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BRANDON RAGE RICHTER – Intervista al batterista

BRANDON RAGE RICHTER – Intervista al batterista

Ciao Brandon, grazie per averci dedicato un po’ del tuo tempo per chiacchierare con noi. Parleremo un po’ del tuo passato, progetti futuri e di alcune curiosità riguardanti la tua carriera. Quali sono state le tue influenze musicali e quando hai iniziato a suonare la batteria?
La mia famiglia è composta da musicisti, quindi sono cresciuto circondato dalla musica. Entrambi i miei genitori sono musicisti di un certo livello, diciamo che ho ereditato qualcosa da entrambi i lati. Vedere i miei cugini e parenti suonare mi ha sempre ispirato e ha tirato fuori l’anima da musicista in me fin da piccolo.

Se tu potessi scegliere una band o un artista, con quali di questi suoneresti un concerto?
In realtà sono stato fortunato in quel senso perché sono riuscito a suonare in due dei miei gruppi perferiti; uno i Motionless In White e l’altro i Bleeding Through.  Motionless era uno dei miei preferiti prima di fare parte dei Bleeding Throug, che è stato il mio gruppo preferito fin dalle superiori. I Motionless si ispirano molto ai Bleeding Through e per quello ero molto attratto dalla loro musica quando avevo poco più di vent’anni prima di suonare con loro. All’epoca, il mio sogno sarebbe stato di suonare con i Dimmu Borgir [gruppo black metal norvegese] Anche loro sono stati tra i miei preferiti alle superiori.  Continuo a tartassare il chitarrista Silenoz [chitarrista dei Dimmu Borgir] per farmi suonare con loro hahah.

Come musicista professionista, come hai vissuto questo lungo periodo di pandemia e come pensi che sarà il post Covid?
Allora, non sono solo un musicista direi.  Sì, amo la musica e suonerò sempre, ma mi piace lavorare e da sempre sono stato un po’ imprenditore. Oltre alla musica ho la patente CDL [patente CE] che mi permette di guidare grandi camion con semirimorchi negli USA; ho degli immobili in cui ho investito come redito, e ho gestito anche ristoranti durante la mia carriera mentre ero in tour con le band. Stavo per fare un tour in Sud America giusto prima della pandemia. Durante la pandemia ho focalizzato tutto sui miei investimenti oltre al lavoro da camionista. Certo, suono quasi tutti i giorni comunque.  Porto la mia chitarra quando guido il camion. Avevo la sensazione che la pandemia sarebbe stato un grande reset per la musica e credo di aver avuto ragione.  I tour e i festival stanno iniziando, soprattutto qui negli USA, e sono fantastici. Sia i musicisti che gli spettatori sono pronti per il ritorno ai concerti e credo che sarà fantastico per entrambi.

Come è stata la tua esperienza nei Motionless in White?
Sono stato un musicista “locale” da quando avevo 10 anni fino circa ai 22. Ho suonato in una dozzina di gruppi in quegli anni, a 23 anni sono entrato a far parte dei Motionless ed è stato importantissimo per me.  Fu il mio primo lancio di un certo livello nel mondo della musica. Era tutto così vero, concerti fantastici, professionalità…  Amavo tutto questo! Ma anche se becchi una pietra miliare non significa che starai li per sempre.   Adoro tutt’oggi i Motionless, sebbene ci siamo divisi qualche anno fa.

Ci dispiace che tu non faccia più parte dei Falling in Reverse, ci vuoi raccontare il perché te ne sei andato?
Ha ha. Ci sono così tanti musicisti che entrano e escono dai Falling in Reverse.  Non sono certo un’eccezione.  Il mondo della musica può essere davvero strano! Si parlava dei futuri Tour dei Falling di cui avrei dovuto far parte, ma non è successo.  Credo che ci sia stato un altro batterista dopo di me e adesso Luke Holland sta facendo qualcosa con loro.  Mi è piaciuto tanto il tempo trascorso insieme e sono stato contento di comparire nel video Losing My Life. Sono davvero dei bravi ragazzi e mi sono divertito molto. RIP Derek [Jones, ex chitarrista dei Falling In Reverse morto nell’aprile 2020].

Otre ad essere un batterista di enorme talento e punto di riferimento di molti giovani batteristi Americani, quale strumento prediligi oltre le percussioni?
Allora, la batteria è sempre stato il mio strumento principale, inseguivo una carriera da batterista. La cosa che la gente non sa è che suono tanto la chitarra, forse anche più della batteria, e canto molto. Suonavo la chitarra nei Bleeding Through nell’ultimo tour della costa all’est [USA] ed è stata un’esperienza completamente diversa.  La batteria, la chitarra e il canto sono le mie competenze principali. So suonare il pianoforte e le tastiere e ho fatto un tour con un gruppo che si chiama Imperative Reaction dove suonavo la tastiera. Mi sono divertito molto!

Progetti per il futuro?
Ad oggi i miei obiettivi sono sempre di diventare un musicista migliore e di scrivere musica divertente e interessante. Ho un progetto da solista, Gifts From Despair, in cui ho messo tutto me stesso me stesso in quanto scrivo e registro tutta la musica da solo. Con la musica, la prossima grande occasione potrebbe capitare da una chiamata all’altra. Quindi, sono sempre interessato a vedere cosa porta il futuro.

Vorresti mandare un messaggio a tutti follower di TuttoRock?
Penso che sia stato Chester Bennington (Linkin Park) che ha detto “se vuoi essere musicista, devi mangiarlo, dormirlo e respirarlo”. Ed è veramente così. Se la musica sei tu e hai del talento, dovresti davvero inseguirla con tutto te stesso. Non ero riconosciuto ad un livello professionale finché non ho avuto 20 anni di lavoro suonando con delle band, imparando nuove abilità e cercando di diventare un musicista arrivato. Un grande detto che sentivo molto dalle persone che mi hanno influenzato è stato: “non ottieni ciò che vuoi, se non ottieni ciò che sei”.

Hai un ricordo particolare tra tutte le tue tournée?
Ci sono così tanti aneddoti! Ha ha, ho quasi fatto una rissa con dei buttafuori di un locale sotterraneo fetish cercando di aiutare Ronnie Radke [cantante dei Falling In Reverse]; è stato interessante a dire poco; c’erano tante donne, alcool e droga, ma nonostante il fatto che non consumavo niente, ero interessato a tutte le donne! Vorrei dire a chiunque legga questa intervista in Italia, che apprezzo il fatto che abbiate speso qualche minuto a sentire un po’ della mia vita e avventura musicale. Potete seguirmi su Instagram @brandonragerichter
Mi piace comunicare con i fan e parlare di musica e quando posso aiutarli in qualsiasi modo 

STEFANIA BATTISTEL & ROY PICCIONE

Credits: si ringrazia Dan Stone per la gentilissima assistenza.

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