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THE PRODIGY “No Tourists tour” + Slaves – Live @ RDS Stadium, Rimini 1-1 …

THE PRODIGY “No Tourists tour” + Slaves – Live @ RDS Stadium, Rimini 1-1 …

I primi freddi di stagione accolgono i fan che a piccoli gruppi iniziano a riempire l’RDS STADIUM di Rimini per la seconda ed ultima data italiana del tour dei The Prodigy a supporto del nuovo lavoro “No Tourists” uscito il 2 novembre.

Ad aprire la serata gli SLAVES, gruppo punk rock originario del Kent con due soli elementi: Laurie Vincent (chitarra, basso, voce) e Isaac Holman (batteria, voce).

Il Sound è punk rock della migliore tradizione britannica condito di scream e f***k a profusione, perfetto per riscaldare il pubblico in attesa dei blasonati headliner; ciò che caratterizza e differenzia questa band dalla media è davvero la performance super energetica di Isaac Holman che suona in piedi la sua batteria rialzata priva di hi-hat (“Fuck the Hi-Hat” il brano che ne spiega l’assenza). Sono solo in due (a detta di Holman perchè nessun altro voleva unirsi a loro nella band) ma non fanno assolutamente rimpiangere una formazione più classica.

Un grande tendone con il tipico “Ant Logo” cala di fronte al palco ed inizia l’attesa (a dire il vero relativamente lunga rispetto alla media) per l’arrivo di Keith Flint e soci. Il parterre completamente pieno accoglie con un boato l’apertura del sipario caratterizzato da un’enorme scenografia che riprende la copertina del nuovo disco “No Tourists”con due enormi London Bus da cui escono parte delle luci.

La luce psichedelica è protagonista quanto il buio in questo show fatto di ampie zone dark e flash continui di laser e lampeggianti che rendono di fatto l’RDS Stadium un vero e proprio club per rave party: giusto corollario per i potenti bassi ed i testi aggressivi dei vecchi successi quali “Breathe” (prima canzone della serata), Nasty, Omen, Smack my Bitch up, No Good e Voodo People.

Ricordo ancora il giorno di quel lontano 1997 in cui, adolescente stravaccato sul divano, vidi per la prima volta su MTV il video di “Breathe” rimanendo profondamente impressionato dal sound e dal look di Maxim e Flint il quale si distanziava anni luce da quanto già visto sull’unica tv musicale dell’epoca: devo dire che a distanza di più di vent’anni il tempo sembra non aver intaccato l’energia dei The Prodigy e la ritroviamo intatta sul palco e nei brani del nuovo album come “Champions of London”, “We live forever”, “Light up the sky”, “Need some1”.

Ultimo ma non per importanza un positivo commento sul pubblico: la carriera ventennale della band ha portato nell’impianto riminese diverse generazioni di fan rendendo di fatto obsoleto il pregiudizio secondo il quale a questi concerti si trovano solo giovani con capelli a punta di colori strani in diversi stati di alterazione; scatenati si ma con criterio e rispetto delle regole assicurato dalla forte presenza della sicurezza e delle forze dell’ordine le quali hanno garantito lo svolgimento senza incidenti di rilievo ed il corretto deflusso del numeroso pubblico intervenuto.

Report & photoset by MARCO CASALI

Credits: si ringrazia Barley Arts per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

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