BLUES PILLS – Intervista alla cantante Elin Larsson
E’ la terza volta che ho il piacere di intervistare i Blues Pills, la prima volta nel 2016 al Quirinetta, locale nel cuore di Roma vicino a Fontana di Trevi, una bella chiacchierata con il chitarrista Dorian Sorriaux, anzi diciamo ex perché ora non fa più parte della band. La seconda volta nel 2017, sempre a Roma, precisamente a Ciampino, ma all’Orion Club (aprivano il concerto degli Alter Bridge) nel loro tour bus in un piacevole faccia a faccia con la cantante Elin Larsson, Il ‘non c’è due senza tre’ è stata una piacevole telefonica sempre con la singer svedese in occasione di “Holy Moly!”, il nuovo album appena uscito. Anche stavolta Elin Larsson si è dimostrata una ragazza solare, divertente, simpatica e molto cordiale e ciò che segue è il resoconto dell’intervista.
Ciao Elin e benvenuta su Tuttorock.com, dopo 4 anni da “Lady In Gold” è uscito “Holy Moly!”, il nuovo album. Come sono nati i brani?
Abbiamo prima lavorato a dei demo, abbiamo buttato giù alcune idee, le abbiamo registrate, le abbiamo studiate e abbiamo cercato di farle diventare dei brani da proporre al nostro produttore e da lì sono nati i brani che sono finiti nell’album.
C’è stata una lunga pausa dal precedente album, ben 4 anni, perché?
Non c’è un perché, dopo “Lady In Gold” abbiamo suonato molto dal vivo per promuoverlo nel migliore dei modi, nel mezzo è uscito “Lady In Gold-Live In Paris”, poi ci siamo presi una piccola pausa per rielaborare le idee e sono passati 4 anni senza rendercene conto, abbiamo lavorato duro per creare i brani di “Holy Moly!” e se è passato tanto tempo è servito per creare un album che possa piacere ai nostri fan.
C’è un cambio di line-up, non c’è più Dorian Sorriaux alla chitarra ma Zack Anderson che prima era un bassista e al basso c’è Kristoffer Schander, perché questi cambi? Cosa è successo a Dorian? L’avevo intervistato qualche anni fa prima di un concerto qui a Roma e mi sembrava molto motivato e contento dei consensi ricevuti come band e a lui come chitarrista dei Blues Pills!
Non so dirti realmente il motivo, Dorian sta bene e siano rimasti sempre in contatto, ma lui ora è interessato a suonare folk music, musica acustica, è un grande cambiamento a cui noi non solo non ci sentiamo pronti, ma non lo vogliamo perché siamo una rock band. Volevamo cercare un altro chitarrista, ma Zack Anderson è anche un brano chitarrista e si è proposto, abbiamo provato e ne siamo rimasti entusiasti. Come ti ripeto noi siamo una rock band, ci piace suonare rock’n’roll e la divisione è stata la giusta scelta, ma siamo rimasti ugualmente molto in confidenza e in amicizia.
Prima eravate una band multi etnica, oggi quasi completamente svedese!
Ahahahah!! No ancora no, Zack Anderson è statunitense!
Ahhh!! Quindi è rimasto solo un non svedese!!
Si, lui resiste ancora!!! Ahahahah!
Cosa mi dici dei testi? Il loro significato?
Parliamo della vita in generale, della vita di oggi e di qualsiasi altra cosa ci venga in mente!
Quali sono le differenze tra “Blues Pills”, “Lady In Gold” e “Holy Moly!”?
Sinceramente non ci sono molte differenze, sono tre album di rock, di rock’n’roll, forse “Holy Moly!” è più rock di “Lady In Gold” e forse il primo album “Blues Pills” aveva più energia ed era più diretto proprio per il motivo che era il primo album. “Holy Moly!” forse ha melodie più ricercate ma sempre molto rock.
Il significato del titolo? Perché “Holy Moly!”?
Sinceramente non ha un vero significato, è molto musicale, non ricordo nemmeno perché ci è venuto in mente ma ci è piaciuto!! Aahahaha!!
Si, in effetti è molto musicale, anche da musical, fa venire voglia di cantare!!
Si è vero, Holy Moly! Holy Moly! Holy Moly! Ahahahah!!
Come avete vissuto il coronavirus?
Logicamente non bene, anche se in Svezia non abbiamo avuto molte restrizioni. Ne abbiamo approfittato per programmare bene l’uscita dell’album.
Ti manca suonare dal vivo?
Si tantissimo, ma torneremo presto on stage e non vediamo l’ora, torneremo con la stessa energia di sempre.
In concerto hai tantissima energia che trasmetti al pubblico, dove trovi tanta passione? Ti ho visto ben tre volte dal vivo ed ogni volta riesci a trasmettere tantissima energia e positività al pubblico. Dove trovi tutta questa energia e passione?
Grazie!! Non lo so sinceramente, di solito sono una ragazza molto tranquilla che fa meditazione, che si diverte e vive una vita normale e forse quando salgo sul palco mi trasformo.
Ti ricordi del concerto nel cuore di Roma di qualche anno fa al Quirinetta vicino a Fontana di Trevi? E’ lì che avevo intervistato Dorian Sorriaux. Siete una delle pochissime band, insieme ai Pristine che aprivano quel concerto ad aver suonato in una venue così importante. Che ricordi hai?
Si, ricordo benissimo quel concerto, che dire una magnifica esperienza che non scorderò, una serata stupenda.
“Low Road” è un brano molto hard rock, mentre “Longest Lasting Friend” è soul e lento, quale è il vero volto della band? Comunque complimenti è un gran bell’album.
Grazie mille, sono contenta che ti sia piaciuto “Holy Moly!”.
Non c’è un vero volto della band, i Blues Pills suonano rock, poi la mia voce è molto soul ma la musica è molto rock, forse per questo motivo!
Ti garantisco che la tua voce non è solo soul, è anche molto rock e blues e lo dimostri in ogni brano!
Ahhhhh!! Mi fa piacere che tu lo abbia notato e grazie per me è un vero complimento.
Chiudi l’intervista come vuoi per i tuoi fan italiani e i nostri lettori.
Grazie per il vostro supporto, per il calore e per l’amore che ci date ogni volta che veniamo in Italia, siete un pubblico meraviglioso e sicuramente ci vedremo nel 2021 in concerto.
FABIO LOFFREDO
Band:
Elin Larsson: Voce
Zack Anderson: Chitarra
André Kvarnstorm: Batteria
Kristoffer Schander: Basso
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!