it’s on my birth certificate and everything. My parents were inspired by an indigenous Australian word, “Dadirri”, which loosely translates to “deep quiet listening” or “deep stillness”.

For those who don’t know you, can you tell me something about your musical education and who are your favorite artists?

I grew up writing songs with my father on the road in Australia. He’s a singer-songwriter by trade and I spent my childhood learning to write songs for children and for self-expression. Mostly a few chords at a time on the guitar. At the same time, I was studying piano privately and playing in orchestras at school. Who knows how all of that has influenced what I do now but I’m sure it has. Historically I’ve been into pretty traditional folk music but in the last five years I’ve definitely picked up quite a few artists. One of the most prevalent ones would be Kate Bush. Hounds of love is close to my favourite album of all time.

You are very young, and young is also Alex The Astronaut, the Australian singer-songwriter I recently interviewed and who appears in your new video for the song “Don’t Fight With What You’re Fighting For”. Can we say that a new generation of Australian songwriters has been born? 

Australia has so many amazing young artists, spending the last couple of years of my life in Melbourne has taught me so many things musically. There are many inspiring cultural leaders in the arts here and so many of them my age.

What does music mean to you?

Music is both self-expression and connection. It’s the language barrier breaker and the soul maker. It’s always been a bit of a mystery to me. Where other things have lost their magic music never has.

Do you have a particular musical dream?

I’d love to make some ridiculously huge album, like a triple album or something like that.

Is there a place where you would like to play?

Right now anywhere would be amazing. I’d love to play in Spain again I think it’s my favourite place to play.

Do you have any shows scheduled or are you waiting for better times?

I’m currently filming a live virtual tour and planning some more things for when better times arrive.

Thank you very much for your time, do you want to say something to the readers of this interview and to who will listen to the EP?

Once again thank you for listening to my music and supporting what I do. It’s an honour to make things creatively and a joy to bring it to you.

MARCO PRITONI