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CLARA MORONI – Intervista alla cantautrice, compositrice e produttrice discografica

CLARA MORONI – Intervista alla cantautrice, compositrice e produttrice discografica

In occasione della ristampa dei due album “Chi ha paura di chi” e “Spiriti”, pubblicati nel 1990 e nel 1992 per il progetto Clara & The Black Cars, ho intervistato Clara Moroni, cantautrice, compositrice e produttrice discografica milanese che per 22 anni ha collaborato con Vasco Rossi sia in studio che nei live.

Ciao Clara e benvenuta su Tuttorock, la ristampa dei due album del progetto Clara & The Black Cars, “Chi ha paura di chi” e “Spiriti”, com’è nata quest’idea?

Nell’attesa di finire il mio nuovo album (TBA) mi è venuto in mente che molta gente non conosce la mia storia completa, i miei 6 album, ma crede che tutto sia cominciato dalla mia collaborazione con Vasco Rossi. Invece, quello che mi ha portato a lavorare per lui sono stati anche questi due album, il progetto Clara & The Black Cars, prodotti da Guido Elmi (Produttore storico di Vasco Rossi). Erano ricordati solo dagli estimatori del tempo. Un peccato perché’ sono due album molto avanti per quei tempi e rimasterizzati hanno acquistato ancora più potenza e un sound incredibilmente attuale. Mi sono sentita di raccontarli e quindi raccontare la mia storia. Lo faccio anche a puntate sui miei Social. Eravamo avanti, io ero avanti, una figura femminile unica per quei tempi.

Mi ricordo benissimo di voi, in particolare un vostro concerto alla Festa dell’Unità di Imola, ero un ragazzino alle prime armi nel mondo della musica e la vostra energia mi arrivò dritta al cuore. Qual è il ricordo più bello che hai di quel periodo all’interno della band?

La rabbia di non essere accettata e capita. La gente mi guardava come un animale strano. Abituati ai soliti cliché’ italiani dove le donne o sono Sante o sono Puttane, non capivano la mia sicurezza, la mia sfrontatezza, la mia energia quasi androgina nonostante una “carrozzeria” molto sexy e femminile. Quello mi faceva incazzare tantissimo! Quindi, i ricordi più belli me li sono bevuti con i Black Cars e non li ricordo più!

Erano i primi anni 90 e immagino tu abbia dovuto affrontare molti pregiudizi del tipo “il rock non è roba da donne” e baggianate simili, sbaglio?

Esatto. Molti mi vedevano nei video e credevano fossi straniera. Mi ricordo una volta in RAI prima della nostra esibizione in un programma della Carrà, eravamo in silenzio, un po’ emozionati, un cameramen parlava a voce alta e mi dava della “stangona, ammazza che stacco di coscia etc” quando arrivò la Carrà ad intervistarmi, lo guardai sorridendo e vidi che si voltava verso un collega dicendo “che figura di merda!”

Fu divertente!

Poi incontri Guido Elmi e inizi a lavorare con Vasco Rossi, gli altri membri della band come reagirono a questa tua decisione?

No, incontro Elmi, faccio questi due album e solo dopo che i Clara &The Black Cars si erano sciolti, il progetto terminato per divergenze artistiche tra me e lui, mi chiamò per fare gli arrangiamenti vocali su “Gli Spari Sopra”. Non ci eravamo lasciati male e lui ha sempre avuto molta stima nelle mie capacità musicali. Non è un caso che mi abbia coinvolto in quasi tutte le cose che ha fatto, come chiedermi di fare la cantante nella resident band dell’ Ultimate World Guitar Exibition con musicisti del calibro di Derek Sherinian, Gregg Bissonette e Stef Burns che accompagnava tanti grandi chitarristi. L’headliner era Malmsteen ma prima si sono esibiti: Glenn Hughues, George Lynch, Doug Aldrich e Jennifer Batten e altri. Insomma, una storia pazzesca!

Un’occasione più unica che rara, che tu giustamente hai preso al volo. Avendo lavorato tanti anni al fianco di uno degli artisti più amati nel nostro Paese che idea ti sei fatta di lui sia a livello lavorativo che umano?

Non lo conoscevo, sono sempre stata esterofila, l’ho conosciuto stando sul palco al suo fianco, per 20 anni, comprendendo il perché della sua grandezza come interprete e uomo carismatico. Umanamente, mi ha sempre fatto spaccare dalle risate, ha un sarcasmo devastante. Professionalmente mi ha insegnato a cantare in italiano e cosa vuol dire Interpretare un brano, non cantarlo e basta.

Qual è il tuo brano preferito di Vasco?

Non solo quelli più conosciuti come “Liberi, Liberi” o “Vivere una favola”. Preferisco sempre la nicchia. Pezzi coome “Hai mai”, “Starò meglio di così’”, “Cosa importa a me” mi gasavano davvero. Ma ce ne sono tanti altri.

Qual è stato il momento in cui hai capito che quell’esperienza sarebbe terminata?

Al momento dei fuochi di artificio alla fine del Modena Park. Mi sono detta: “Ecco, adesso posso morire”.

Ma non volevo morire, Avevamo toccato il tetto del mondo, volevo pensare anche alla mia vita privata.

Invece poi, l’anno dopo, gli feci da Opening Act nel Tour del 2018 con l’album “Unica”. Il nostro ultimo abbraccio, senza brutti pensieri.

Un personaggio legato al Blasco e di cui si parla sempre troppo poco secondo me è il compianto Massimo Riva, qual è il tuo personale ricordo legato a lui?

Innanzi tutto, mi piacciono tutti i pezzi che Massimo ha scritto per e con lui, come “Un gran bel film, “Quanti anni hai”, Ormai è tardi” etc. Poi, era un grande chitarrista ritmico, come usava i delay lui, mai nessuno! Gran suono, gran precisione. Un grande complice per Vasco. Riservato ma energico sul palco e anche simpatico. Mi faceva degli scherzi, ma li lascio al libro che pubblicherò prossimamente.

Sabato 12 ottobre riproporrete questi due album sul palco del Legend Club di Milano, ci sarà solo quella data o prevedete di farne altre in futuro e magari ritornare in studio a registrare qualche nuovo brano?

Per ora la serata Reunion con i Black Cars, a cui ho dato il titolo “90’s Rock is Back”, e’ un One Night Event. Il futuro non lo conosco. Non potrei dire altro.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere questa intervista?

Si, veniteci a vedere, fatemi capire che adesso mi accettate, mi capite, mi apprezzate e mi amate, come io amo tutte le persone che mi seguono da tutti questi anni. Se no poi mi incazzo e mi tocca bere!

MARCO PRITONI