THE QUIREBOYS + Acid Muffin + Lu Silver – Live @ Sidro Club Savignano (FC)
Innanzitutto è doveroso spendere alcune parole sulla venue, era la prima volta che ci recavamo a Sidro Club di Savignano sul Rubicone (FC) e speriamo non l’ultima. Pub caratteristico con vinili alle pareti, colori caldi, accogliente, una sala all’interno con un palco piccolo, ma ben attrezzato, posto ideale per passare una serata in compagnia di birra e rock.
Esaurita la descrizione della location, sul palco troviamo Lu Silver, la notte prevede live in acustico, e quindi niente sezioni ritmiche o quasi. Privi del batterista Lu Silver si presenta in trio, con ampi spazi tra i noti Small Jackets e la String Band, il frontman ha subito impressionato per la bravura e l’interpretazione di un solido e veloce southern rock che richiama ampiamente il sound dei Lynyrd Skynird. Tra una ricca proposta originale ed una serie di belle cover, il trio ha deliziato con una qualità di alto livello, Lu è stato bravissimo sia a voce che chitarra con ottimo accompagnamento di Tedesco ed El Xicano. Se si voleva scaldare il pubblico che stava riempiendo la sala del Sidro non si poteva chiedere di meglio.
Setlist:
Just another day
Sweet lady
Broken dream
Handbags & gladrags (Rod Stewart cover)
Rollin’ down
Misery shoes
I feel really junky
On the way home (Neil Young cover
Membri:
Lu Silver: drum, harp, acustic and electric guitar, vocal
El Xicano – bass, keyboard
Alex Tedesco: electric guitar
Matt Drive: drums (non presente)
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La band che segue il tour degli headliner facendo da opening in tutte le date sono I romani Acid Muffin, grunge di alto livello venato di metal che risalta molto nel disco che stiamo recensendo, penalizzato ne genere dalla versione acustica inadatta a rendere la forza del gruppo. Ma anche in versione acustica non si può non rimanere colpiti dalla proposta del gruppo, se la versione elettrica è sicuramente il loro ambiente ideale, l’unplugged risulta piacevolissimo nel calore del club. Si spazia tra l’ultimo album con la bellissima Wicked woman, a ripescare brani più vecchi come l’altrettanto splendida Frozen shiver.
Setlist:
Broken dreams
Bones
Wicked woman
Overload
Moonlight and sea
Frozen shiver
Tears of fire
My heart is on the right side
Membri:
Marco Pasqualucci Guitar & Vocals
Grabiel Alvarez Bass & Backing Vocals
Andrea Latini Drums
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The Quireboys, che dire? Gruppo storico, che forse non ha avuto la fortuna che meritava pur costruendosi una fama ed un apprezzamento di alto livello. Il locale è colmo in ogni angolo, età di tutti i tipi, dai pi anziani che ricordano di averli visti negli anni ’90 e di volerli riascoltare, a molti millennials entusiasti. La dimostrazione che la musica di qualità trova ancora spazi, anche grazie a bookings come Hub Music Factory. Spike è in formissima, istrionico, padrone del set, decenni di carriera sui palchi mondiali mostrano come la capacità di stare sul palco si conquisti nei live e non nei talent. Si spazia nella discografia della band partendo dagli albori degli anni ’90 fino alle ultime uscite, Spike gioca con il pubblico, lo coinvolge, la massa accalcata sotto il palco risponde al 100% e la temperatura del concerto sale di pari grado. Look alla Axl, voce alla Rod Stewart, sound hard-rock old style, tanta bella musica, la splendida Whippin’ boy, la ruggente Have a drink with me con un fan dotato di un tasso alcolemico che neanche Kiedis nei giorni peggiori, sale sul palco portando una birra a Spike che gestisce la cosa con gusto ed intelligenza, “Fai come mia moglie che mi porta dab ere!! Vuoi cambiare sesso??”; rimanda l’alticcio in platea e mi offre la birra, grande Spike I love you. Toccante l’interpretazione di Mona Lisa smiled, il duo Guerin-Griffin alle chitarre è esemplare e stampa perle musicali, arricchite dalla maestria alla keyboard di Weir. Si va verso il termine della setlist godendosi una luccicante Sweet Mary Ann, ed il bis è esplosivo con una altisonante I don’t love you anymore, che è sicuramente la loro canzone simbolo, ed una torrida Sex party che viene cantata a squarciagola da Spike assieme a tutto il pubblico devastando di pienezza e gioia il Sidro Club, l’immagine di Spike proteso con il microfono sulle teste dei presenti rimarrà un ricordo scolpito nelle menti e negli occhi di tutti.
MAURIZIO DONINI
Photoset by NINO SAETTI
Credits: si ringrazia Hub Music Factory per la gentilissima disponibilità e GoDown Records con il Sidro Club per la splendida ospitalità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Setlist:
There she goes again (A bit of what you Fancy, 1990)
Misled (A bit of what you Fancy, 1990)
Devil of a man ( From tooting to barking, 1994)
Hello (Homewreckers & heartbreakers, 2008)
Beautiful curse (Beautiful curse, 2013)
Whippin’ boy (A bit of what you Fancy, 1990)
Have a drink with me (Halfpenny dancer live, 2010)
Mona Lisa smiled (Homewreckers & heartbreakers, 2008)
Hates to please (From tooting to barkling, 1994)
Pretty girls (Halfpenny dancer, 2009)
Sweet Mary Ann (A bit of what you Fancy, 1990)
7 O’clock (A bit of what you Fancy, 1990)
Encore:
I don’t love you anymore (A bit of what you Fancy, 1990)
Sex party (A bit of what you Fancy, 1990)
Membri:
Spike – vocals
Paul Guerin – guitar
Guy Griffin – guitar
Keith Weir – keyboards
Nick Malling – basso (non presente)
Dave McCluskey – batteria (non presente)
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.