ARA MALIKIAN – Intervista al grande violinista
In occasione dei suoi cinque concerti che si terranno in Italia il prossimo dicembre (1 al Teatro Colosseo di Torino, 2 al Teatro Nazionale di Milano, 3 al Teatro Europauditorium di Bologna, 4 al Gran Teatro Geox di Padova e 5 all’Auditorium Parco della Musica di Roma), ho avuto l’enorme piacere di intervistare telefonicamente il grande violinista libanese di origine armena Ara Malikian.
Ciao Ara, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, congratulazioni per il bellissimo album “Royal Garage” pubblicato lo scorso maggio. Prima di tutto ti chiedo come va l’album e perché hai scelto questo titolo?
Ciao Marco, grazie mille. L’album sta andando molto bene, siamo molto felici della risposta del pubblico. Ho scelto questo nome per rendere omaggio al luogo in cui ho iniziato a capire che volevo diventare un musicista. Durante la guerra in Libano, quando eravamo costretti a nasconderci nel garage sotterraneo dell’edificio in cui vivevamo in attesa della fine dei bombardamenti, eravamo tutti molto tristi e molti stressati. Un giorno iniziai a suonare il violino e la tristezza si fermò, tutto cambiò, l’atmosfera cambiò, i vicini iniziarono a cantare, ballare, suonare strumenti, il potere della musica ha cambiato le persone e le ha rese più felici. Così l’ho chiamato “Royal Garage”, era un posto molto buio ma per me era il posto migliore al mondo.
Hai collaborato con molti artisti in questo album, il nostro Franco Battiato, Serj Tankian (frontman del System of a Down), Enrique Bunbury (ex frontman di Héroes del Silencio), il rapper Kase.O, il cantautore cubano Pablo Milanés e il cantautore argentino Andrés Calamaro, tutti appartenenti ai più diversi generi musicali. Il tuo violino sembra unire tutta la musica, nel tempo libero ascolti di tutto?
Ascolto cose diverse. Nella mia carriera ho avuto l’opportunità di lavorare con diversi tipi di musicisti, il che mi ha aiutato a indagare e conoscere molti tipi di musica. Mi sono identificato con le persone che hanno collaborato con me in questo album. La collaborazione è stata molto semplice perché intendevo suonare nello stile di quegli artisti ma in un modo nuovo, quindi abbiamo creato alcuni nuovi stili.
Nel 2016 hai pubblicato l’album “The incredible story of violin”, è stato davvero un violino a salvare tuo nonno durante il genocidio armeno?
Sì, è stato un tributo al violino di mio nonno, motivo per cui mio padre ed io suoniamo il violino. Tutto è iniziato da lì. Un vicino di mio nonno suonava un violino e qualcuno gli diede quello strumento, non era in grado di suonarlo ma ha fatto finta di essere in una band che doveva andare in tournée e grazie a questo è fuggito dal genocidio armeno. Quindi emigrò in Libano dove costruì la sua famiglia e mio padre iniziò a suonare quel violino.
E il violino ha salvato anche te…
Assolutamente, grazie al violino e alla musica sono uscito dal Libano e sono potuto andare in Europa, ho potuto studiare e ora posso avere una vita decente grazie alla musica.
Puoi parlarmi un poco della prima volta che hai preso in mano questo strumento?
Non ricordo davvero. Mio padre era un fanatico del violino ancor prima che io nascessi. Penso di essere stato molto piccolo, ho iniziato a suonare seriamente lo strumento quando avevo circa 5-6 anni. Mio padre era una persona molto rigorosa e rigida, quando volevo uscire con i miei amici lui voleva che suonassi il violino per ore e ore. Ora devo ringraziarlo per questo.
Immagino che uno dei tuoi artisti preferiti del passato sia Paganini, quali altri artisti ti piacciono sia del passato che di oggi?
Il violinista Paganini per me è la più grande immagine, la più grande personalità, il più grande eroe da guardare. Credo che ogni violinista del mondo inizi da Paganini. Adoro altri musicisti del passato, musicisti classici, musicisti jazz come Miles Davis e musicisti rock come Jimi Hendrix e molti altri.
A proposito di Jimi Hendrix ti chiedo una cosa… Molte persone ti chiamano il Paganini contemporaneo, ma io ti chiamo il Jimi Hendrix del violino perché quando sei su un palco tu e il tuo strumento sembrate diventare un’unica entità, un pò come succedeva con Jimi Hendrix e la sua chitarra, sei d’accordo con me?
Non lo so, ma sono molto grato che mi paragoni a Jimi Hendrix, è uno dei più grandi artisti del secolo scorso. È un grande onore e sono molto felice che tu lo pensi, ma non credo di essere al livello di Jimi.
So che sei amico di Thom Yorke, leader dei Radiohead, di cui hai realizzato due fantastiche cover delle loro canzoni ” No surprises” e “Paranoid Android”, come è nata questa amicizia?
Beh, lo conosco ma non lo considero un amico, vorrei che lo fosse! I Radiohead sono una delle migliori band di musica contemporanea. Ho avuto la possibilità di conoscerli molti anni fa negli anni ’90, li apprezzo molto come musicisti. Si rinnovano sempre e innovano la loro musica e la loro tecnologia.
