DADE CITY DAYS – LIVE @ MAME PADOVA 20-12-2015 ed intervista alla band
Un live poliedrico ed ecclettico, accompagnato da un filmato al neon fuxia, un connubio che insieme alle sonorità proposte, trasporta l’ascoltatore in una dimensione onirica, dove a governare sono le emozioni. A colpire particolarmente l’attenzione, l’ultimo brano, una rivisitazione di “Tenax” di Diana Est. Un ascolto consigliato ad un pubblico appartenente ai generi sopra indicati, affamato di freschezza e sonorità originali.
Abbiamo intervistato il gruppo prima del live, e la loro disponibilità, non lasciava presagire la carica, lo slancio e l’aggressività che avrebbero avuto durante il live.
A febbraio l’uscita del nuovo album “VHS”, prodotto e registrato da Lorenzo Montana (Tying Tiffany, Simona Gretchen, Delendanoia, Hanin Elias, Immanuel Casto), ed uscirà per l’etichetta svizzera Dark Swiss Nights Records.
Ringraziamo Fernando G. Maistrello del Mame club per l’organizzazione, ed aver aperto calorosamente le porte a Tuttorock.
Intervista alla band:
Il nome del gruppo come lo avete scelto? Ha un significato particolare?
Il nome del gruppo si ispira al castello del film “Edward Mani di Forbice”, un luogo tetro e inospitale a prima vista, se confrontato al resto del paesello circostante dalle abitazioni colorate e standardizzate, che successivamente si rivela però più umano del mondo esterno.
Il vostro gruppo è nato nel 2013, volte presentarvi?
Andy Harsh (chitarra e voce) 32 anni
Gea Birkin (basso) – 27 anni
Michele Testi (batteria) – 36 anni
Proveniamo tutti da Bologna.
È possibile visionare su you tube una vostra cover dei Type o’ Negative – She burned me down, come mai vi siete ispirati a questo gruppo?
Il progetto è nato da darkitalia per una compilation di tributo a Peter Steel– This man of steel – A Type o’ Negative Italian Tribute in loving memory of Peter Steele, compilation per altro distribuita gratuitamente via digitale, dove vari artisti italiani hanno riadattato i brani; dall’amicizia con Luca Urbani è nata la sua collaborazione che ha permesso la realizzazione della cover.
I base ad informazioni acquisite dal portale, avete riscontrato da subito un buon successo, com’è stata per Voi l’esperienza live?
Positiva sia come pubblico, che come qualità delle persone incontrate
Se vi chiedessero tre buoni motivi per vedere il Vostro Live cosa rispondereste?
Per prima cosa è un live carico ed energico, per secondo diamo una proposta originale collegato all’utilizzo di proiezioni visive durante il live, e terzo si fondono varie sonorità (Dark, Shoegaze, new wave, elettronica etc…) per questo motivo non amiamo essere etichettati.
Qual è la performance che ricordate con maggior piacere/soddisfazione?
L’esibizione di halloween passato al Covo Club, travestiti da opening act dei The Raveonettes.
Riguardo all’album “VHS” in uscita a Febbraio, a chi Vi siete ispirati, e dove sarà possibile acquistarlo?
L’ispirazione è dovuta all’ecletticità dei nostri ascolti, che per quanto possano sembrare simili in realtà sono molto eterogenei (Nine Inch Nails, Slowdive, Jesus and the Mary Chain, New Order), ed è da questa diversità che viene creato il nostro sound, fondendo vari generi pur non avendone uno realmente identificativo.
Il disco è disponibile sul sito dell’etichetta e verrà distribuito fisicamente tramite Audioglobe.
Quale strumentazione utilizzate
Michele Testi: possiedo una betteria Ludwig dove è stato sistemato da poco
il rullante, ed una Yamaha dtx con pad e centralina. In alcuni live utilizzo una Roland
Andy Harsh: possiedo una chitarra di liuteria, per crearla mi sono ispirato a tutto ciò che mi appassiona dai film horror (Vincent Price) alle chitarre viste da altri artisti.
Una Fenix telecaster dell’89, una marca costruita in oriente tra gli anni 80 e 90, con un ottimo upgrade e stesso materiale utilizzato per Fender.
Gea Birkin: Una thunderbird epiphone.
Come vedete il panorama musicale nella città di Bologna?
Bologna offre un panorama underground molto vasto, ed è difficile trovare altre città dove vi siano cosi tanti gruppi attivi; a Torino abbiamo trovato una città molto attenta e critica verso il panorama musicale, dove abbiamo avuto un riscontro positivo, ed in quel momento abbiamo realizzato che dopo due anni avevamo tutti i pezzi del puzzle messi al loro posto, ovvero eravamo in grado di affrontare qualsiasi situazione che riguarda un musicista, da un pubblico vasto ad uno limitato, a una rottura di uno strumento alla gestione dell’ansia.
Anche Prato, si è mostrata molta attenta, ricordiamo un live insieme ai Modern English, talmente potenti durante dal vivo, che hanno rischiato di rompere i nostri amplificatori.
Potete darci un Vostro parere sui social e sulla distribuzione digitale della musica?
Vi sono dei lati positivi e negativi, tra i positivi possiamo dire che vi sono dei feedback molto diretti da parte del pubblico, che oggi può relazionarsi con gli artisti tramite i social network. Tramite Spotify possiamo scoprire nuovi gruppi in base al proprio gusto, allo stesso modo vi è una selezione musicale che viene effettuata direttamente dall’utente
Visto che siete appassionati di cinema, potete darci tre dei Vostri film preferiti?
Michele Testi:
Lost Highway – David Lynch
- Pulp Fiction – Quentin Tarantino
- Natural born killers – Oliver Stone
- Fino all’ultimo respiro – Jean Luc Godard
- Stanley Kubrik
Andy Harsh:
- Babadook – Jennifer Kent
- Zombi – George A.Romero
- Le Iene – Quentin Tarantino
Gea Birkin:
- Velvet Goldmine – Todd Haynes
- Hong Kong express – Wong Kar Wai
- Rosso sangue – Leos Carax
Rod Brillantina
Membri:
ANdy Harsh – vocals, guitar, synth
Gea Birkin – bass, vocals
Michele Testi – drums, drum machine
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