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DANIELE NICK – Intervista su “MEDIOCRITà”

DANIELE NICK – Intervista su “MEDIOCRITà”

In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “MEDIOCRITà” ho intervistato DANIELE NICK. Nato nel 1994 a Roma, Daniele Nick, al secolo Daniele Naticchioni, mostra da subito un’accesa passione per la musica che lo porta all’età di nove anni a frequentare diverse scuole musicali, focalizzando i suoi studi su batteria e chitarra. Consolida poi la sua formazione fondando una band con cui incide una serie di dischi in studio, si esibisce nei migliori locali della capitale ed apre tra il 2015 e il 2016 a Primavalle, i concerti de “Il Muro del canto” e dei “Kutso”. L’esperienza maturata, porta a Daniele la volontà di sperimentare nuovi generi e la necessità di esprimersi a pieno. Daniele inizia così il suo percorso da solista, incidendo nell’arco di sei anni più di quaranta singoli divisi su più generi, accomunati dal suo fermo animo rock a cui occasionalmente aggiunge contaminazioni pop. Nel 2019 l’artista racchiude i brani usciti negli anni precedenti, all’interno di due progetti intitolati “Blu” e “Rosso”, dove le canzoni vengono divise in base alle emozioni da cui derivano, ed affidate ai rispettivi colori; blu per l’amore e rosso per l’odio. L’anno seguente Daniele pubblica “Cosa faccio qua”, brano rock incentrato sulle ingiustizie presenti nel mondo a cui non si può porre rimedio. Nel 2022 Daniele Nick lancia “Resta qui”, un’intima dedica alla musica, in cui la prega di non abbandonarlo e continuare a dargli forza. Segue “Controcorrente”, singolo che vede l’artista scagliarsi contro una società priva di emozioni, a cui sente la necessità di opporsi con una canzone energica capace di aumentare d’intensità ad ogni strofa. “Corpo astrale” e “Fidati di me”, brani prodotti da Orange Park records e distribuiti da Believe Distribution, sono usciti quest’anno e rappresentano a pieno lo stile poliedrico di Daniele Nick, capace di adeguare la voce e la chitarra ad ogni esigenza senza mai smettere di essere sé stesso. 

Ciao Daniele, piacere di conoscerci, vuoi iniziare raccontandoci come ti sei avvicinato alla musica? Come è nata la tua passione?
Molto presto in realtà, ho iniziato a 2 anni ascoltando cose come Ligabue e le grandi band mondiali come Queen e Police.

Ho ascoltato anche i tuoi pezzi precedenti Mediocrità, più che il classico cantautorato italiano, ho sentito tanto rock, riff di chitarra, pressione, ritmo.
Questo deriva dalla mia passione per i Foo Fighters, per me la più grande band del mondo al momento. Crescendo sono riuscito anche io a dare quest’anima rock alla mia musica. Amo definirmi un “artista folle”, non mi piace seguire l’onda, ma preferisco andare al contrario.

Ascoltando i tuoi brani, anche precedenti a Mediocrità, si percepisce una testualità che non voglio dire pessimistica, ma magari realista e disincantata.Effettivamente sì, purtroppo. Ci sono tante cose che non condivido e penso che non ci sia metodo migliore della musica per trasmettere tutto questo.

Quando hai cominciato a comporre i tuoi pezzi?
Questo progetto nel 2017, la prima ventina di pubblicazione era molto più pop, negli anni successivi ho virato in maniera più decisa verso il rock, arrivando a mettere assieme circa 40 pezzi. I primi 20 pezzi li ho raccolti in “Daniele Nick rosso e blu”, Rosso per i brani più veloci, Blu per le ballad e lenti.

Quindi ti restano ancora tanti singoli, e poi adesso sei uscito con il nuovo “Mediocrità”. Da cosa deriva questa tua visione così cruda?
Potrei iniziare con il fatto più banale di tutti, i cosiddetti “amici falsi”. Sono stato circondato per tanto tempo da persone a cui ho dato tutto, ma che si sono poi rivelate false. Per fortuna quando compongo sono solo io e la musica, questo mi ha portato a chiudermi ancora di più in me stesso.

Come lato positivo, da un’esperienza triste è nata una bella canzone.
Vero, per fortuna sì.

In studio hai registrato da solo o ti sei avvalso di altri musicisti?
Questo è un aspetto particolare. In passato ho avuto varie band, in una facevo il chitarrista solista; con la seconda avevo iniziato a suonare batteria e percussioni. Non è che io suoni tutto benissimo, ma valendomi della conoscenza riesco a ottenere un soddisfacente risultato finale. Ho poi mio fratello che suona il basso e fa i cori.

Pensi di fare uscire un EP o un album?
Ora uscirà un secondo singolo che ho già mandato in pubblicazione, poi dovrei fare uscire un LP che vada dalla precedente pubblicazione fino a oggi, raccogliendo tutti i brani pronti all’interno di un album, assegnando un filo logico alla sequenza dei brani. 

Per quanto riguarda i video è un aspetto che incontra il tuo interesse?
Certamente, quello di Mediocrità è pronto ed esce ora. In generale mi piace giocare con il discorso grafico, nel video del nuovo singolo appaio sotto forma di un avatar ad esempio. Da quando ho iniziato questo progetto, per ogni singolo è uscito il suo video, che sono tutti disponibili.

Parlando invece di attività live, cosa ne pensi? In passato hai anche aperto per grandi band.
Dopo le precedenti negative esperienze, il tema dei live l’ho accantonato fino adesso per dedicarmi alla composizione dei miei pezzi. Sicuramente è un discorso che riprenderò in futuro, anche se non sarà semplice ricreare il suono, ma formerò una band e vedremo di fare qualcosa di interessante. Tieni presente che lo strumento che preferisco è la batteria, e che per questo strumento creo delle sequenze particolarmente complicate.

MAURIZIO DONINI

Band:
Daniele Naticchioni aka DANIELE NICK

https://www.danielenick.com
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