Cosa fai quando non suoni il violino?
Quando non suono il violino, passo quel poco tempo con la mia famiglia e con mio figlio e quando sono in una città mi piace perdere me stesso scoprendo quella città e le persone che vivono lì. Passeggiare per le strade di una nuova città è una delle cose che amo fare.
Sei anche molto attivo riguardo ai problemi delle persone meno fortunate. Gli uomini non capiscono nulla dagli errori del passato, abbiamo ancora guerre e fame nel mondo, l’avidità e l’egoismo stanno distruggendo il pianeta, cosa possiamo fare per fermare tutto questo?
Hai assolutamente ragione. Facciamo gli stessi errori, le stesse guerre, le ragioni delle guerre sono sempre le stesse. Non conosco davvero la soluzione, dobbiamo avere più arte, più musica, più cultura nella società e così potremo avere persone più sensibili e consapevoli, questa è la cosa più importante. Possiamo diventare una società più umana con più rispetto per le altre culture, gli altri punti di vista e gli altri modi di pensare. Dobbiamo cercare di migliorare il nostro mondo anche se è molto difficile.
Grazie mille Ara, ci vediamo a Bologna. Vuoi dire qualcosa ai lettori di questa intervista e a quelli che vedranno i tuoi concerti in Italia a dicembre?
Grazie mille Marco, ci vediamo a Bologna! Voglio invitare ai miei concerti tutti i miei amici italiani, sono molto felice e molto grato di tornare nel vostro Paese. Adoro la musica italiana e adoro trascorrere del tempo con gli adorabili italiani.
MARCO PRITONI
‘Royal Garage’ è stato pubblicato in tutto il mondo in formato fisico e digitale il 17 maggio 2019. Nel doppio album, per la prima volta, Ara Malikian in veste di cantante, oltre che al violino. Nel disco si trovano numerose collaborazioni: tra tutte quelle con Franco Battiato nel brano ‘Voglio Vederti Danzare’, e con Serj Tankian (frontman dei System of a Down) in ‘The Rough Dog’ oltre a Bunbury, Kase.O, Pablo Milanés ed Andrés Calamaro.
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** ENGLISH VERSION **
On the occasion of his five concerts to be held in Italy next December (1st at the Teatro Colosseo in Turin, 2nd at the Teatro Nazionale in Milan, 3rd at the Teatro Europauditorium in Bologna, 4th at the Gran Teatro Geox in Padua and 5th at the Auditorium Parco della Musica in Rome), I had the enormous pleasure of interviewing by telephone the great Lebanese violinist of Armenian origin, Ara Malikian.
Hi Ara, welcome on the pages of Tuttorock, congratulations for the beautiful album Royal Garage released last May. First of all I ask you how the album is going and why did you choose this title?
Hi Marco, thank you very much. The album is going very well, we are very happy for the responding of the audience. I choose this name to make a tribute to the place where I started to realize I wanted to be a musician. During the war in Lebanon when we hiding for the bombings in the building where we lived we went in the underground garage when we was waiting for the stop of the bombing, we were all very sad and many stressed. One day I started to play the violin and the sadness stopped, everything changed, atmosphere changed, the neighbors starting singing, dancing, playing instruments, the power of music changed the people and made them happier. So I called it as Royal Garage, it was a very dark place but for me it was the best place in the world.
You have collaborated with many artists in this album, our Franco Battiato, Serj Tankian (frontman of the System of a Down), Enrique Bunbury (ex frontman of Héroes del Silencio), rapper Kase.O, Cuban singer-songwriter Pablo Milanés and Argentinian songwriter Andrés Calamaro, all from the most diverse musical genres. Your violin seems to combine all the music, in your free time do you listen to everything?
I listen different things. In my career I had the opportunities to work with different kind of musicians, that helped me to investigate and learn about many kind music. I identified myself with people that collaborated with me in this album. The collaboration was very easy because I intended to play in the style of that artists but in a new way, so we have created some new styles.
In 2016 you released the album “The incredible story of violin”, was it really a violin to save your grandfather during the Armenian genocide?
Yes, that was a tribute to the violin of my grandfather which was the reason my father play violin and me too. All started from there. A neighbor of my grandfather played a violin and somebody gave to him that instrument, he didn’t able to play it but he pretended to be in a band that had to go on tour and thank to this he escaped from the Armenian genocide. Then he emigrated to Lebanon and built his family there where my father started to play that violin.
And the violin saved you too…
Absolutely, thanks to the violin and to the music I went out from Lebanon and I could go to Europe, I could study and now I can have a decent life because of music.
Can you tell me a little bit about the first time you picked up this instrument?
I don’t really remember. My father was a fanatic of violin even before I was born. I think I was very small, I started to play seriously the instrument when I was about 5-6. My father was a very strictly and rigid person, when I wanted to go out with my friends he wanted I played the violin for hours and hours. Now I have to thank him for this.
I guess one of your favorite artists of the past is Paganini, what other artists do you like both from the past and today?
