CHAMPLOO – QUATTRO CHIACCHIERE ESPLOSIVE COn la band!
by tuttorock
20 Agosto 2015
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Quattro componenti maschili caratterizzati ognuno da una propria personalità. Quattro musicisti provenienti da realtà musicali differenti, ma in perfetta sintonia al mix di generi proposto nel loro attuale progetto. I“Champloo” sono una band esplosiva alla costante ricerca di nuove sperimentazioni, fusione di stili ed energie che creano un genere unico.
Carisma, preparazione musicale e tanta, tanta voglia di divertirsi! Ascoltiamo cos’hanno da dirci Samuel, Michele, Andrea e Frank!
Sarà anche banale ma vogliamo assolutamente sapere cosa significa il nome della vostra band “Champloo” e come è nata l’idea di usare proprio questo termine!
Questa è una domanda che ci viene posta di frequente. Cercavamo un nome che ci rappresentasse senza riuscire a trovare un termine che racchiudesse con una sola parola ciò che volevamo comunicare, quindi, grazie all’idea di Frank (il nostro bassista) abbiamo adottato direttamente dal dialetto di Okinawa, il vocabolo “Champloo”. Da sempre appassionato di cultura nipponica, ho immediatamente accolto con entusiasmo l’idea di Frank, anche perché, la parola “Champloo” significa “Mix/Fusione” e sembrava sposarsi perfettamente al sound proposto dalla nostra band: un vero e proprio “concentrato” di generi musicali ed influenze. Dovete inoltre sapere che “Champloo” in realtà si pronuncerebbe “Champuru”, ma grazie al successo di un famoso Anime dal titolo “Samurai Champloo”, la pronuncia è stata “inglesizzata”.
Il vostro Ep è autoprodotto, come mai questa scelta? Avete mai pensato di affidarvi a una produzione esterna?
L’idea di realizzare un Ep è nata in seguito a un periodo di grandi enfasi creativa che ci ha portato alla creazione di quattro brani molto forti e -soprattutto- in grado di rappresentare la nostra musica in maniera totalitaria. Questo Ep è stato realizzato oltre il lavoro di squadra della band anche da personaggi importanti in ambito musicale che hanno contribuito alla sua realizzazione ringraziando Luca Pretorius del KABOOM STUDIO di REGGIO EMILIA che ha mixato e masterizzato l ep. . E per le parti elettroniche, pianoforte e orchestrazioni nei brani I WANT YOU e la ballad WINTER OF MY SOUL abbiamo vantato della preziosa collaborazione del pianista/compositore Filippo Lui presso il CRYSTAL WORLD STUDIO PRODUCTION di Mantova. Avendo anche la possibilità di utilizzare strumentazione endorsment nel brano HEADSHOT grazie al negozio strumenti musicali REINZOO “slide” di RENZO LONGAGNANI-. Attualmente stiamo lavorando a un Lp e teniamo costantemente le “antenne” tese. Chiunque abbia voglia di collaborare con noi è ben accetto. Per quanto riguarda invece la scelta di affidarci a una produzione esterna, non abbiamo ancora individuato la realtà giusta, ma saremmo lieti di trovare un team valido con cui iniziare un buon lavoro di squadra.
Il primo brano dell’Ep, dal titolo “headsHot”, mi ha molto colpita sia musicalmente che per il “gioco di parole” che mi sembra di intuire nel titolo: se l’inglese non m’inganna potrebbe sia significare “Colpo alla testa” che “Teste Calde”. Cosa mi dite a riguardo? E’ una cosa “pensata”? Come è nato questo brano?
Questo gioco di parole è attribuibile al nostro batterista Andrea Lamb D’Aniello! La scelta del titolo si sposa molto bene a questo brano che parla di quel particolare processo di evoluzione interiore tramite cui si diventa capaci di percepire un significato più profondo della realtà, non soltanto basato sulla “superficie”, ma che va a scavare nelle viscere. L’uso della pistola, visibile anche nel videoclip, non vuole in alcun richiamare a forme di violenza! Potremmo essere definiti “teste calde” nel senso che qualunque artista/musicista si distingue solitamente per qualche dettaglio “naif”, ma nel nostro caso la pistola è assolutamente metaforica! Il “colpo alla testa” è semplicemente quel “clic”, quella “marcia in più”, una sorta di spinta, quel qualcosa di forte che scatta in chi -mosso dalla passione musicale- desidera comunicare con grinta e determinazione la propria identità artistica e interiore.; “headsHot” è una lotta accesa verso l’omologazione, un tentativo di scavalcare il muro dell’indifferenza e del piattume! Nel lyrics-video, oltretutto, la protagonista è la pallottola, interessante spunto di riflessione che ben si sposa al testo.
