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DANKO JONES – Intervista al bassista John Calabrese sul nuovo album Wild Cat

DANKO JONES – Intervista al bassista John Calabrese sul nuovo album Wild Cat

Oggi 27 gennaio i Danko Jones sono a Milano per la presentazione del loro ultimo album che uscirà il 3 marzo e si intitola Wild Cat, si sono divisi tra interviste dal vivo e telefoniche. Tuttorock ha avuto l’esclusiva di una intervista telefonica con John Calabrese il loro bassista. Eccola per voi!
 
Ciao John!Come state tu e i Danko Jones?
Ciao! Noi stiamo tutti benissimo e siamo carichi. Contenti di essere qui in Italia! Stamattina eravamo a Stoccolma, anche lì bella accoglienza ed interviste anche in radio. Pomeriggio interviste con voi giornalisti e stasera ospiti su Virgin Radio.
 
Il 3 marzo sarà pubblicato il vostro ottavo album d’inediti Wild Cat per la AFM Records/ Audioglobe. Parlaci di questo nuovo lavoro.
Hai detto bene, è il nostro ottavo album in studio, siamo stati prodotti ancora una volta da Eric Ratz, quindi abbiamo utilizzato lo stesso studio, abbiamo lavorato con le stesse persone, abbiamo ritrovato come una “familiarità” nell’approccio del disco. Siamo stati molto bene, un’ottima squadra, perché sapevamo già com’era strutturato il tutto ed è stato tutto molto naturale. Siamo entrati nello studio con un senso di sicurezza. E questo è stato molto importante per noi.
 
Come avete scritto i testi e le musiche di questo nuovo lavoro?
Noi utilizziamo sempre lo stesso metodo, ormai da 21 anni. Scriviamo tutti e tre, magari inizia Danko con un riff, poi si rientra ognuno a casa propria e si sviluppa. Portiamo le nostre idee in studio e registriamo. Ad esempio per Wild Cat abbiamo scritto 35/40 pezzi ma ne abbiamo registrato undici. Ne siamo molto soddisfatti.
 
Le undici tracce di Wild Cat, a mio parere rappresentano voi e il percorso che avete intrapreso sin dagli inizi. Avevate pubblicato lo scorso anno il Live at Wacken e subito vi siete rimessi a lavoro. Come fate a reggere questi ritmi?
Forse Wild Cat può esser visto come una sorta di Best Of perché in effetti esprime proprio tutti questi anni, è una sorta di cerchio che raccoglie il tutto. In effetti siamo stakanovisti in ciò che facciamo: finisce un tour e iniziamo a scrivere, infatti dopo il tour abbiamo scritto sino all’estate 2016 e poi siamo entrati in studio. È un lavoro , siamo abituati a questo ritmo e ci piace.
 
Appena l’album sarà pubblicato partirete per un tour. Che città sono previste? Verrete anche in Italia?
Allora faremo due date in Finlandia appena pubblicato il disco e poi gireremo l’Europa. In Italia speriamo di suonare in estate per qualche Festival e comunque promettiamo di essere da voi almeno entro autunno-inverno prossimi.
 
Come siete cambiati voi e la musica in questi anni?
Noi siamo cresciuti sia nella musica, secondo me, sia come persone e spero che continueremo a farlo. Della musica, di certo, non ci stancheremo. L’industria della musica è cambiata tantissimo invece; siamo contenti che da un lato sia più facile esporre la musica ma è diventato più difficile lasciare il segno. Noi puntiamo molto sulla musica dal vivo, se le persone partecipano ai nostri concerti per noi è importante, poi comprano il vinile o comunque sempre qualcosa durante il tour, sono soddisfatti e anche noi.
 
Avete partecipato a tournée con artisti del calibro di Guns’n’Roses, Ozzy Osbourne e altri; avete collaborato ultimamente ad alcuni brani con Mike McCready dei Pearl Jam, Duff McKagan dei GN’R e Barrett Martin degli Screaming Trees. Come nascono queste collaborazioni e da queste son nate delle amicizie?
Si assolutamente abbiamo degli ottimi rapporti con tutti, ci divertiamo e condividiamo tante cose. I tour sono molto belli e le collaborazioni molte volte nascono spontaneamente. I Danko sono molto propositivi in questo, crediamo nelle amicizie al di fuori del lavoro. Poi è vero abbiamo collaborato a dei brani con Mike, Duff e Barrett e siamo molto orgogliosi di questo.
 
I minuti a nostra disposizione stanno terminando e per i Danko Jones è una giornata pienissima, quindi solo un’ultima domanda: mi hai detto che avete scritto 35/40 brani e in  Wild Cat ne son stati utilizzati solo undici, dobbiamo aspettarci qualche sorpresa?
Beh si! Credo che dopo il tour o in contemporanea faremo qualche registrazione, perché abbiamo voglia di far sentire altro ai nostri fan, anche qualche cover, ci stiamo pensando. Credo verrà fuori una bella cosa…
 
Io ti ringrazio John per questa intervista e spero di sentirvi suonare presto in Italia. In bocca al lupo!
Grazie a te Monica e un saluto agli amici di Tuttorock!
 
 
P.S. John e i Danko Jones vorrebbero suonare in Sardegna e conoscono il Cannonau che a loro piace. A buon intenditor poche parole…
 
MONICA ATZEI
 

Membri:

Danko Jones – voce, chitarra
John Calabrese – basso
Rich Knox – batteria
 
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