CICCO SANCHEZ – Intervista all’artista urban pop torinese
In occasione dell’uscita del singolo “Aria”, in radio e su tutte le piattaforme digitali per Ada Music (Warner Music Italy), ho avuto il piacere di intervistare Cicco Sanchez, artista e autore urban pop. Nasce e cresce a Torino e all’età di 14 anni, comincia a scrivere nella sua cameretta, realizzando le prime produzioni e trovando nella scrittura l’evasione da una realtà familiare complicata. Nel corso degli ultimi anni, i suoi brani raggiungono complessivamente oltre 80 milioni di streaming e la certificazione Disco D’Oro FIMI per il singolo “Girasole”, prodotto da JVLI. Happysad è il suo mondo: un luogo immaginario in cui si riuniscono persone diverse con un unico stato d’animo. La rivalsa emotiva è la sua “raison d’etre” e l’amore è sempre il punto di partenza, non un traguardo. A settembre 2021 pubblica il singolo “Poster”, prodotto da Michelangelo, cui segue l’EP “Nostalgia Liquida”. Oltre ad impegnarsi nel proprio progetto, Cicco Sanchez figura come autore in oltre 20 Dischi di Platino certificati FIMI, dando un’ulteriore prova delle sue già riconosciute doti liriche e artistiche. Il suo immaginario è così singolare e profondo che non tarda a catturare l’interesse di altri artisti, come Fred De Palma, Casadilego e Axos, con cui nascono delle collaborazioni. Nel 2020 entra nel roster di MZ Managemen e nel 2022 si affaccia per la prima volta sui palchi, registrando il sold out al Rock’n’Roll di Milano, oltre a due concerti all’Off Topic di Torino e al Monk di Roma. Dopo l’uscita di tre nuovi singoli e un tour estivo che chiude il ciclo di “Nostalgia Liquida”, Cicco Sanchez firma con l’etichetta Ada Music (Warner Music Italy) e nel dicembre 2023 rilascia il nuovo Album “Disincanto” portandolo live a gennaio 2024 con la sua band a Torino e Milano. “Il mio miglior nemico” é il suo nuovo singolo in collaborazione con Loomy, un brano molto emotivo ma allo stesso tempo energico che rappresenta appieno le vibes happysad. Ad agosto 2024 si esibisce live al Parco Gondar di Gallipoli, sul prestigioso palco dell’Oversound Music Festival e il 20 settembre dello stesso anno, come special guest dell’evento Cantera, a cura di WE ARE CVLTO e WARNER CHAPPEL MUSIC.
Ciao e benvenuto su Tuttorock, “Aria” è il tuo nuovo singolo, che riscontri stai avendo?
Ciao! sono molto felice del riscontro che sta avendo “Aria”, è molto positivo. La cosa più bella è che ognuno vive questa canzone a modo suo e non c’è mai un’unica interpretazione.
Un brano, da me molto apprezzato, nato come?
Ti ringrazio. “Aria” é nata perché io stavo morendo dentro. L’ho scritta in studio su un giro di chitarra di Filippo Pizzigoni e poi con Freeso abbiamo concluso la produzione mantenendola comunque acustica, non abbiamo sentito l’esigenza di andare oltre, volevamo restasse intimo anche il sound.
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Quando avevo 5 anni cantavo “i giardini di marzo” di Battisti e “il cielo” di Renato Zero al karaoke, guardavo la televisione con i testi mentre cantavo ma ovviamente non sapevo ancora leggere. Credo che il mio amore verso la musica sia nato lì, sincero e inconsapevole.
Cosa significa la musica per te?
La musica è il mio mezzo di comunicazione preferito. La mia terapia. Le canzoni sono fotografie che immortalano dei momenti e delle sensazioni, sono come un profumo che ti riporta indietro nel tempo.
Hai raggiunto numeri altissimi di streaming dei tuoi brani, 80 milioni in totale, ti aspettavi un risultato simile quando hai iniziato a scrivere brani?
Assolutamente no. Sono grato di questo perché quando ho iniziato, il mio obiettivo era che quelle canzoni piacessero a me e alle persone intorno a me, ed è un po’ come se quella cerchia si fosse allargata. Mi scrivono spesso di rispecchiarsi nelle mie parole, che descrivo esattamente il modo in cui si sentono e questo li fa sentire meno soli. Per me è la cosa più bella.
Tu sei anche autore di brani per altri artisti, che sensazioni provi quando senti per la prima volta un tuo brano cantato da un’altra voce?
Mi piace. É una bella soddisfazione riuscire a cucire una canzone su misura e vedere che funziona.
C’è un artista in particolare con il quale ti piacerebbe collaborare?
Ce ne sono tanti. Te ne dico due italiani: Cremonini e Marracash. Il cantautorato e il rap sono i due ingredienti che mi hanno reso quello che sono artisticamente parlando.
C’è un tuo concerto che ricordi particolarmente?
Sicuramente Off topic a Torino (la mia città) quando ho presentato il mio ultimo disco “Disincanto” ma anche Parco Gondar a Gallipoli quest’estate è stato incredibile.
Quali sono i tuoi prossimi progetti musicali?
Usciranno una serie di singoli e live session partendo proprio da “Aria”.
Grazie mille per il tuo tempo, ti lascio piena libertà per chiudere questa intervista.
Grazie a voi e grazie a chi sta ascoltando e diffondendo “Aria”. Sono felice che stia piacendo. Ci vediamo ai live :(:
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.