Come mai avete scelto di scrivere in inglese? Avete in cantiere anche canzoni in italiano?
Ebbene si! Abbiamo in cantiere un paio di brandi in italiano, ma la scelta di scrivere e cantare in inglese, al momento, è dovuta principalmente al nostro desiderio di espatriare. Crediamo che il nostro sound possa essere apprezzato oltreoceano e siamo molto intrigati dall’idea di sedurre i paesi esteri con questa nostra “sfida”. Se fosse per me (Samuel) scriverei in qualsiasi lingua; probabilmente ne inventerei una appositamente per noi!
Bene, Samuel, e dopo averci confidato questo tuo desiderio di creare una sorta di “Esperanto Champloo”, ti domandiamo; l’Ep di cui ci parlavi qualche riga sopra quando potrebbe essere pronto a grandi linee?
Vorremmo fosse pronto entro i primi mesi del 2016. Potenzialmente i brani ci sarebbero già, ma ultimamente stiamo inserendo nuove contaminazioni soprattutto elettroniche. La cosa ci sta coinvolgendo a piacendo molto quindi possiamo garantirvi che se ci seguirete avrete belle sorprese per il vostro sistema uditivo!
E per quanto riguarda il nostro sistema -come dire- neurale, diteci un po’ chi scrive i testi delle canzoni?
I testi li scrivo io (Samuel), ovviamente condividendo e confrontando i contenuti col resto della band. Questo primo Ep è caratterizzato da un’accurata ricerca delle parole. Siamo stati molto attenti a cercare termini che “suonassero bene”. Il tema ricorrente è l’introspezione, la ricerca interiore, la voglia di trovare un punto di vista diverso delle cose. “I want you” racchiude un’importante metafora: parliamo infatti della società come fosse la nostra ragazza. Ci riferiamo in particolare a una fidanzata opprimente e assillante che ci vuole costantemente per sé, senza lasciarci spazia d’aria.
Questo desiderio di libertà è evidente a tutti i livelli del vostro progetto. Prima di riunirvi avete avuto esperienze in altre band?
Si, tutti noi abbiamo maturato una notevole esperienza in vari ambiti musicali. Io (Samuel) ho sempre suonato fin da ragazzino e gravitato in numerose band, Lamb e Frank -seppur giovanissimi- sono attivissimi da molti anni e vantano un’esperienza e una preparazione tecnica/artistica fuori dal comune mentre il nostro chitarrista Michele Forgione (noto anche per la sua presenza in band quali Cabò, Ultiva, Animarma, Musense) milita “on stage” da anni!
So che avete un videoclip in uscita: che peso date all’immagine? Oggi come oggi è importante unire musica e “visual”?
Si, abbiamo un videoclip in fase di realizzazione. Contiamo di farlo uscire entro ottobre/novembre. Ci teniamo molto all’immagine, ma non ne siamo esasperati; più che altro puntiamo a un look immediato e naturale composto da due, tre elementi che ci caratterizzino. Il discorso “visual” invece è importantissimo per noi. Abbiamo moltissime idee creative finalizzate a offrire un’ “immagine” alla nostra musica. Ci piacerebbe moltissimo collaborare con qualche regista per musicare cortometraggi, opere visive o cinematografiche. Anche questa sarebbe una bella sfida nonché un’esperienza stimolante e interessante!
Beh, allora sperando che qualche regista stia leggendo, vi domandiamo, anche perché curiosissima di scoprire come siete “Live”, dove potremo vedervi in concerto prossimamente?
A brevissimo potrete venire a vederci al “Miscela Rock Festival”, un evento molto importante all’interno del panorama musicale e discografico “underground”. Siamo felicissimi di essere stati invitati!
Grazie “Champloo”, speriamo davvero che il vostro progetto vada avanti con successo!
