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The Hu “Hishigten Europe Tour 2024” @ Milano Magazzini Generali 18.09.24

The Hu “Hishigten Europe Tour 2024” @ Milano Magazzini Generali 18.09.24

The Hu + Solence “Hishigten Europe Tour 2024” @ Milano Magazzini Generali 18.09.24

“Hishigten Europe Tour 2024”: dalle prateria di gramigna della Mongolia all’urbanizzata città di Milano, per godersi l’unica data italiana del tour europeo che fa da apripista al mese e mezzo negli States che consacra definitivamente i The Hu come True Metal band per eccellenza.
Da Chula Vista in California a San Antonio in Texas, affiancando nientepopodimeno che gli inossidabili Iron Maiden in “The Future Past”.
Una band folkloristica con un sound “Hunnu Rock” o “Rock Unno”, sorprendentemente molto compatibile con l’hard’n’heavy di Eddie The Head, negli ultimi anni in grado di farsi notare anche oltre ai confini nazionali, ottenendo il risconoscimento più alto nel Paese d’origine ovvero il c.d “Ordine di Genghis Khan”, consegnato direttamente dalle mani del Capo di Stato Zandaakhuu Enkhbold per aver promosso la cultura mongola nel mondo.
Giunge spontaneo invece chiedersi che attinenza abbiano i paramedici svedesi SOLENCE in apertura alla data meneghina dei Magazzini Generali, col loro alternative metal/trancecore a base d’elettronica. La risposta è nel loro ultimo singolo: “A Banger a Day Keeps the Doctor Away”.
Markus Videsäter (voce), David Strääf (chitarra), David Vikingsson (batteria) e Johan Swärd (tastiere) portano in sala un entrée tiepida e non molto invitante.
La situazione si risolve rapidamente quando in filodiffusione parte Ballbreaker degli AC/DC, una scarica di adrenalina che introduce l’ingresso trionfale dei The Hu. Lo schieramento su due file mette in risalto i “membri onorari” in formazione dal 2016: Galbadrakh “Gala” Tsendbaatar e Enkhsaikhan “Enkush” Batjargal con i due morin khuur (strumenti ad arco tradizionali mongoli detti anche “violini a testa di cavallo”), Temuulen “Temka” Naranbaatar al tovshuur (un liuto a tre corde) e infine Nyamjantsan “Jaya” Galsanjamts al tumur khuur (arpa a mascella) vedi alla voce  “Sell The World” e allo tsuur (flauto a bocca comune tra i pastori dell’Asia interna), oltre che peculiare voce gutturale della band.
Piuttosto sacrificati i turnisti che nelle retrovie si scorgono a stento: il chitarrista Jambaldorj “Jamba” Ayush, il bassista Batkhuu Batbayar (bene precisare official endorser Schecter), il batterista Odbayar “Odko” Gantumur e il percussionista Unumunkh “Ono” Maralkhu.
Alle hit estratte da “The Gereg” (2019) e “Rumble Of Thunder” (2023), la tripletta Wolf Totem / Yuve Yuve Yu / Black Thunder, apprezzate e cantate a squarciagola dal pubblico che tenta in tutti i modi – e con scarsi risultati – di imitare la tecnica estremamente complessa che permette di far risuonare le corde vocali in modo da produrre suoni multipli in contemporanea: Yuve Yuve diviene “juve juve juve” (inno alla squadra calcistica Juventus) suscitando emozioni da derby… si affiancano con grande piacere le cover ri-arrangiate a marchio Metallica: “Through The Never” e “Sad But True”, quest’ultima in chiusura, dopo i saluti di rito da parte dell’arsenale.
Un’esibizione che ha registrato una grande partecipazione da parte del pubblico, che sino in fondo ha tenuto il ritmo, reclamandoli con insistenza e a gran voce, a testimonianza dell’importanza di questa band “tradizionale” all’interno del panorama metallico odierno.

SUSANNA ZANDONÀ

Credits: si ringrazia MC2 LIVE per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.