The violinist Paganini for me is the greatest image, greatest personality, greatest hero to look. I thing every each violinist in the world starts from Paganini. I love other musicians from the past, classical musicians, jazz musicians like Miles Davis and rock musicians like Jimi Hendrix and many others.
About Jimi Hendrix I ask you a thing… Many people call you the contemporary Paganini but I call you the Jimi Hendrix of the violin because when you’re on a stage you and your instrument seem to become a single entity, a bit like it happened with Jimi Hendrix and his guitar, do you agree with me?
I don’t know but I’m very grateful that you compare me to Jimi Hendrix, he is one of the greatest artist of the last century. It’s a big honor and I’m very happy you think this but I don’t think I’m at the level of Jimi.
I know you’re friend of Thom Yorke, leader of Radiohead whose you made two amazing covers of their songs “No surprises” and “Paranoid Android”, how did that friendship come about?
Well, I know him but I don’t consider him a friend, I wish it were! Radiohead is one of the best band of contemporary music. I had a chance to know them many years ago in ‘90s, I appreciate them very much like musicians. They always renew themselves and innovated their music and their technology.
What do you do when you don’t play the violin?
When I don’t play the violin I spend that few time with my family, my son and when I’m in a city I love to loose myself discovering that city and people that live there. Walking around the streets of a new city is one of the thing I love to do.
You are also very active with regards to the problems of less fortunate peoples. Men understand nothing of past mistakes, we still have wars and hunger in the world, greed and selfishness are destroying the planet, what can we do for stop all this?
You’re absolutely right. We make the same mistakes, the same wars, the reasons of wars are always the same. I really don’t know the solution, we must having more art, more music, more culture in the society and we’ll can have more sensitive and conscious people, this is the must important thing. We can become a society more human with more respect with other cultures, other point of views and other way to thinking. We have to try to make our world better even do it’s very difficult.
Thank you very much Ara, see you in Bologna. Do you want to say something to the readers of this interview and to those will see your concerts in Italy in December?
Thank you very much Marco, see you in Bologna! I want to invite to my concerts all my Italian friends, I’m very happy and very grateful to come back there. I love Italian music and I love to spend time with the lovely Italian people.
MARCO PRITONI
ARA MALIKIAN – “Royal Garage Tour”
domenica 1 dicembre 2019
TORINO – TEATRO COLOSSEO
Via Madama Cristina, 71
apertura porte ore 20.00 – inizio concerto ore 21.00
prezzi dei biglietti:
poltronissima: 48,00 € + d.p.
poltrona: 43,00 € + d.p.
galleria A: 35,00 € + d.p.
galleria B: 30,00 € + d.p.
prevendite attive su Ticketone (online ed offline)
info: www.teatrocolosseo.it – www.dimensioneeventi.it
lunedì 2 dicembre 2019
MILANO – BARCLAYS TEATRO NAZIONALE
Via Giordano Rota, 1
apertura porte ore 20.00 – inizio concerto ore 21.00
prezzi dei biglietti:
poltronissima VIP: 50,00 € + d.p.
poltronissima: 43,00 € + d.p.
poltrona: 39,00 € + d.p.
galleria: 33,00 € + d.p.
prevendite attive su Ticketone (online ed offline)
info: www.teatronazionale.it – www.internationalmusic.it
martedì 3 dicembre 2019
BOLOGNA – EUROPAUDITORIUM
Piazza della Costituzione, 4
apertura porte ore 20.00 – inizio concerto ore 21.00
prezzi dei biglietti:
prima platea: 45,00 € + d.p.
seconda platea: 35,00 € + d.p.
balconata: 30,00 € + d.p.
prevendite attive su Ticketone e Vivaticket (online ed offline)
info: www.teatroeuropa.it – www.internationalmusic.it
mercoledì 4 dicembre 2019
PADOVA – GRAN TEATRO GEOX
Via Tassinari, 4
apertura porte ore 20.00 – inizio concerto ore 21.00
prezzi dei biglietti:
prima platea: 50,00 € + d.p.
seconda platea: 40,00 € + d.p.
poltrona 1° livello: 35,00 € + d.p.
poltrona 2° livello: 25,00 € + d.p.
ridotto bambini: 20.00 € + d.p.
prevendite attive su Ticketone e Ticketmaster (online ed offline)
info: www.granteatrogeox.com – www.internationalmusic.it
giovedì 5 dicembre 2019
ROMA – AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
Sala Sinopoli
Viale Pietro de Coubertin,3 0
apertura porte ore 20.00 – inizio concerto ore 21.00
prezzi dei biglietti:
platea: 55,00 € + d.p.
galleria: 45,25 € + d.p.
galleria laterale: 35,00 € + d.p.
prevendite attive su Ticketone (online ed offline)
info: www.auditorium.com – www.ventidieci.it
informazioni su come acquistare i biglietti:
Ticketone – 892 101 – www.ticketone.it
Ticketmaster – 0844 040 040 – www.ticketmaster.it
Vivaticket – 892 234 – www.ticket.it
www.internationalmusic.it – 059.644688
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.