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VINICIO CAPOSSELA “Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi” – Live @ …

VINICIO CAPOSSELA “Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi” – Live @ …

«L’Ombra è come una grande scatola in cui abbiamo buttato fin da bambini le cose che abbiamo temuto di mostrare. L’inconscio personale e quello collettivo stanno in questa grande scatola. Un’Ombra che non nasconde ma rivela: sentimenti, assenze, malebestie, animali totemici, radici, proiezioni, ritrovamenti, defunti, archetipi, draghi, duplicità, governi, personalità. Ogni volta che una passione ci proietta oltre noi stessi essa genera un’Ombra… l’Ombra, questo confine labile tra luce e tenebra, tra coscienza e incoscienza. Tra sogno e consapevolezza. In questa ipnosi si propone di trasportarci questo spettacolo.  A mezzo di strumenti ad arco e a corde, a mezzo di ombrografi, generatori d’ombre a valvole e manuali. Un concerto per umbrafili, alla corte di Ipnos, il sonno che incanta. Uno stato ipnotico in cui è consentito addormentarsi, o uscire da sé, ma non usare lo smartphone». (V. Capossela).
 
È questo il senso dello spettacolo, in totale ombra, con un velo speciale che divideva i musicisti dal pubblico, una sorta di rappresentazione a tinte fosche, due ore di riflessioni e di emozioni intense per ripercorrere e far ripercorrere una sorta di “avventura” le “Ombre”, le “cupe” e gli “spaventi” di ogni genere che hanno fatto sempre da sfondo alle inquietudini dell’Artista stesso. Come ha spiegato lo stesso Capossela nella presentazione del concerto “Viviamo nell’illuminazione violenta ed artificiale, abbiamo perso i mezzi toni, le ombre sono fisse, nude e nitide… per questo vogliamo restituire il tremore alle ombre, la loro mobilità fragile. Perché’ l’Ombra non ci segue, ci spinge. È lei a coprire noi calpestandoci”.
 
Il concerto tenutosi al Teatro Augusteo  15 marzo, sold out già da diverse settimane, fa parte del tour a seguito della pubblicazione della seconda parte del suo ultimo album “Canzoni della cupa” dello scorso maggio e che sta portato in giro nei teatri di tutta Italia dallo scorso gennaio e che si intitola “Ombra, Canzoni della Cupa e altri spaventi” e si ispira al teatro d’avanguardia, frutto di un’intensa e ragionata ricerca di tradizioni, leggende, storie raccontate con una energia e un La Cupa è il terzo capitolo di un percorso che vede nel libro “Il Paese dei Coppoloni” e nel film “Nel Paese dei Coppolini” i precursori dell’album stesso e che confermano l’Artista come un valente scrittore e attore oltre che indiscutibile Maestro del mondo musicale.
Un’atmosfera particolare e incantata ha accolto il pubblico in sala, la scenografia di particolarissimo effetto con un indovinatissimo doppio velo che lasciava solo intravedere i musicisti sul palco che suonavano su uno sfondo che ispirandosi alle ombre cinesi forniva un commento ai testi delle canzoni. Testi ,come è solito ritrovare nella produzione musicale di Capossela , molto complessi, ricchi di luci e di ombre, a tratti anche di ispirazione esoterica, anche se non di facile comprensione per tutti, hanno letteralmente affascinato il pubblico presente, di grande effetto la scelta di affiancare alle “Canzoni della Cupa” anche altri brani del repertorio di Vinicio Capossela che a questo mondo immaginario sono legati particolarmente, sia come testi che come ispirazione ed ambientazione musicale.
Lo spettacolo, che qui a Napoli ha avuto uno strepitoso successo sia di critica che di consenso del pubblico, continuerà in diverse tappe dei maggiori teatri italiani ed europei fino alla fine di luglio.
 
Articolo a firma di Annamaria De Crescenzo
Foto di Mario Catuogno 

Credits: si ringrazia Parole e Dintorni per la squisita disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.


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