ANDREA BACCHETTI – Intervista al grande pianista
Senti, ma … tu che ci azzecchi con la Ruggiero? Com’è nato questo progetto?
Beh, lei è nata a San Pier d’Arena, che è a Genova, qualche anno prima di me, .. e .. lei segue la musica classica… ah sì, e una volta è venuta a vedermi in concerto. In realtà era per vedere un amico suo, direttore d’orchestra.. e anche mio… e .. c’ero io, a suonare lì! Come solista. E quindi la prima volta mi ha visto lì , a Genova. E poi, niente, insomma.. ci sono stati un po’ di scambi , di opinioni e di tutto quanto.. e alla fine abbiamo fatto questo “pacchetto” . Che comunque funziona, perché lei è una dea totale, e io non lo sono per nulla..
Beh, tu lo sei “nel tuo”, e l’abbiamo sentito tutti
SI, ok.. ma.. questi arrangiamenti mi calzano..
Ma come si sposano questi due mondi? Siete veramente una “strana coppia”, come ha detto lei..
Ma sai, queste canzoni poi sono talmente tanto famose, che poi alla fine possono essere anche “classic” .. e poi sono talmente belle..
Sì, ok .. però .. cavoli! Ci sono degli arrangiamenti .. belli tosti… belli Rock’n Roll !
Sì.. infatti… perché in questo spettacolo ci sono tre tipi di canzoni. Quelle poetiche , tipo “Echi d’Infinito” o “Amore lontanissimo”, poi ci sono quelle più ritmiche, tipo “Vacanze Romane”
Ah sì.. quella l’avete fatta tipo versione “tango”.. una cosa del genere
Sì.. più che tango, era più un ritmo più spagnolo… però sì, hai identificato il tipo di ritmo… (lo accenna con la voce)
Spagnoleggiante .. insomma…
Esatto… E poi ci sono quelle più “Metal” , come “Aristocratica” , “Impressioni di Settembre”, “Per un’ora d’amore”… o quell’altra… (canticchia un pezzettino) Ecco.. in queste qui il piano deve proprio riprendere quei colori lì.. Però in quelle io faccio un po’ fatica. Perché sono un po’ più lontane da me. Ma soprattutto perché il mio modo di suonare non è proprio quello di un “pestone” . E lì bisogna un po’ pestarci
Beh, insomma… di tutta questa fatica non se n’è accorto nessuno… Senti, ti faccio una domanda che faccio a tutti e che ho fatto anche alla Signora Ruggiero: tu come nasci? Quando hai detto : “Io voglio suonare il pianoforte”? E cosa ascoltavi?
Ah beh.. è così e basta ! Non si sceglie. Come ascolto, musica classica, e anche jazz. A livello di cantanti italiani mi piaceva Gino Paoli , e avevo dei dischi… e per restare nella mia zona, De Andrè. Poi mi piace molto Lucio Battisti, perché ho fatto una serata due o tre anni fa con un’orchestra , a Pesaro, come tributo a lui. E c’erano arrangiamenti analoghi a questi ma col piano solista e l’ orchestra.
Diki: Ti piace fare il solista?
Sì ma io sono un solista .. in primis.. e poi sono anche camerista. Le due cose..
E.. va beh .. dicevo.. ascolto musica classica
Sì ma com’è nato questo amore per questa musica?
Eh perché da bambino , in prima elementare, avevano scoperto che ho l’orecchio assoluto .. e l’hanno scoperto durante una recita di Natale.. Orecchio assoluto nel senso che tu vai lì, mi suoni cinque note , e io ti dico quali sono..
Sì, so cosa significa. E comunque tu hai il vero orecchio assoluto… (ridiamo) no perché adesso va un po’ di moda tra i musicisti dire che hanno l’orecchio assoluto ! Sembra che ora ce l’abbiano tutti !
Ah beh, sì. Eh beh, ma basta provare !! (ridiamo) . Però poi a lungo termine l’orecchio un po’ si rovina.. tipo suonando sui pianoforti scordati, ecc. O quando si fanno le prove con l’orchestra, se l’orchestra è stonata .. perché l’assolutezza poi diventa relativa. Che se tu, dall’orchestra, il Do diesis lo senti scordato una, due, tre, diciotto volte… alla diciannovesima ti sembra buono !
E comunque dopo aver notato questo orecchiò assoluto, mi hanno detto che bisognava un po’ studiare .. e come strumento hanno scelto il pianoforte, che forse è quello più completo.. perché poi io non ho parenti musicisti.. niente !!
Diki: cioè tu non hai parenti musicisti?
Eh no, niente ! Ma nemmeno la Ruggiero, non ha parenti musicisti
Sì, infatti me lo diceva prima… Diciamo che l’ avete entrambi nel vostro DNA. Incredibile.. Un’ ultima domanda: senti, io ti ho visto on stage. Tu sei due cose: sei una cosa mentre suoni, e una cosa appena smetti….
Beh quando smetto sono arrabbiato, anche … certe volte no…
No, scusa.. forse non mi sono spiegata. E’ come se in te ci fossero due persone ben distinte … Tu quando appoggi quelle mani su quella cavolo di tastiera , ti trasformi… non appena le stacchi da lì, sei un’altra persona.. Come mai? Cos’è ?
Eh non so…. Probabilmente non me ne accorgo nemmeno… non so rispondere..
Beh, questa è una cosa fantastica !! E’ incredibile.. Si dice che anche il mio illustre “omonimo”, fosse così
Ah, Mercury! Ma l’hai conosciuto..?
Eh purtroppo no… ma anche lui aveva questa caratteristica …
Eh vedi… beh ma lui è stato un gigante… (sbadiglia)
Va bene, dai.. ti lasciamo che ti vediamo un po’ stanco
Eh no .. tranquilla.. è che ieri sera a Cuneo ho fatto un “marchettone” e sono andato a letto alle tre e mezza
Ah, un marchettone tipo “il trenino”, “A E I O U ipsilon”.. quelle robe lì (io e Daniele ridiamo )
No ma che trenino?? (ride anche lui) Un marchettone, un’esibizione..
No perché sai, nel gergo di noi musicisti rock, quando ci chiamano a suonare tipo ai matrimoni, eccetera, li definiamo marchettoni …. La ola, quelle cose lì (ridiamo tutti ancora una volta..) .. il Nastro Rosa di Battisti.. capito?.. Zarzuela… eccetera.. (gli accenno un pezzettino)
Diki: Eh non ce lo vedo lui a fare il trenino.. (ridiamo ancora)
Va bene, dai. Torniamo seri.. Andrea.. Grazie mille per tutto. Complimenti ancora. Stasera ci avete davvero emozionato
Ma grazie mille a voi !! Grazie…
FRANCESCA MERCURY
foto DANIELE “DIKI” DI CHIARA
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Attiva da molti anni nel panorama musicale emiliano, Francesca Mercury si occupa di management e produzione in veste di talent-scout e promoter. È organizzatrice di eventi e ricopre il ruolo di stage manager in festival di importanza nazionale. È direttore artistico di progetti e format musicali e teatrali, molti dei quali sono proposti dall’Associazione Musicale “Avanzi Di Balera”, della quale è presidente. Fa parte del team redazionale di "Tuttorock", per il quale cura la rubrica "Almanacco Mercury", presente anche sulle maggiori piattaforme social e in programmi televisivi e radiofonici. Si occupa di formazione nelle scuole di musica emiliane e porta avanti iniziative dedicate alla storia della musica. Ama i suoi figli, le scarpe, la mortadella e Freddie Mercury.