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CONTRASTI – Intervista a Eleonora Montagnana e Filippo De Paoli

CONTRASTI – Intervista a Eleonora Montagnana e Filippo De Paoli

In occasione dell’uscita del loro primo album “CONTRASTI” ho intervistato ELEONORA MONTAGNANI & FILIPPO DE PAOLI.

Eleonora Montagnana è una violinista, autrice, performer e attrice italiana. Di formazione classica si è laureata nel 2012 al Conservatorio G. Tartini di Trieste, proseguendo poi l’attività musicale collaborando con importanti Orchestre come la “Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna”, l’OGI, L’Orchestra Filarmonica Italiana e molte altre realtà.  Attualmente è conosciuta in ambito pop grazie alla partecipazione a programmi televisivi, registrazioni e concerti in cui ha affiancato artisti di fama nazionale e internazionale. Tra le registrazioni di singoli e album vi sono i singoli “Off line” “L’ultimo Ostacolo”, “Molto di più” e “Amami” di Paola Turci, il videoclip “Se ti potessi dire” di Vasco Rossi, “Sbagliato” e “Amor Zen” delle Vibrazioni, l’album “Liberté” di Loredana Bertè, “Mai, mai, mai” dei The Kolors , l’album “Maeba” di Mina , l’”Opera pop” di Mika , il singolo “Mi farò trovare pronto di “ Nek e molti altri nomi come Mario Venuti , Francesco Gabbani , Renato Zero etc. Nel 2019 inizia un nuovo percorso in qualità di compositrice, sancito dall’uscita del suo primo singolo strumentale “Orange tree”.

Buongiorno Eleonora, piacere di averti sulle pagine di Tuttorock. Complimenti per la splendida musica che ci regali, come ti sei avvicinata al violino?
Fin da piccolina, lo vedevo usare a mia cugina, poi c’erano dei corsi a scuola, quando a 7 anni l’ho visto, è stato subito colpo di fulmine. 

Non è il classico strumento da bambini, di solito si viene indirizzati alla chitarra quando va bene, o al celeberrimo flauto scolastico 🙂 🙂
Nooo, la chitarra andava bene per le schitarrate da chiesa (risate), il pianoforte è molto bello, ma lo suonano in tanti, avevo desiderio di qualcosa di particolarmente raffinato e il violino mi ha conquistato. E’ uno strumento che, se suonato bene, ti trasmette sensazioni incredibili. 

Da piccola quali sono stati i tuoi primi ascolti?
In auto con mio padre, il cantautorato italiano, Dalla, Battisti, Guccini, Baglioni. Fra cantautorato e pop insomma. 

Hai avuto tante collaborazioni con grandi artisti di primo piano. C’è qualche ricordo particolare e o aneddoto curioso da raccontare?
Sì, è successo anche di andare in posti lontani e particolari. Come aneddoti mi viene in mente Vasco che mi chiede “Di che segno sei?”, come se fosse un pre-requisito, o quando mi ha detto “Attenta, che vengo a sentirti!” (risate). Un’altra volta eravamo a Milano in studio a registrare per Mina, ricordo che si sentì una voce femminile e tutti i componenti dell’orchestra si girarono pensando fosse lei. Peccato fosse solo una ragazza di passaggio (risate). Mina era impegnata e non venne, a differenza di Vasco che invece è riuscito anche in questo. 

Ma oggi siamo qui a parlare di questo disco particolare, Contrasti, c’è tutta una storia dietro, con De Paoli neanche vi conoscevate, come è nato?
Tuttora al momento ci siamo visti, dal vivo, solo una volta sul palco, per pochi momenti. Per un anno ci siamo mandati tantissimi messaggi, scritti e audio, mail, invio delle tracce. Siamo stati molto pratici, poche parole, molti fatti. 

Il contatto come è avvenuto?
Grazie a Francesco Tolve, con la sua agenzia, Thirty Seconds Milano, segue artisti famosi e organizza eventi. Lui doveva organizzare questo evento streaming per l’inaugurazione di un mega-edificio ristrutturato. Non potendolo fare in presenza causa il lockdown, hanno deciso di fare un video da mandare in streaming. L’evento non si è realizzato alla fine, ma il video sì, parlando è venuto fuori che io già lavoravo e registravo con il mio piccolo studio casalingo. Mi ha messo in contatto con Filippo, lui mi ha mandato una base già pronta e io gli ho ricamato sopra il tema. Siamo rimasti entrambi impressionati dal risultato, e finito questo lavoro gli ho proposto di fare un disco assieme, visto il risultato che avevamo ottenuto. Senza neanche conoscermi lui mi ha detto subito di sì, abbiamo iniziato questa stretta collaborazione a distanza, con grande soddisfazione. 

Il significato del titolo, Contrasti, a cosa è dovuto?
Tutto ci è parso un contrasto, il fatto che non ci conoscessimo, che lavorassimo a distanza, il venire da due mondi completamente diversi, pop il mio, rock con i Plan de Fuga lui, tutto questo ci ha portato a identificare il titolo, è nato spontaneamente. 

Tu hai già fatto altri dischi in passato?
Un solo singolo, Orange tree, poi ho altri singoli pronti per uscire, non mancano altre idee per i miei progetti, il violino elettrico che uso ad esempio è una miniera di scoperte. 

Progetti futuri? Mi piacerebbe molto vedervi sul palco.
Ci abbiamo pensato, magari riempiendo la setlist con delle cover, anche questo non ci dispiacerebbe. Ci siamo già scambiati idee e cose su come registrare un nuovo disco, vedremo cosa ne scaturirà. 

