TOTO – Live “Marostica Summer Festival” @ Piazza Castello, Marostica (VI) 3- …
Ma eccoli alle 21,30 accolti da un vero boato aproono il concerto con un brano di recente produzione, la bella e dinamica Devil’s Tower, seguita subito dall’immortale Hold the line – primo grande successo della band americana risalente a quarant’anni fa, cantata da tutti i presenti all’unisono. Due brani soltanto e la band si dimostra in una forma strepitosa – Steve Lukather si diverte, è gioviale e funambolico – un vero trascinatore, con la band intera che gira come un orologio svizzero, Lovers in the night e Alone non fanno che confermarlo. I veri brividi arrivano con I will remember: una esecuzione eccezionale ed emozionante a cui la piazza tributa scroscianti applausi e a cui segue la spettacolare English eyes in cui i nostri mostrano una tecnica ed una perfezione esecutiva che non ha rivali – senza però mancare di coinvolgimento e comuinicatività, una vera lezione per tantissime band assolutamente perfette dal vivo ma al tempo stesso fredde e distanti: i Toto non hanno eguali! Dopo la strumentale Jake to the bone, in odore di fusion – ecco un altro attesissimo momento dello show, la pluripremiata Rosanna, acclamatissima dai presenti. Le mani cominciano a fare male, tanto si applaude – per fortuna i nosrti concedono un break: Luke imbraccia la chitarra acustica e si lascia andare ai ricordi raccontando di quanto aveva solo 19 anni ed entrò a far parte di questa straordinaria macchina da guerra musicale ed introducendo un’altra grande hit, Georgy Porgy. Non ci sarebbe bisogno ma Lukather ricorda il periodo in cui hanno aiutato un certo Micheal Jackson nel registrare l’album più venduto di tutti i tempi, ovvero Thriller – e ricordandosi di quel periodo presentano la cover di Human Nature per poi “rientrare nei ranghi” con una tripletta straordinaria formata da I’ll be over you, No love e la strappalacrime Stop loving you che lascia spazio ad un bell’assolo di pianoforte di Dominique Taplin.
Si ritorna in elettrico con la bella Girl goodbye e la ruggente Lion, prima del tema tratto dal film Dune: a quel punto Steve Lukather ricorda George Harrison citandolo come grande fonte di ispirazione ed introducendo quindi While my guitar gently weeps, cover del celeberrimo brano dei Beatles scritto dallo stesso Harrison. Il concerto volge al termine ma c’è tempo per Make believe e soprattutto per l’attesissima Africa – il più grande successo dei Toto che ancora oggi dopo decenni sa regalare brividi grazie ad una prestazione formidabile di tutta la band: e’ davvero meraviglioso vederli cosi’ in forma, divertirsi e divertire un pubblico piuttosto vario, formato sia da ragazzini che da gente più adulta, prova che la buona musica non ha davvero età ed anzi riesce ad unire le generazioni. C’è tempo per un bis ed ecco l’immancabile Home of the brave che lascia a maggior ragione senza parole me e tutti i presenti: certo sarà difficile dimenticare una prestazione del genere, con un Lukather che sembra venuto da una galassia distante, tanto aliene sono le sue prestazioni che fondono tecnica, gusto ed espressività. Senza dimenticare il resto della band – da Steve Porcaro che non perde un colpo al redivivo Joseph Williams, sempre all’altezza della situazione.
Insomma i Toto confermano di essere la grande band di cui da sempre si parla – una band che chiunque ami la musica dovrebbe obbligatoriamente vedere in sede live, per poi tornare a casa con animo sollevato e le orecchie sature di piacevole melodia: un vero e proprio elisir.
SANTI LIBRA
Photoset by ALEX PANOZZO
Credits: si ringrazia Mabi Comunicazione per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
1 – Devil’s tower
2 – Hold the line
3 – Lovers in the night
4 – Alone
5 – I will remember
6 – English eyes
7 – Jake to the bone
8 – Rosanna
9 – Georgy Porgy
10 – Human nature
11 – I’ll be over you
12 – No love
13 – Stop loving you
14 – Girl goodbye
15 – Lion
16 – Dune (Desert theme)
17 – While my guitar gently weeps
18 – Make believe
19 – Africa
20 – Home of the brave
Band:
Joseph Williams – voce
Steve Lukather – chitarra
Steve Porcaro – tastiera, synth
David Paich – tastiera
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Bolognese, classe 1978 – appassionato scrittore sin da piccolo e devoto alla musica al 100% Cresciuto con i grandi classici della musica italiana ed internazionale, scopre sonorità più pesanti durante la gioventù e non se ne separa più, maturando nel contempo il sogno di formare una rock band. Si approccia inizialmente al pianoforte e poi al basso elettrico – ma sarà la sua voce a dargli il giusto ruolo, facendosi le ossa in diverse band e all’interno di spettacoli che coprono vari generi musicali, fino a fondare i Saints Trade – band hard rock con cui sforna diversi album e si toglie più di una soddisfazione in Italia e all’estero, fino a realizzare un altro piccolo sogno – quello di scrivere di musica entrando a far parte della grande famiglia di TuttoRock.