WHITE LIES op. Lilian More – Live @ Ferrara Sotto Le Stelle, Piazzetta Castello 27-7 …
1 Agosto 2017
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Mentre a Bologna la gestione Merola caccia Beppe Maniglia dal crescentone, la vicina Ferrara continua con la splendida tradizione di FerraraSottoLeStelle proponendo concerti in piazza del calibro di Alt-J, Fleet Foxes e White Lies per citare i nomi maggiori. Ed è proprio la band londinese a collezionare l’ennesimo sold-out dell’estate Vivo Concerti ed a riempire lo splendido cortile interno del Castello di Ferrara. Una carriera in crescendo quella della band di Ealing, dall’esplosione di To lose my life nel 2009 ad oggi sul solco dei suoni cupi ed affascinanti di Editors ed Interpol.
Sempre perfetta l’organizzazione da parte di FerraraSottoLeStelle, e si inizia con i Lilian More, ed è un peccato percepire quello che potrebbero fare e vedere sprecato il talento. Lilian si presenta in abito metal con gonna e top in pelle e vista l’avvenenza il pubblico apprezza, ma le Adidas bianche stonano come le infradito al piede di un uomo con il frac. La poca attenzione traspare anche nei suoni, se metti una base di chitarra distorta in odore AC-DC, la sezione ritmica picchia come i Deep Purple e la cantante va a cercare le corde Dolores O’Riordan, il risultato è un caos in cui risulta difficile discernere il significato. Se non valessero niente non sprecherei tempo a scriverne, ma con una guida che dica cosa e come fare ci potrebbero essere interessanti sorprese.
Sempre perfetta l’organizzazione da parte di FerraraSottoLeStelle, e si inizia con i Lilian More, ed è un peccato percepire quello che potrebbero fare e vedere sprecato il talento. Lilian si presenta in abito metal con gonna e top in pelle e vista l’avvenenza il pubblico apprezza, ma le Adidas bianche stonano come le infradito al piede di un uomo con il frac. La poca attenzione traspare anche nei suoni, se metti una base di chitarra distorta in odore AC-DC, la sezione ritmica picchia come i Deep Purple e la cantante va a cercare le corde Dolores O’Riordan, il risultato è un caos in cui risulta difficile discernere il significato. Se non valessero niente non sprecherei tempo a scriverne, ma con una guida che dica cosa e come fare ci potrebbero essere interessanti sorprese.
Per nulla caotica invece la band guidata da McVeigh, una macchina perfetta con un suono granitico e compatto, un cantante in estasi, si spara subito ad alzo zero con l’ultima hit da Friends, Take it out on me e già lì tutto a cantare e ballare, dopodichè è tutto un crescendo continuo, la meravigliosa To lose my life farebbe ballare anche gli zombies di Romero più di quelli di Michael Jackson, la riottosa Gettin even viene suonata con urgente delizia così come è incantevole la dolce lullaby di Is my love enough. E’ un vero piacere vedere come la batteria non vada mai sopra le righe, il basso non si scomponga mai e le tastiere siano sempre un add prezioso, e McVeigh si scatena sulla sontuosa anthem di Farewell to the fairground proseguendo fino a chiudere con la rabbiosa Death. Un poco a sorpresa il bis inizia con la sottovalutata Big TV e la sua densa elettronica, per poi esplodere con l’incandescente Bigger than us, forse leggermente rallentata rispetto alla versione studio, e concludere una serata che possiamo solo definire magica.
MAURIZIO DONINI
Photoset by DANIELE AVERSANO
Credits: si ringrazia Vivo Concerti per la gentilissima disponibilità e FerraraSottoLeStelle per la perfetta organizzazione dell’evento.
Setlist:
Take It Out on Me
There Goes Our Love Again
To Lose My Life
Hold Back Your Love
Getting Even
The Price of Love
Farewell to the Fairground
Morning in LA
Is My Love Enough
Unfinished Business
From the Stars
A Place to Hide
Swing
Don’t Want to Feel It All
Death
Encore:
Big TV
Bigger Than Us
Band:
Harry McVeigh – voce, chitarra
Charles Cave – basso
Jack Lawrence-Brown – batteria
On tour:
Tommy Bowen – tastiere
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https://twitter.com/whiteliesmusic
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https://soundcloud.com/whitelies
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http://www.last.fm/music/White+Lies
Take It Out on Me
There Goes Our Love Again
To Lose My Life
Hold Back Your Love
Getting Even
The Price of Love
Farewell to the Fairground
Morning in LA
Is My Love Enough
Unfinished Business
From the Stars
A Place to Hide
Swing
Don’t Want to Feel It All
Death
Encore:
Big TV
Bigger Than Us
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Harry McVeigh – voce, chitarra
Charles Cave – basso
Jack Lawrence-Brown – batteria
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Maurizio Donini
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.