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VAPORS OF MORPHINE + Splatterpink – Live @ Locomotiv Club, Bologna 11-11-2016

VAPORS OF MORPHINE + Splatterpink – Live @ Locomotiv Club, Bologna 11-11-2016

La carrozza ferrosa del “Locomotiv” è immersa in acquitrino pieno di fogliame e fuori imperversa la tempesta con il vento distruttivo e la pioggia fastidiosissima. Ma dentro la sala la piccola folla si scalda con buona birra ed un breve inserto di cattiveria che precede l’estasi della morfina.

I “Vapors of Morphine”, le ceneri degli storici “Morphine”, sono la lead band della giornata. Sono passati quasi 17 anni dalla morte,per arresto cardiaco, del grande Sandman sul palco di Palestrina, nell’ormai lontano 1999. Nel 2009 dietro invito di Dana Colley, Jeremy Lyons ha cominciato ad imparare il repertorio dei Morphine sia alla voce sia al basso(Un basso particolare con sole due corde). Quindi con Dana Colley al sassofono baritono, Jeremy Lyons alla voce e al basso e Jerome Deupree alla batteria, i Vapors of Morphine sono partiti per distillare ancora una volta il glorioso sound passato, in cui la new wave, si sposa con il blues e il rock classico.

Sono però gli Splatterpink ad aprire questa serata nel ventre rosso del parco del dopo lavoro. Il concerto comincia una manciata di minuti dopo le dieci e gli splatter, gruppo autoctono quasi storico ormai, intrattengono gli spettatori con il loro groove antagonistico e fortemente cadenzato atto a miscelare il punk, il progressive e il funk.  Il sound prende fuoco sulle note acide e malvagiamente estrose del sassofono di Alessandro Meroli. Si ha un accostamento armonico e ritmico che ben si associa alla voce ,a volte in growl a volte semplicemente urlata, che spesso e volentieri si sposta dall’italiano ad una branca di suoni gutturali non specificatata. Se il punk dovesse litigare allegramente con il jazz prenderebbe il nome di Splatterpink.

Alle 22 e 50 inizia il viaggio nei meandri più dolci del low rock. I vapori della morfina ostentano sul palco un  modestia eccezionale, dando voce ancora una volta a tracce che hanno prodotto estasi in più di una generazione. Il live da spazio a pezzi nuovi ma soprattutto vecchi, con numerose riviviscenze appartenenti a “Good” o “Cure for Pain” e ad altri album che hanno segnato la discografia del vecchio gruppo capitanato da Mark Sandman. Spiccano il volo, le echeggianti sfiatate di Dana Colley,e le atmosfere mutano incessantemente, dai dolci blues con un che di malinconico fino alle sonate più secche e rock. Le straordinarie capacità di adattamento ad uno spazio che non era il suo hanno permesso a Jeremy Lyons  di far sorridere il pubblico in più frangenti. La band ha anche donato un omaggio a Leonard Cohen con una cover di Halleluja.

I “Vapors of Morphine” sono riusciti bene ad incanalare lo spirito dalla band che erano un tempo, in una nuova e fantastica alchimia.

GIOELE AMMIRABILE
Photoset by DANIELE AVERSANO
 
Credits: si ringrazia il Locomotiv Club per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.