STEVEN WILSON – Live @ Auditorium Conciliazione (Roma 22-9-2015)
Come aveva annunciato Steven Wilson non avrebbe suonato l’intero nuovo album ( anche se in realtà ha lasciato fuori dal setlist solo due brani) ed infatti spazio viene dato spazio anche ai Porcupine Tree e “Don’t Hate Me” e la bellissima e toccante “Lazarus” con quel giro di pianoforte, hanno fatto la gioia a chi spera in una nuovo lavoro della band ferma oramai già dal 2009. C’è spazio anche per “My Book Of Regrets” (che il musicista inglese deve interrompere per cambiare chitarra per la rottura di una corda per riprenderlo poi subito), brano inedito che doveva far parte dell’ultimo lavoro, ma è stato scartato e finirà in un EP di inediti di prossima pubblicazione. Il concerto prosegue ancora ed il pubblico durante i brani ascolta quasi in religioso silenzio, esplodendo in forti applausi tra un brano e l’altro e Wilson scalda ancora di più gli animi con la parte finale di “Hand. Cannot. Erased”, con “Ancestral”, splendido affresco musicale che provoca emozioni, con “Happy Return”, che ne prosegue il discorso e scuote gli animi e la breve “Ascendant Here On..”, dove viene lasciato solo il tastierista per questo piccolo gioiellino intimista e per sole tastiere. Ritorna tutta la band per un lungo spazio dedicato ai Porcupine Tree con “Dark Matter”, “Sleep Together”, una piccola pausa ed il bis con ancora i Porcupine Tree e la loro “The Sound Of Muzak” ed intanto un sipario velato divide il pubblico dalla band ed ancora “Open Car”, dove scherzosamente Wilson chiede al suo tecnico una chitarra più metal per suonare un brano heavy metal. Il sipario ora cade e c’è ancora spazio per “The Raven That Refused To Sing”, dall’omonimo album di Steve Wilson, brano dalle dolci melodie ed atmosfere soffuse, sinfoniche e raffinate e con toccanti cartoni animati sullo schermo. Stavolta è veramente ora dei saluti ed una standing ovation è d’obbligo, Wilson e band salutano e ringraziano ed il pubblico applaude con tutta la forza, un giusto ringraziamento ad un artista che dà ancora linfa vitale al rock progressivo, rendendolo mai troppo datato, aggiornandolo sempre ma senza mai snaturarlo e senza renderlo troppo moderno, perchè il rock progressivo è nato quasi 50 anni fa ed in molti continuano ad amarlo!! Fuori dall’Auditorium alla mia destra la Basilica di San Pietro, alla mia sinistra Castel Sant’Angelo e di fronte il Tevere, si, sicuramente una serata che non dimenticherò mai!!
FABIO LOFFREDO
Photoset by TAMARA CASULA
01. First Regret
02. 3 Year Older
03. Hand Cannot Erase
04. Routine
05. Index
06. Home Invasion
07. Regret #9
08. Don’t Hate Me (Porcupine Tree cover)
09. Lazarus (Porcupine Tree cover)
10. My Book Of Regrets
11. Ancestral
12. Happy Returns
13. Ascendant Here On…
14. Dark Matter (Porcupine Tree cover)
15. Sleep Together (Porcupine Tree cover)
Encore:
16. The Sound Of Muzak (Porcupine Tree cover)
17. Open Car (Porcupine Tree cover)
18. The Raven That Refused To Sing
Members:
Steven Wilson: Voce, tastiere, chitarra elettrica ed acustica
Adam Holzman: Tastiere
Nick Beggs: Basso, Chapman Stick e cori
Dave Kilminster: Chitarra elettrica e acustica
Craig Blundell: Bartteria
http://stevenwilsonhq.com
https://www.facebook.com/StevenWilsonHQ
https://twitter.com/stevenwilsonhq
https://www.youtube.com/user/StevenWilsonHQ
http://www.porcupinetree.com/news.cfm
https://www.facebook.com/PorcupineTreeOfficial
http://www.auditoriumconciliazione.it
http://www.danielemignardi.it
Credits: Si ringrazia l’Ufficio Stampa Daniele Mignardi Promopress Agency per la perfetta organizzazione e la sempre splendida disponibilità.
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!