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BRUGNANO – “DRAGHI”, IL LORO NUOVO SINGOLO – MUSICULTURA 2021

BRUGNANO – “DRAGHI”, IL LORO NUOVO SINGOLO – MUSICULTURA 2021

Tra i finalisti di Musicultura 2021, i Brugnano sono un duo artistico talentuosissimo e di grande pregio.
Il duo napoletano Brugnano è composto da due fratelli, Gianluca e Antonio Brugnano, apprezzatissimo, molto seguito dal pubblico giovane e sui social. Il duo artistico vanta numerose collaborazioni, tra le quali Rocco Hunt, Clementino, ‘Nto, Joe Amoruso, J Ax (I The Jab, alias Alessandro De Santis, 22 anni, e Mario Francese, 23, entrambi di Ivrea, hanno vinto la 32esima edizione di Musicultura 2021 allo Sferisterio con la canzone “Giovani favolosi, Ndr”).

Dal 10 giugno scorso è uscito il loro nuovo singolo, “Draghi”, un brano molto estivo, coinvolgente e frizzantissimo.
Li abbiamo raggiunti e intervistati per Tuttorock:

Parliamo di “Draghi”, il vostro nuovo singolo, uscito a giugno.  Come è nato, qual è stata l’idea creativa?
Nasce a casa di amici, chi giocava a Monopoli, chi cantava, ad un certo punto uscì fuori il Riff di chitarra, c’era un’idea di testo, ci “esiliammo” in un’altra stanza e mettemmo giù la prima stesura del brano. Draghi cerca di cantare i pensieri, le riflessioni, del quotidiano di questi tempi, “si sa che alcune notti poi ci cambiano, e i segni sulla pelle a noi ci restano, a volte vorrei dimenticarti” questo l’inciso, abbastanza chiaro e diretto, ma anche considerazioni come “apri la porta che il mondo è a digiuno di poesia, se vuoi possiamo dargliela noi contro i draghi come gli eroi. Come si può capire Draghi, non parla del nostro presidente del consiglio.

Siete tra gli otto vincitori del prestigioso premio Musicultura 2021 con il brano “Canzoni da mangiare insieme. Raccontateci il percorso, le vostre sensazioni ed emozioni e anche il brano, l’idea creativa. 

Musicultura per noi ha rappresentato un momento molto importante, in un periodo così complicato abbiamo avuto l’opportunità di cantare dal vivo in un contesto così prestigioso, emozione alle stelle ed una gioia difficile da spiegare. Canzoni da mangiare insieme è nato proprio in pandemia, mandammo il provino nudo e crudo, non ci saremmo mai aspettati di arrivare tra gli otto vincitori.

Contro i draghi e come gli eroi cercate di resistere a questa “pazza vita”? Che umanità riscontrate, dopo l’emergenza sanitaria, in questa pandemia mondiale? Siamo peggiorati, migliorati?

Sì, si cerca di resistere ed esistere in questa pazza vita, e davvero non si capisce come si evolverà. Si parla ancora di “varianti di Covid” di possibili ricadute, notiamo una grande paura nel cuore e negl’occhi delle persone, speriamo bene anche perché rifermare di nuovo tutto sarebbe veramente durissima questa volta.

Il web ha aiutato, secondo voi, nella solitudine dei vari lockdown?

Forse sì, ha tenuto di sicuro vive alcune cose, ma come tutte le cose l’esagerazione porta al negativo, ci vuole anche e di più di vita reale, tangibile.

Quanto è mancato l’approccio dal vivo, per un musicista? Un vostro pensiero sui luoghi di cultura e i concerti live che sono ripartiti. 

Sono mancati come l’aria, c’era e c’è bisogno di uno sforzo collettivo per rimettere in piedi tutto, da parte dei gestori, degli artisti e del pubblico, che deve sostenere con forza la musica ma l’arte e la cultura in generale direi.

Resilienza o resistenza, oppure entrambe, per la Musica?

Entrambe le cose, ma bisogna resistere e resistere perché come tutti i momenti storici di grande crisi poi c’è sempre stata una ripresa “fisiologica” direi.

Alessandra Paparelli