A pochi giorni di distanza da quella data che oramai in molti segnano sul calendario solo come ricorrenza per allungare “il ponte”, il concerto proposto da Kalinka Club cade come ciliegina sulla torta per ricordarci che il 25 Aprile non è e mai sarà un giorno come un altro. La scelta di invitare in data 21 Aprile il duo Max Collini (Offlaga Disco Pax) e Jukka Reverberi (Giardini di Mirò) risulta estremamente mirata e di buon gusto. In apertura al concerto, l’attesa è spezzata da una piacevole musica lounge, mentre il palco risulta arredato con un tavolino centrale “apparecchiato” con una colonnina di libri (già, che oggetti curiosi questi ultimi) e una “tovaglia” particolare: la bandiera del 25 aprile. Il leggìo è pronto così come la postazione pc per il chitarrista Reverberi che si occuperà di mescolare i suoni creando effetti di alto impatto emotivo. Una folta schiera di persone è seduta in attesa dello spettacolo. Sono circa le 23.10 quando Max e Jukka montano “a bordo”. I quattro nuovi brani dell’Ep “Servizio d’ordine” vengono eseguiti in ordine sparso ed alcune delle frasi dei testi assumono un suono tutto nuovo, come vestite d’un abito differente. Un simile live non ha bisogno della redazione completa della scaletta poiché sarebbe quasi come fare lo “spam” di una pellicola cinematografica. La proposta di “Spartiti” va vissuta e gustata attraverso la presenza, perché più che uno spettacolo in cui gli artisti si ebiscono di fronte a un pubblico, si tratta di un’esperienza a tutto tondo, fatta di sguardi…di giochi…come ci si trovasse tra amici. E’ come se Collini instaurasse una sorta di parentela, come ci aprisse il suo cuore mentre racconta aneddoti della sua vita, mentre ci parla di concetti profondi, ma anche del suo libro intitolato “Come vedere le cose”, di come il presidente della casa editrice Minimum Fax, di fronte alla prima stesura del suo racconto abbia esclamato: “L’autore di un brano come Cinnamon non può aver scritto una roba del genere!”. Un Max, che è parente, amico, confidente. Che con ironia e intelligenza ci prende per mano regalandoci l’umiltà tipica dei “grandi”. Su tutte le tracce proposte spiccano particolarmente “Ida e Augusta” nonché “Austerità” (quest’ultima tratta dall’omonimo album).
La sensibilità dell’artista Collini è vera, reale, tangibile. Niente di melenso. Si tratta proprio di quel “neosensiblismo”, -definizione da lui stesso coniata- in quel capolavoro degli Offlaga Disco Pax che è “Sensibile”. Ascoltando le parole di Collini ci si sente immersi in un mondo ben descritto e restituito come un reciproco regalo. Non si sente affatto il desiderio di “dissociarsi” da un uso “sconsiderato” del vocabolario”, anzi al contrario si vorrebbe abbracciare chi –con tanta precisione- descrive l’indescrivibile in uno mix di semplicità e altezze sfrenate. E’ bello sapere che esiste ancora qualcuno di umano.
Grazie Max, grazie “Spartiti”.
Dafne D’Angelo
pics by Daniele Aversano (Locomotiv Club Bologna 9-3-2017)
Credits: si ringrazia Big Time Agency per la gentilissima disponibilità ed il Kalinka per la perfetta organizzazione dell’evento.
Band:
Max Collini – Voce, testi
Jukka Reverberi – Chitarra, loop station, microfoni, effetti
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