Vuoi aggiungere qualche cosa?
Anche il mio compagno, Luca Chiaravalli, ci ha dato una mano, partecipando in “Urban tribal”.

MAURIZIO DONINI

Crediti Foto Eleonora: We Mates Photostudio

Band:
Eleonora Montagnana
Filippo De Paoli

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Filippo De Paoli è musicista, produttore, compositore, sound designer, arrangiatore, vocalist. Leader della rock band Plan De Fuga (Carosello Records, Evento Musica, Edizioni Curci, Virgin Radio). Autore/co-autore per Francesco Renga, Irene Fornaciari, Sophia Campana, Ada Reina, Gianmarco Martelloni, Lisa Simmons, 4Calamano. Autore/co-autore e produttore in collaborazione con Carosello Records, Media Records, Evento Musica, Sony Music, Warner Chappell, Edizioni Curci. Compositore e sound designer presso varie agenzie di video produzione italiane e Tv nazionali (Rai). Sound designer di Motion Graphics. Vincitore del premio Special Star della sezione “Tecnica audiovisiva” nella XIV edizione del Premio Mediastars (riconoscimento nazionale nell’advertising, corporate identity e multimedia) per la colonna sonora della campagna Richard Ginori (Best Film Award at Cannes). Sound designer di video games. Titolare degli studi di produzione musicale Musicustom (www.musicustom.com)

Ciao Filippo, piacere di risentirci dopo l’ultima intervista sui Plan De Fuga, ci ritroviamo a distanza di qualche anno per questo nuovo progetto, Contrasti. Come è nato l’incontro con Eleonora?
E’ stato tramite Francesco Tolve, un regista videomaker per cui avevo già fatto dei lavori, mi ha chiesto di preparargli delle basi e nel momento mi ha detto che stavano cercando una violinista. Ho trovato Eleonora, quando lei mi ha mandato indietro la sua parte, sono rimasto subito colpito, era bellissima! Da lì è nato questo connubio, poi abituato a lavorare spesso con discussioni, con lei tutto filava liscio anche dal punto di vista dell’armonia durante il lavoro. Pochi messaggi, zero telefonate, entrambi siamo molto pratici e legati alla musica, facendo poche chiacchiere. E’ stata una rivelazione lavorare in questa maniera, con questa affinità musicale, poi obbligati dal lockdown a operare a distanza. 

Il risultato è un disco fantastico. Ma quando ti ha proposto di fare un disco con una violinista, per un rocker come te, che effetto ti ha fatto?
In realtà io figuro come rockettaro, ma ho sempre fatto tante cose diverse, persino del reggae. Soprattutto ho composto tante colonne sonore, anche piccole cose per la televisione, quindi l’orchestrazione e arrangiamenti di archi, ad esempio, sono ambienti che mi sono famigliari. Oggigiorno, per problemi di budget, non sempre è possibile lavorare con un’orchestra vera, quindi l’idea di lavorare con una violinista vera, mi ha subito preso. In seguito ho scoperto la sua passione per il violino elettrico, che non conoscevo, e questo ha aperto ulteriori scenari.

Il violino, in realtà, l’ho poi trovato in varie band rock e metal, l’importante è non alzare steccati.
Infatti, la musica l’ho sempre vista in questa maniera, la suddivisione in generi è solo per i nomi, le note sono note, le parole sono solo parole. Oggi si mescola di tutto, anche mettendo assieme idee completamente diverse tra di loro.

Mi ha detto Eleonora che avete in mente di portare la vostra opera sui palchi, cosa ne pensi?
Lei lo sta già facendo in solitaria, ma organizzare uno spettacolo è certamente una cosa molto bella. Per ora abbiamo pochi pezzi, è vero che si possono fare delle cover, ma io non sono un grande fan del genere, e comunque non possono riempire metà della setlist. L’idea che abbiamo è di preparare un altro progetto e portarlo in giro, l’interesse suscitato è buono, ma dobbiamo finalizzare il tutto.

Nel disco in quale modo hai partecipato?
Ho suonato tutto tranne il violino, soprattutto il pianoforte, poi basso, chitarra, synth, basi, arrangiamenti, fiati, ho fatto anche le voci. Nel prossimo lavoro la voce la userò ancora di più, mi piace usare tutti gli strumenti, lo spirito del polistrumentista, per fortuna, ce l’ho dentro.

Mi è piaciuto molto anche il titolo che avete scelto, Contrasti.
E’ una vita che volevo fare qualcosa con questa parola, fa parte della mia vita da sempre, penso di essere un contrasto unico. Amo mescolare assieme cose diverse che, normalmente, vanno in contrasto tra di loro. Nello specifico un contrasto forte è scrivere un disco a distanza, durante la pandemia, senza mai potersi vedere. Poi io vengo dal rock, lei dal pop, dal cantautorato; io sono capellone, metallaro, vestito di nero, lei è rossa, colorata, sempre attenta al look. Mescolare il ritmo del rock al suono del violino ci ha infine portato a scegliere Contrasti per il nostro progetto.

Il risultato è stato eccezionale, quindi è andata benissimo. Vuoi aggiungere qualcosa?
Il tutto è stato mixato e registrato da Luca Chiaravalli, non solo è il compagno di Eleonora, ma è un vero mito della musica italiana, che ha fatto tantissime cose lavorando con gli artisti più famosi, e quindi mi ha fatto molto piacere conoscerlo.

MAURIZIO DONINI

Crediti Foto Filippo: Alan Pasotti