Grazie a voi, la vostra attenzione è fondamentale per noi e speriamo di vedervi presto sotto il palco! Noi esistiamo per voi!
DAFNE D’ANGELO
Foto di Alfonso
https://www.facebook.com/champloosound
https://www.youtube.com/channel/UCSYZw3NTflk-9PlXaox4v7Q
Carisma, preparazione musicale e tanta, tanta voglia di divertirsi! Ascoltiamo cos’hanno da dirci Samuel, Michele, Andrea e Frank!
Sarà anche banale ma vogliamo assolutamente sapere cosa significa il nome della vostra band “Champloo” e come è nata l’idea di usare proprio questo termine!
Questa è una domanda che ci viene posta di frequente. Cercavamo un nome che ci rappresentasse senza riuscire a trovare un termine che racchiudesse con una sola parola ciò che volevamo comunicare, quindi, grazie all’idea di Frank (il nostro bassista) abbiamo adottato direttamente dal dialetto di Okinawa, il vocabolo “Champloo”. Da sempre appassionato di cultura nipponica, ho immediatamente accolto con entusiasmo l’idea di Frank, anche perché, la parola “Champloo” significa “Mix/Fusione” e sembrava sposarsi perfettamente al sound proposto dalla nostra band: un vero e proprio “concentrato” di generi musicali ed influenze. Dovete inoltre sapere che “Champloo” in realtà si pronuncerebbe “Champuru”, ma grazie al successo di un famoso Anime dal titolo “Samurai Champloo”, la pronuncia è stata “inglesizzata”.
Il vostro Ep è autoprodotto, come mai questa scelta? Avete mai pensato di affidarvi a una produzione esterna?
L’idea di realizzare un Ep è nata in seguito a un periodo di grandi enfasi creativa che ci ha portato alla creazione di quattro brani molto forti e -soprattutto- in grado di rappresentare la nostra musica in maniera totalitaria. Questo Ep è stato realizzato oltre il lavoro di squadra della band anche da personaggi importanti in ambito musicale che hanno contribuito alla sua realizzazione ringraziando Luca Pretorius del KABOOM STUDIO di REGGIO EMILIA che ha mixato e masterizzato l ep. . E per le parti elettroniche, pianoforte e orchestrazioni nei brani I WANT YOU e la ballad WINTER OF MY SOUL abbiamo vantato della preziosa collaborazione del pianista/compositore Filippo Lui presso il CRYSTAL WORLD STUDIO PRODUCTION di Mantova. Avendo anche la possibilità di utilizzare strumentazione endorsment nel brano HEADSHOT grazie al negozio strumenti musicali REINZOO “slide” di RENZO LONGAGNANI-. Attualmente stiamo lavorando a un Lp e teniamo costantemente le “antenne” tese. Chiunque abbia voglia di collaborare con noi è ben accetto. Per quanto riguarda invece la scelta di affidarci a una produzione esterna, non abbiamo ancora individuato la realtà giusta, ma saremmo lieti di trovare un team valido con cui iniziare un buon lavoro di squadra.
Il primo brano dell’Ep, dal titolo “headsHot”, mi ha molto colpita sia musicalmente che per il “gioco di parole” che mi sembra di intuire nel titolo: se l’inglese non m’inganna potrebbe sia significare “Colpo alla testa” che “Teste Calde”. Cosa mi dite a riguardo? E’ una cosa “pensata”? Come è nato questo brano?
Questo gioco di parole è attribuibile al nostro batterista Andrea Lamb D’Aniello! La scelta del titolo si sposa molto bene a questo brano che parla di quel particolare processo di evoluzione interiore tramite cui si diventa capaci di percepire un significato più profondo della realtà, non soltanto basato sulla “superficie”, ma che va a scavare nelle viscere. L’uso della pistola, visibile anche nel videoclip, non vuole in alcun richiamare a forme di violenza! Potremmo essere definiti “teste calde” nel senso che qualunque artista/musicista si distingue solitamente per qualche dettaglio “naif”, ma nel nostro caso la pistola è assolutamente metaforica! Il “colpo alla testa” è semplicemente quel “clic”, quella “marcia in più”, una sorta di spinta, quel qualcosa di forte che scatta in chi -mosso dalla passione musicale- desidera comunicare con grinta e determinazione la propria identità artistica e interiore.; “headsHot” è una lotta accesa verso l’omologazione, un tentativo di scavalcare il muro dell’indifferenza e del piattume! Nel lyrics-video, oltretutto, la protagonista è la pallottola, interessante spunto di riflessione che ben si sposa al testo.
