BONNY JACK – Intervista alla one man band romana tra dirty blues e dark soul
In occasione dell’uscita del nuovo doppio singolo “Unkle Jack / Tell Me” (Dead Music Records), ho avuto il piacere di intervistare Bonny Jack, one man band romana dalle sonorità dirty blues e dark soul.
Chitarra, voce, grancassa e rullante per un viaggio fra blues, country e folk, da riff serrati a brani in acustico passando per ballate dark a ritmo di banjo. Due dischi all’attivo, “Bone River Blues” (2020) e “Night Lore Blues” (BloosRecords 2021) e un lungo tour in solitaria fra Italia e Europa, partecipando a diversi festival fra cui Mojo Station Blues Festival e Invasione Monobanda (Roma), Campania Blues Festival (Salerno), Time In Jazz (Berchidda), Sinner Rock (Hessen, Germania).
Ciao Bonny, benvenuto su Tuttorock, parliamo subito di questo tuo nuovo doppio singolo, che riscontri stai avendo?
Ciao, grazie mille per avermi ospitato!
Beh, devo dire che sono stati accolti molto bene, anche oltre le aspettative e questo mi rende molto felice ovviamente! Sia la critica che il pubblico hanno notato un passo in avanti quindi penso significhi che mi sto muovendo e lo sto facendo bene!
Due brani nati quando e come?
Due brani nati durante i vari tour dell’ultimo anno. Appena pubblicato lo scorso album (Night Lore Blues Dicembre 2021) ho iniziato a suonare in giro ma ho continuato a scrivere e avendo molti stimoli dati dal tour ho scritto molto! I due singoli appena pubblicati sono stati i primi due brani che hanno visto la luce, quelli successivi (che ho già registrato) saranno in un prossimo album!
Hai curato tutto tu anche la produzione e la registrazione?
Sì, sono una one man band al 100%! Mi piace molto la fase della registrazione in studio, ha un che di magico! Mi capita anche di registrare altri progetti ma principalmente il mio home studio è dedicato a me! Ho il sound che vorrei in testa e mi diverto molto a cercare di raggiungerlo o a sperimentare per trovare nuove strade e il fatto d’avere un piccolo studio in casa aiuta decisamente molto!
Hai mai pensato di allargare il tuo progetto inserendo altri musicisti?
Il mio lavoro principale resta per ora in “mono” ma ho preparato anche uno spettacolo in DUO con un batterista con cui ho suonato per anni e anni! In futuro mi piacerebbe collaborare con altri musicisti e mi piacerebbe allargare il sound ma una cosa per volta!! Per ora questa dimensione mi piace moltissimo e mi sta dando moltissime soddisfazioni!
Quando e come ti sei avvicinato al mondo della musica?
Ho sempre ascoltato molta musica fin da bambino e, arrivato all’adolescenza, mi è venuto automatico avvicinarmi alla chitarra, così ho iniziato a suonare in vari gruppi e poi a studiare seriamente. Mi ricordo che finito il liceo mia mamma mi chiese cosa volessi fare e la mia risposta fu: “il musicista!”, senza il minimo dubbio!
Domanda che faccio a tutti, quali sono i 5 dischi dai quali non ti potresti mai separare?
Beh, bella domandona… Vediamo… Le registrazioni complete di Robert Johnson per racchiudere un po’ il mondo blues e perché sono state uno dei primi amori per questo mondo musicale. Bleach dei Nirvana, una delle mie band preferite e di cui non potrei mai fare a meno. Paranoid dei Black Sabbath (come i Nirvana!!!). Chiuderei con The Velvet Underground & Nico e The Doors! Ovviamente ce ne sarebbero molti altri ma vabbè, non si offenderanno!
Tra tutti i concerti che hai fatto, ce n’è uno in particolare che ti è rimasto nel cuore?
Ogni concerto lascia e insegna sempre qualcosa, che sia bello o brutto, poi ovviamente ci sono alcune situazioni più intense o addirittura surreali e quello dipende da vari fattori, il proprio stato d’animo in primis. Concerti bellissimi ce ne sono stati tanti per fortuna, il Campania Blues Festival o il Mojo Station Festival, il Time in Jazz in Sardegna… Non saprei sceglierne uno!
Quali sono i tuoi prossimi impegni musicali in questo 2023?
Sicuramente andare in tour, sto lavorando alle date primaverili e estive e non vedo l’ora di ripartire! Poi come dicevo ho un disco pronto e sto lavorando ad un altro ma non so quando usciranno… Per il momento concerti!
Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Grazie a voi per l’attenzione e il tempo che mi avete dedicato! Vorrei ringraziare in generale tutti gli addetti ai lavori del mondo musicale, noi suoniamo e ok ma c’è tutta una serie di persone che lavorano nell’ombra ma che portano avanti il mondo musicale tanto quanto noi quindi GRAZIE!
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.