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CRISTIANO TURRINI – Intervista al cantante

CRISTIANO TURRINI – Intervista al cantante

cristiano turrini

In occasione dell’uscita del nuovo singolo “KUALA LUMPUR”, brano vincitore del contest Deejay On Stage 2020, ho intervistato il cantante “CRISTIANO TURRINI”

Ciao Cristiano, piacere di averti sulle pagine di Tuttorock. Facendo un passo indietro, vorresti raccontarci quali sono stati i tuoi primi ascolti?
Amo la musica in generale, ascolto tanta musica e sperimentare anche negli ascolti. La musica leggera italiana mi piace veramente tutta, ascolto e mi faccio ispirare dagli artisti più grandi a quelli più giovani. Per quanto riguarda l’internazionale ho sempre amato il soul/r&b da Stevie Wonder, Aretha Franklin che mi porto nel sangue. Un occhio al passato ma lo sguardo sempre al futuro.

La decisione di intraprendere la carriera musicale come è maturata e che percorso hai seguito?
Direi che è cresciuta insieme a me. All’età di 5 anni ero in vacanza con i miei genitori in un villaggio turistico e mi hanno catapultato su un palco. Da lì ho capito che quello sarebbe stato il mio posto. Ho iniziato a studiare canto con vari insegnanti e in varie accademie di musica ma anche di recitazione e doppiaggio per ottenere una formazione più completa. Da un po’ di anni sono diventato vocal coach e negli ultimi 5 anni mi sono immerso nella scrittura e nella realizzazione dei miei brani con un team che mi segue e sostiene.

E’ sicuramente particolare la partecipazione a Violetta della Disney come doppiatore, che esperienza è stata?
Come ho accennato prima, per completare la mia formazione ho seguito oltre a corsi di canta anche di recitazione e doppiaggio. Appena uscito dall’accademia di doppiaggio, grazie a Vittorio Guerrieri, ho avuto l’opportunità di fare le prime esperienze in questo ambito tra cui il telefilm “Violetta”. È stata una bellissima esperienza soprattutto nel vedere quanta professionalità e importanza c’è anche per quanto riguarda i ruoli minori. Successivamente ho fatto altre esperienze di doppiaggio. 

Venendo ai tempi moderni hai avuto varie e felici partecipazioni ai festival, da Castrocaro a Sanremo Giovani, cosa riporti da questi eventi?
Sono dei palchi importanti ed una gavetta assolutamente da fare, che ti permette di crescere, migliorare e di poter poi un giorno affrontare i “palchi veri” con molta più sicurezza e tranquillità. Queste esperienze non sono andate benissimo non essendo poi passato agli step successivi ma sono comunque andate bene perché comunque ci sono arrivato. Non è importante sempre vincere o classificarsi tra i primi ma è importante fare per arricchire il proprio bagaglio. Credo di aver vinto il Deejay On Stage anche grazie a questo tipo di esperienze.

Fra le altre cose vanti molte collaborazioni importanti, ne ricordi qualcuna in particolare o hai qualche aneddoto da raccontare?
Nel mio percorso artistico ho avuto la possibilità di incontrare professionisti straordinari, da cantanti a musicisti di ogni genere. Il primo significativo incontro è avvenuto con il mio produttore e ormai grande amico Marco Canigiula. Negli ultimi anni, oltre a Marco Canigiula che segue il mio progetto da più di 5 anni, sono orgoglioso di avere al mio fianco grandi musicisti che mi accompagnano ogni giorno nel mio percorso come Davide Gobello (Fabrizio Moro), Jacopo Carlini (Giorgia, Sanremo 2020) e Matteo Carlini (Alex Britti). Con ognuno di loro c’è una stima reciproca che va oltre l’ambito artistico e proprio per questo sono ancora felice che facciano parte del mio progetto da qui all’uscita del mio album. 

Veniamo a oggi, ascoltando il tuo nuovo singolo, Kuala Lumpur, mi è venuto subito in mente Mango, con questa mescolanza di ritmi e suoni contaminati. Come è nata la canzone e cosa hai voluto rappresentare componendola?
Non sei il primo a dirmi che in me rivede qualcosa di Mango e questo non può che onorarmi e lusingarmi allo stesso tempo. “Kuala Lumpur” nasce in un momento importante del mio percorso, in cui ero alla ricerca di un’identità artistica sempre più definita e in equilibrio tra il mercato discografico e la mia vocalità. Come di consueto ero in studio con il mio amico e produttore Marco Canigiula e, guardando un video su YouTube, ci siamo lasciati catturare dai generosi scenari della Malesya. Nasce così l’idea di voler ambientare “la fine di una storia d’amore” nella meravigliosa cornice della capitale malese. Hanno preso parte alla produzione importanti musicisti: Jacopo Carlini (piano), Davide Gobello (chitarre), Matteo Carlini (basso) e Skywalker. Ognuno di loro ha reso tutto questo possibile.

Con questo singolo hai anche vinto il premio Deejay On Stage, come è andata?
Bellissima esperienza quella del Deejay On Stage, è un grande evento che mi ha dato l’occasione di competere e confrontarmi con altri bravissimi artisti dai più svariati background e generi, spronandomi a mettere in gioco il meglio di me. Poi che dire, mi sono sentito nella “palestra dei grandi”: è stato per me un onore e un orgoglio anticipare su quel palco artisti del calibro di Mahmood e Gabbani.  E infine ricevere i complimenti di Linus e sentire il mio brano in rotazione su un network così importante, beh un piccolo sogno che si realizza!

Progetti futuri? Un disco intero?
Assolutamente si! Con il mio team stiamo già lavorando a nuovi singoli finalizzati alla realizzazione di un album anche grazie ad importanti collaborazioni di cui ancora però non posso parlare. Il 17 ottobre sarò sul palco del concorso “Proscenium” dove sono stato selezionato tra i finalisti con il brano “Guernica”.  e avrò l’onore di esibirmi sul palco con un’orchestra dal vivo. E poi ritenterò la carta di Sanremo Giovani perché no, sperando sia la volta buona!

MAURIZIO DONINI 

Band:
Voce: Cristiano Turrini

Instagram: https://www.instagram.com/cristianoturrini
Facebook: https://www.facebook.com/CristianoTurriniOfficial1
Spotify: https://open.spotify.com/artist/75mpf04oauDFgHn3IGl3LJ

cristiano turrini dee jay on stage 2020