BELLA STAR – Intervista alla giovanissima cantautrice dalla vena rock
Giovanissima, Bella Star è una cantautrice, compositrice e musicista nata a Napoli da mamma americana e papà italiano, ha iniziato a comporre musica quando aveva 8 anni e a 15 ha fatto uscire il suo primo singolo ”Welcome To My Mind” e da poco è uscito il suo secondo singolo” Boat On My I Scream”, entrambi disponibili in tutte le piattaforme musicali. Ho avuto il piacere di intervistarla e mu piace iniziare cos quest’intervista….ecco a voi la giovanissima Bella Star.!!
Ciao e benvenuta su Tuttorock. Iniziamo parlando di te, come nasce il tuo amore per la musica ed il canto?
Ciao, grazie mille, è un vero piacere essere qui! Il mio amore per la musica è nato quando ero molto piccola. Avevo solo 4 anni quando ho iniziato a suonare il pianoforte e a 8 anni ho cominciato a comporre le mie prime melodie. Poi, intorno ai 13 anni, ho scoperto la passione per il canto e la scrittura dei testi. Da allora, non ho mai smesso di esprimere me stessa attraverso la musica.
Sei giovanissima, ma ascoltando la tua proposta musicale sei un po’ lontana dalla musica che ascoltano oggi maggiormente i giovani. Dove hai preso la cultura musicale più accurata e anche rock?
Io sono fortunatissima di avere dei genitori che mi hanno dato una vasta cultura musicale. Sono tutte e due musicisti e dalla nascita mi hanno fatto ascoltare la musica buona: classica, jazz, blues, rock, soprattutto il rock classico degli anni 60, 70 ma anche la New Wave degli anni 80.
Come nasce un tuo brano? Da un testo, da un riff, da una linea musicale?
In genere, un mio brano nasce da una composizione pianistica in stile classico. Solitamente trasformo la melodia della mano destra del piano nella linea vocale del brano, e successivamente aggiungo i testi. È esattamente così che sono nati i miei primi due singoli “Welcome to My Mind” e “Boat On My I Scream”. In altri casi, la melodia si forma direttamente con la voce, mentre sto suonando gli accordi sul pianoforte o sulla chitarra.
“Welcome To My Mind” è il primo singolo e “Boat On My Scream” è il secondo singolo. Di cosa trattano e descrivili musicalmente.
Il mio primo singolo, “Welcome To My Mind”, parla delle mie esperienze personali con il disturbo ossessivo-compulsivo. Ho scritto sia la musica che il testo quando avevo solo 13 anni, con la speranza di incoraggiare gli altri a parlare apertamente delle loro difficoltà senza timore. È un brano alternativo con una sfumatura dark, prodotto da Michele Violante. Il mio secondo singolo, “Boat On My I Scream”, è stato pubblicato di recente, il 26 maggio. Il brano descrive l’esperienza di sentirsi soli e persi, nonostante ci siano persone intorno a noi. Parla della sensazione di affondare in un abisso freddo, incapaci di connettersi con gli altri, ma anche della “barca di salvataggio” che può aiutarci ad emergere da quelle situazioni difficili. L’ho scritto, suonato e prodotto interamente da sola. A livello musicale, penso che si possano rilevare le mie influenze dei Beatles e Bowie, con un tocco di Queen nelle armonie vocali.
Due singoli, ne arriveranno altri e li racchiuderai in un album completo e se lo farai uscire anche in supporto fisico oltre che in digitale?
Sì, sicuramente seguiranno molti altri singoli. Al momento, non sono sicura di raccoglierli in un album, ma credo che l’importante sia continuare a produrre nuova musica. Mi piacerebbe un giorno pubblicare la mia musica anche in formato fisico, vedremo.
Sei un’artista indipendente, curi tutto tu, gestisci tutto di te, anche la tua immagine e ti autoproduci. Perché e se anche in futuro sarà così?
Sì, mi occupo di tutto personalmente perché uno dei motivi per cui faccio musica è esprimermi. Non credo che ci si possa esprimere pienamente se si è il prodotto di qualcun altro. Uso Logic Pro per registrare i miei brani. Mio padre, che è un ingegnere e programmatore e ha sviluppato un’app DAW (Digital Audio Workstation), mi ha insegnato tutto sulla produzione. Grazie a lui posso produrre le mie canzoni da sola, sebbene mi aiuti quando sono in difficoltà. Per quanto riguarda l’immagine, mia madre ha lavorato nel mondo della moda come modella e poi è diventata fotografo e videomaker; quindi, mi aiuta a realizzare le mie idee per i video musicali e le foto promozionali. Mi piacerebbe continuare a fare tutto da sola, ma mi rendo conto che è difficile gestire l’aspetto promozionale e raggiungere un vasto pubblico senza il sostegno di una casa discografica.
