ACUFENE – Intervista alla band
Quando nascono gli Acufene?
Gli acufene nascono nel 2005 in uno scantinato di un palazzo della periferia di Cagliari da tre ragazzi che non avevano più voglia di stare troppo alle regole e ai canoni della musica per come veniva concepita e percepita specialmente in Italia… Sperimentazione e intere sedute d’improvvisazione hanno caratterizzato questo primo periodo alla ricerca di equilibrio tra le parti fino alla razionalizzazione dei brani…
E’ in questo modo diamo istinto e carattere alle forme musicali che realizziamo.
Quali sono le vostre sonorità e dove affondano le vostre radici musicali?
Fondamentalmente la matrice è rock contaminata da innumerevoli sottogeneri più o meno velati che pur essendo in tre (chitarra-basso-batteria) facciamo comunque uso di synth e strumenti a fiato. Le personali esperienze e i personali gusti musicali di ciascuno di noi ci conducono , in un modo alchemico ma senza mai perdere di vista il filo conduttore del progetto Acufene ad esplorare generi musicali tra i più improbabili portandoci a non precludere alle composizioni nessuna strada sonora. Inoltre potremmo dire che Noise elettronica psichedelica fanno cornice al post rock alternative.
Perchè il nome Acufene?
Acufene è la percezione di tutti quei suoni segnali rumori non organizzati più o meno costanti che non hanno una sorgente fisica ne all’interno ne all’esterno del nostro corpo. Tecnicamente non esistono ma ci sono… Per noi quindi Non una patologia degenerativa ma piuttosto una condizione soggettiva dell’uomo… In una visione romantica ci piace rappresentarlo filosoficamente come la ricerca e l’organizzazione di tutti questi segnali sonori generati probabilmente dalle nostre emozioni e concretizzarli in forme musicali fruibili a tutti…
Parlateci di questo vostro primo lavoro in studio.
Il nostro primo lavoro in studio è un EP contenente 4 brani i quali cercano di rappresentare al meglio il nostro modo di fare musica, la nostra idea di comunicazione musico-emotiva radicale talvolta elementare che tendenzialmente riprende i ritmi della vita, la quale si propone nella sua immensa diversità come un’ alternarsi di sensazioni e esperienze più o meno forti e intense generate da situazioni positive e negative le quali anch’esse si rincorrono nel gioco dell’alternanza. L’EP è autoprodotto in tutte le sue parti, con una particolare attenzione alla qualità che hanno portato gli Acufene ad affidarsi a dei professionisti i quali hanno curato i vari aspetti del prodotto finito.
Quali sono ora i vostri progetti futuri?
Nell’immediato stiamo realizzando un videoclip per la promozione dell’EP col brano “isometrie”. Certo che un’etichetta o una produzione potrebbe dare maggiore opportunità e chance a questa realtà musicale, comunque il percorso degli Acufene non si arresta; sempre pronti a salire sul palco e determinati in sala prove, infatti, nonostante tutto, presto concluderemo un nuovo lavoro in studio il quale sarà un full album.
MONICA ATZEI
Band:
Ivan Murroni: voce, chitarra, synth, flauto traverso
Matteo Cau: voce, basso, synth e sax
Michelangelo Schirru: batteria e percussioni
https://www.facebook.com/Acufene-156904630992371
https://myspace.com/acufene
Insegnante, classe 1975, medioevista ed immersa nella musica sin da bambina. Si occupa per Tuttorock soprattutto di interviste, sue le rubriche "MommyMetalStories" e "Tuttorock_HappyBirthday". Scrive per altri magazine e blog; collabora come ufficio stampa di band, locali, booking e con una label.