Come mai avete scelto di scrivere in inglese? Avete in cantiere anche canzoni in italiano?
Ebbene si! Abbiamo in cantiere un paio di brandi in italiano, ma la scelta di scrivere e cantare in inglese, al momento, è dovuta principalmente al nostro desiderio di espatriare. Crediamo che il nostro sound possa essere apprezzato oltreoceano e siamo molto intrigati dall’idea di sedurre i paesi esteri con questa nostra “sfida”. Se fosse per me (Samuel) scriverei in qualsiasi lingua; probabilmente ne inventerei una appositamente per noi!
Bene, Samuel, e dopo averci confidato questo tuo desiderio di creare una sorta di “Esperanto Champloo”, ti domandiamo; l’Ep di cui ci parlavi qualche riga sopra quando potrebbe essere pronto a grandi linee?
Vorremmo fosse pronto entro i primi mesi del 2016. Potenzialmente i brani ci sarebbero già, ma ultimamente stiamo inserendo nuove contaminazioni soprattutto elettroniche. La cosa ci sta coinvolgendo a piacendo molto quindi possiamo garantirvi che se ci seguirete avrete belle sorprese per il vostro sistema uditivo!
E per quanto riguarda il nostro sistema -come dire- neurale, diteci un po’ chi scrive i testi delle canzoni?
I testi li scrivo io (Samuel), ovviamente condividendo e confrontando i contenuti col resto della band. Questo primo Ep è caratterizzato da un’accurata ricerca delle parole. Siamo stati molto attenti a cercare termini che “suonassero bene”. Il tema ricorrente è l’introspezione, la ricerca interiore, la voglia di trovare un punto di vista diverso delle cose. “I want you” racchiude un’importante metafora: parliamo infatti della società come fosse la nostra ragazza. Ci riferiamo in particolare a una fidanzata opprimente e assillante che ci vuole costantemente per sé, senza lasciarci spazia d’aria.
Questo desiderio di libertà è evidente a tutti i livelli del vostro progetto. Prima di riunirvi avete avuto esperienze in altre band?
Si, tutti noi abbiamo maturato una notevole esperienza in vari ambiti musicali. Io (Samuel) ho sempre suonato fin da ragazzino e gravitato in numerose band, Lamb e Frank -seppur giovanissimi- sono attivissimi da molti anni e vantano un’esperienza e una preparazione tecnica/artistica fuori dal comune mentre il nostro chitarrista Michele Forgione (noto anche per la sua presenza in band quali Cabò, Ultiva, Animarma, Musense) milita “on stage” da anni!
So che avete un videoclip in uscita: che peso date all’immagine? Oggi come oggi è importante unire musica e “visual”?
Si, abbiamo un videoclip in fase di realizzazione. Contiamo di farlo uscire entro ottobre/novembre. Ci teniamo molto all’immagine, ma non ne siamo esasperati; più che altro puntiamo a un look immediato e naturale composto da due, tre elementi che ci caratterizzino. Il discorso “visual” invece è importantissimo per noi. Abbiamo moltissime idee creative finalizzate a offrire un’ “immagine” alla nostra musica. Ci piacerebbe moltissimo collaborare con qualche regista per musicare cortometraggi, opere visive o cinematografiche. Anche questa sarebbe una bella sfida nonché un’esperienza stimolante e interessante!
Beh, allora sperando che qualche regista stia leggendo, vi domandiamo, anche perché curiosissima di scoprire come siete “Live”, dove potremo vedervi in concerto prossimamente?
A brevissimo potrete venire a vederci al “Miscela Rock Festival”, un evento molto importante all’interno del panorama musicale e discografico “underground”. Siamo felicissimi di essere stati invitati!
Grazie “Champloo”, speriamo davvero che il vostro progetto vada avanti con successo!
Grazie a voi, la vostra attenzione è fondamentale per noi e speriamo di vedervi presto sotto il palco! Noi esistiamo per voi!
DAFNE D’ANGELO
Foto di Alfonso
https://www.facebook.com/champloosound
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