Immagine e contenuto, per un’artista e musicista come te, quanto è importante sia l’immagine che il contenuto e quale è più importante?
La musica è sicuramente la cosa più importante per me, ma l’immagine è altrettanto fondamentale. Non parlo necessariamente di bellezza fisica, ma dell’immagine artistica. Se pensiamo ai più grandi artisti della storia, tutti avevano un’immagine distintiva. Prendiamo ad esempio David Bowie, la prima cosa che ti viene in mente è il lampo sul viso. Elvis Presley, i suoi cappelli stile Rockabilly. Michael Jackson, i suoi pantaloni corti con i calzini bianchi. I Kiss con il loro trucco caratteristico. L’immagine aiuta a distinguersi e a catturare l’attenzione del pubblico, così che siano più propensi ad ascoltare la tua musica.
Perché Bella Star?
Il mio amore per David Bowie è iniziato quando avevo 8 anni. Ero così ossessionata da lui che ho fatto cucire a mia madre una bambola di pezza che gli assomigliasse. A 10 anni ho deciso che avrei voluto diventare una cantautrice e che il mio nome d’arte sarebbe stato Bella Star, ispirandomi al frequente riferimento di Bowie allo spazio e alle stelle.
Tutto quello che succede oggi nel mondo, paradossalmente ti aiuta nella scrittura di un brano?
Direi che ciò che accade nella mia vita personale mi aiuta più nella scrittura dei miei brani rispetto a quello che succede nel mondo in generale. Le mie canzoni, almeno fino ad ora, sono molto personali.
Le tue influenze musicali?
Le mie influenze musicali iniziano con la musica classica, in particolare Mozart e Beethoven. Poi sono molto influenzata dai Beatles, Bowie, Lou Reed, i Velvet Underground, The Cure e artisti italiani come Battisti, Battiato e Morgan.
Che progetti hai nel tuo futuro?
Il mio prossimo singolo uscirà il 30 giugno. È un progetto collegato ad una storia molto importante per me, un segreto che ho custodito per più di un anno e che non posso ancora rivelare. Presto ne parlerò sul mio profilo Instagram @bella.star.official.
Il tuo sogno del cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è di riuscire a toccare il cuore del maggior numero possibile di persone attraverso la mia musica e di sapere che apprezzano ciò che scrivo.
Hai altre passioni oltre la musica?
No, la musica occupa tutto il mio tempo e non mi ha lasciato spazio per altre passioni.
Esperienze live? Stai anche programmando nuove date dal vivo?
Non ho mai fatto un’esibizione live, oltre a suonare il pianoforte durante i miei saggi di musica, ma mi piacerebbe molto farlo in futuro.
Cosa è la musica per te?
Per me, la musica è emozione pura, ha il potere di portarmi in un altro mondo, lontana da tutto e tutti. Scrivere musica è il mio modo di comunicare con il mondo. È qualcosa che mi viene naturale, quasi quanto respirare, da quando avevo 8 anni.
Cosa vuoi trasmettere a chi ascolta i tuoi brani?
Credo che la musica abbia il potere di trasportarti in un altro mondo. Mi sono sempre sentita un po’ come un alieno e spero che la mia musica possa far sentire a casa tutti gli altri “alieni” come me.
Due singoli in inglese, in futuro canterai anche in italiano?
L’inglese è stata la mia prima lingua, ho sempre parlato inglese con mia madre (che è americana), poi ho imparato l’italiano quando ho iniziato la scuola all’età di 6 anni. Mi viene naturale scrivere i testi in inglese, ma magari un giorno potrei scrivere qualcosa anche in italiano, non si sa mai.
Chiudi l’intervista come vuoi, un messaggio per entrare nel tuo mondo musicale e nella tua mente, come dici nel tuo singolo “Welcome To My Mind”.
Prima di tutto, vorrei ringraziarti per l’intervista e per le domande interessanti. Vorrei poi ringraziare tutti coloro che hanno letto fino qui: la mia mente è un luogo molto particolare e io mi esprimo attraverso la mia musica. Spero che questa intervista possa incuriosirvi e spingervi ad ascoltare la mia musica, perché ho moltissime cose da dire.
FABIO LOFFREDO
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!