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AYREON – Intervista al fondatore del progetto Arjen Anthony Lucassen

AYREON – Intervista al fondatore del progetto Arjen Anthony Lucassen

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Decimo sigillo per il progetto del musicista olandese Arjen Anthony Lucassen e gli Ayreon con il nuovo “Transitus” creano un’altra storia affascinante, musicata a dovere da Lucassen. Anche stavolta ci sono grandi ospiti ad impersonificare i vari personaggi e anche ottimi musicisti che contribuiscono alla riuscita dell’opera. Di seguito la chiacchierata con Arjen Anthony Lucassen.

Ciao Arjen, benvenuto su Tuttorock. Come stai
Tutto bene!! Grazie Fabio!!

Parliamo del tuo nuovo album “Transitus”, è un altro concept album, puoi raccontarci la storia
Sicuramente e con molto piacere! In breve: questa storia di fantasmi gotica è ambientata nel XIX secolo. Si tratta di una relazione proibita tra il figlio di un uomo ricco di nome Daniel e una serva nera di nome Abby. Daniel muore in un terribile incidente e tutti accusano la sua attuale moglie Abby di averlo ucciso per i suoi soldi. Daniel arriva in Transitus (che è il regno tra la vita e la morte) e l’Angelo della Morte gli permette di tornare ai vivi come un fantasma per sette giorni e sette notti per provare a dimostrare l’innocenza di Abby.

C’è anche un fumetto nell’album, è stata un’idea precisa per far capire meglio la storia?
Beh, sono stato un grande nerd di fumetti quando ero bambino e posso dire di esserlo ancora oggi, quindi è stato un mio sogno diventato realtà, sono riuscito a realizzare un mio fumetto! Comunque hai ragione! Aiuta molto a capire meglio la storia.

Da qualche parte ho letto che un tuo sogno è quello di realizzare un film o un musical, è vero?
Si, hai letto bene! Avevo 10 anni quando ho visto “Jesus Christ Superstar” e “Tommy” e me ne sono letteralmente innamorato. Calcola che “Transitus” per me è fondamentalmente la colonna sonora di un ipotetico film.

Stavolta parli poco di fantascienza, perché?
Perché per realizzare un film di fantascienza mi costerebbe almeno 50 milioni di euro, ho quindi cercato di realizzare una storia che posso realizzare a basso costo.

Come narratore c’è Tom Baker, il Doctor Who, perché questa scelta?
Sono un grande fan di Doctor Who, ci sono cresciuto, specialmente negli 8 anni interpretati da Tom Baker. Amo il suono caldo della sua voce, la sua pronuncia tipicamente britannica e il suo sottile umorismo.

Anche stavolta hai coinvolto straordinari cantanti, c’è anche Dee Snider dei Twisted Sister, come li hai scelti? Presentali!
Avevo bisogno di un cantante molto carismatico per la parte molto prepotente del padre e Dee Snider ha interpretato alla perfezione quel ruolo! Incredibile quanta potenza ha ancora la sua voce, è stato un onore lavorare con lui. Poi ci sono le voci femminili, diverse tra loro e meravigliose, Simone Simons, Amanda Somerville, Cammie Gilbert e Marcela Bovio più tanti altri.

Oltre ad essere dei concept album i tuoi lavori possono essere considerate delle vere rock opera. Secondo te quale è l’album degli Ayreon che può avvicinarsi di più a capolavori come “Tommy”, “The Wall” o “Jesus Christ Superstar”?
Non saprei dirti sinceramente, quelli che hai citato sono veri e propri capolavori, immortali e inimitabili, posso dirti che quello che preferisco forse è “Jesus Christ Supesar”.

Organizzerai anche in questa occasione un tour mastodontico come l’anniversario di Electric Castle?
Come ben sai al momento è impossibile suonare dal vivo. Soprattutto per gli Ayreon perché ci sono circa 100 persona coinvolte nella produzione e abbiamo bisogno almeno di 1 anno per organizzare il tutto. Ma quando la pandemia sarà finita, speriamo presto, abbiamo intenzione di suonare più spettacoli.

In quel live hai proposto anche un brano per ogni tuo progetto. Quali sono ancora in vita?
Difficile da dire. Non pianifico mai in anticipo, Quindi quando inizio un progetto non so nemmeno cosa e come sarà. Mi piacerebbe fare un altro album con gli Star One. Sono passati ben 10 anni dall’ultimo.

Come stai vivendo questa emergenza covid?
Sono stato un recluso totale per la maggior parte della mia vita, quindi sono stato giù rinchiuso in casa per 30 anni! Ogni progetto mi porta via molto tempo e preferisco rinchiudermi per realizzarlo al meglio. Non è cambiato molto per me, ho avuto anche molte esperienze con la quarantena.

Cosa pensi del progressive rock di oggi?
Il rock progressivo è sempre vivo, è un genere musicale sena tempo. Ci sono molte nuove band fantastiche il che è positivo perché le band storiche stanno lentamente scomparendo.

Come crei le storie dei tuoi album? Da dove prendi ispirazione?
Per prima cosa traggo ispirazione dalla musica. Lasci sempre che sia la musica che mi ispiri ad inventare storie. In secondo luogo amo guardare serie TV e film e le centinaia di fumetti che leggevo da bambino.

Ci costruisci poi la musica intorno?
Si, cercando sempre di fare del mio meglio.

Ok, grazie Arjen, chiudi l’intervista come vuoi, per i tuoi fan italiani e i nostri lettori.
Con molto piacere! Vorrei ringraziare i miei fedeli fan italiani per il loro immortale supporto. Dopo 25 anni di Ayreon siete ancora tutti qui! Sono molto onorato, grazie per essere così aperti di mente. Ciao!

Grazie a te Arjen che ci fai aprire la mente con la tua musica!

FABIO LOFFREDO