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TYGERS OF PAN TANG + ANGEL MARTYR + SONS OF THUNDER @ Alchemica Music Club (BO) 15-10-2022

TYGERS OF PAN TANG + ANGEL MARTYR + SONS OF THUNDER @ Alchemica Music Club (BO) 15-10-2022

TYGERS OF PAN TANG + ANGEL MARTYR + SONS OF THUNDER @ Alchemica Music Club (Bologna) 15-10-2022

Una serata a base di metal classico si prospetta all’Alchemica Music Club – realtà bolognese più viva che mai in situazioni come questa e che (con ritardo, causa pandemia) presenta nientemeno che una storica band inglese, annoverata tra i “padrini” della corrente New Wave Of British Heavy Metal (spesso accorciata in NWOBHM) da cui salteranno fuori band di successo mondiale come Saxon o Iron Maiden: nientemeno che i Tygers of Pan Tang.
Presenti nella loro ennesima incarnazione, ormai quasi per metà italiani con la presenza di Iacopo “Jack” Meille (una tigre a tutti gli effetti) ormai nella band da svariati anni e del talentuoso chitarrista Francesco Marras, i Tygers mettono piede in Italia per tre date: Roma, Milano ed infine Bologna – accompagnati da due band italiane molto valide, i romani Sons of Thunder e i toscani Angel Martyr pronti a scaldare a dovere l’atmosfera in attesa delle tigri anglo/italiane.
Già prima delle 21 si conta una discreta affluenza: per entrare c’è un po’ di fila così il mio ascolto dei Sons of Thunder avviene dall’esterno: riconosco un gruppo dal suono compatto ed unito in un Rock n’ Roll a tinte Hard n’ Heavy che chiaramente attinge alla scuola dei cari Motorhead e che presenta tra gli altri brani anche i due singoli Thunderhood e Turn it up, regalando una generosa prestazione ma davanti ad un pubblico non così numeroso.
Gli Angel Martyr, giovani veterani dello speed metal italiano e con due album all’attivo hanno tutta l’aria di chi non vuole fare prigionieri: nella loro mezz’ora a disposizione infatti sfoderano le loro armi migliori – efficaci ma penalizzate da un suono un po’ troppo impastato, con la distorsione del basso molto in evidenza, ma che ugualmente riescono a coinvolgere il pubblico ancora in aumento.
Il loro stile ben si sposa con quello proposto dalle altre band, andando spesso a sfociare nel metal più classico e ricordando in diversi momenti i quasi omonimi Angelwitch o i grandi Manilla Road del compianto Mark Shelton a cui è dedicata la loro Forgotten Metal: il trio offre una buona prova, la sala è cotta a puntino per accogliere gli headliner.
Ed eccoli i Tygers of Pan Tang – pronti, sorridenti e sicuri di sé come solo chi ha così tanti chilometri alle spalle può essere: sin dalle prime note si capisce che sarà una serata da non dimenticare, andando a pescare dai grandi classici (il trittico Wild Cat, Crazy Nights e Spellbound) e brani più recenti con Iacopo alla voce – non dimentichiamoci che queste date avrebbero dovuto supportare il loro ottimo Ritual, ormai datato 2019.
Nonostante qualche problema iniziale con le spie, i Tygers si dimostrano padroni della scena: Iacopo oltre ad essere un cantante eccezionale e con una voce molto versatile è un buon intrattenitore – sicuramente aiutato dal fatto di “giocare in casa” – e presenta diversi brani con teatralità ed ironia facendo guadagnare punti anche sul piano dello spettacolo.
Ma veniamo alla musica: si comincia con Fireclown, brano che non risente di nemmeno uno dei suoi 42 anni, così come il successivo Love don’t stay – più giovane di un anno.
Destiny è la terza traccia, tratta dal più recente Ritual – già efficace in studio, dal vivo acquisisce ancora più forza: Iacopo sa misurarsi molto bene con le canzoni classiche del periodo John Deverill o Jess Cox, ma si magnifica sui brani scritti per la sua voce.
La successiva Keeping me alive (tratta da Ambush del 2012) e la recente White lines sono energiche, con un occhio al classico ed uno al moderno prima di farci ritornare ai grandi fasti con la (de)tonante Gangland, sublime brano di apertura di Spellbound (1981).
Iacopo ha il pubblico in mano, il leader Robb Weir è impeccabile – sul palco si divertono tutti come se fossero ragazzini al loro primo vero tour: questa energia è palpabile e il pubblico risponde eccome! La scaletta fa un passo avanti con Only the brave e quattro indietro con altri classici tratti dai primi tre album già citati, prima di Damn you!, brano ottimo per mandare qualcuno a quel paese – come Iacopo suggerisce – e soprattutto il nuovo singolo A new heartbeat.
Cosa manca? Ah già, un brano dedicato ad una certa Suzie… ed è proprio con Suzie smiled, brano manifesto del loro modo di intendere la NWOBHM che le nostre cinque tigri sembrano chiudere la serata – SEMBRANO! In effetti non si fanno pregare granché – il tempo di un sorso di acqua (più probabilmente birra) e i nostri sono già di ritorno per una tripletta finale che lascia senza fiato: la meravigliosa Hellbound, la sensuale Don’t touch me there e soprattutto la roccheggiante Love Potion N.9, unico estratto dal loro quarto lavoro The Cage e brano perfetto per i saluti.
Così i nostri felini dell’Heavy Metal concludono la serata – ed il tour italiano, regalando energia e sudore (l’atmosfera era DAVVERO caldissima) e ricevendo applausi a profusione: quando il metallo chiama, l’Italia sa bene come rispondere!
Ci auguriamo quindi di vedere nuovamente i Tygers sui nostri palchi e sentirli ruggire – specie visto che il prossimo anno pubblicheranno un nuovo album – ed in generale più eventi di questo genere! Per usare una loro frase “Se ti metti a giocare col fuoco finirai bruciato”: non vediamo l’ora di sentire di nuovo il calore di questa fiamma!

SANTI LIBRA

Credits: si ringrazia Cerberus Booking per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

BAND:
TYGERS OF PAN TANG
ANGEL MARTYR
SONS OF THUNDER

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Setlist SONS OF THUNDER:
1 – We sold our souls
2 – Louder
3 – House of dogs
4 – Echo of Thunder
5 – Turn it up
6 – Thunder again
7 – Thunderhood
 

Setlist ANGEL MARTYR:
1 – The legion of the black angels
2 – Forgotten metal
3 – Nothing louder than the silence
4 – Turn on the fire
5 – Angel Martyr
 

Setlist TYGERS OF PAN TANG
1 – Fireclown
2 – Love don’t stay
3 – Destiny
4 – Keeping me alive
5 – White lines
6 – Gangland
7 – Only the brave
8 – Raised on rock
9 – Don’t stop by
10 – Do it good
11 – Slave to freedom
12 – Damn you!
13 – A new heartbeat
14 – Suzie smiled
15 – Hellbound
16 – Don’t touch me there
17 – Love potion No. 9