ROMANO BROS @ Bravo Caffè Bologna 1-3-2022
ROMANO BROS “A Lucio” @ Bravo Caffè, Bologna 1-3-2022
“Dalla Sicilia col furgone” sembra quasi il titolo di un film d’antan con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia per protagonisti pronti a parodiare famose pellicole… e invece è il nome di un tour, quello infinito ed instancabile dei fratelli Romano – Angelo e Marco, polistrumentisti di grande talento con alle spalle una gavetta enorme e con cromosomi artistici grossi come elefanti.
Il padre dei fratelli Romano – Pippo – era una vera istituzione musicale, non solo a Piazza Armerina (città ricca non solo dei famosi mosaici), ma in tutta la Sicilia ed oltre: Angelo (voce, tastiere, chitarre, programming) e Marco (cori, percussioni e programming) seguono la medesima scia, portando in giro la loro proposta che comprende un vastissimo repertorio di cover conosciute e riarrangiate, diverse ottime canzoni di loro produzione ed un fantastico tributo ad un pilastro della musica leggera italiana – Lucio Dalla.
Ed è proprio Dalla il fulcro di questa serata che vede protagonisti i musicisti piazzesi nientemeno che al Bravo Caffè, proprio nel giorno del decennale della morte di Lucio.
Il loro tour è appena cominciato (reduci infatti da una data a Milano) e pur non essendo la loro “prima” qui a Bologna i ragazzi sono visibilmente emozionati – vuoi per la presenza tra il pubblico di un gigante della discografia come Michele Torpedine, vuoi per la presenza di Iskra Menarini – storica corista di Lucio Dalla conosciuta la mattina durante una cerimonia in onore del grande cantautore (assieme a molti altri volti noti del gotha musicale felsineo) e già musicalmente innamorata del duo.
E’ quindi un momento importante, l’atmosfera si scalda subito con Iskra che con calma sale sul palco per presentare Angelo e Marco e cantare assieme a loro una versione libera ed emozionante di Caruso: Iskra potrà anche sembrare malferma sulle gambe ma di sicuro non lo è nella voce – l’età sembra non averla minimamente scalfita, volume ed intonazione sono fantastici ed il suo timbro mette i brividi.
Tra mille applausi scende in platea, si accomoda a sedere e lascia spazio ai Romano Bros, che superano ogni emozione – anzi ci giocano fornendo una prestazione a dir poco maiuscola in una scaletta che snocciola dei grandissimi classici, per nulla semplici da interpretare – soprattutto se vieni da fuori a cantare questo repertorio a casa di Lucio.
Si comincia con una sentita Tu non mi basti mai, per poi sfoderare “l’artiglieria pesante” con la sempre toccante Anna e Marco, egregiamente eseguita.
Segue la scanzonata Disperato Erotico Stomp, cantata da Angelo come se avesse sempre vissuto a Bologna e ne conoscesse i segreti; Piazza Grande, seguita da L’anno che verrà (Angelo ci invita a riflettere su quanto il testo possa essere attuale) sono dei classici eseguiti con cuore e rispetto e lasciano spazio ad Apriti cuore, piccola gemma nella discografia di Dalla.
Qui il timbro drammatico di Angelo si supera ed è molto ben supportato dalla ritmica del fratello Marco – sono ormai una macchina ben oliata che non dà segni di stanchezza (sebbene i ragazzi abbiano un paio d’ore di sonno alle spalle – ma la vita del musicista è anche questa ed è la musica stessa a fornire la giusta energia per rendere al meglio un concerto così importante); prestazioni da brividi anche su L’ultima luna (tra la mie preferite), Futura (strepitosa e terribilmente attuale) e la arcinota Balla balla ballerino.
Il pubblico è coinvolto: balla, batte le mani e dimostra apprezzamento nei confronti dei due musicisti piazzesi – come sempre la dimensione live è uno scambio di vibrazioni tra pubblico ed artista e qui la si percepisce eccome, è un crescendo lento e costante, sempre più emozionante.
Iskra ritorna sul palco, quasi a sorpresa (non avevano mai provato assieme, nemmeno una singola nota) su Stella di mare – altro piccolo capolavoro di Dalla – e la celeberrima Attenti al lupo, ballata da tutti anche grazie alla presenza di Vito D’Eri, amico e sosia di Dalla, a volte mandato da Lucio stesso a sostituirlo.
Iskra arringa il pubblico, ringrazia, sfoggia tanto carisma ed offre ricordi di Lucio, sentiti ed emozionanti – poi si mette nuovamente in disparte non lesinando complimenti per i fratelli Romano, che riprendono la scaletta con Se fossi un angelo, sottolineata dall’uso del vocoder, seguita da 4 marzo 1943, una bellissima versione di Henna (da riscoprire) e dall’allegra Canzone.
Come già accennato in precedenza i Romano hanno un repertorio vastissimo, comprendente anche delle loro composizioni inedite che hanno fruttato dei premi e riconoscimenti ai due talentuosi ragazzi del centro-Sicilia: è loro onore e nostro privilegio poterne ascoltare una in mezzo a questa scaletta monografica – il brano si intitola Petali di rose, dedicata alla loro madre e a tutte le madri in generale.
Un brano bello, che certamente non sfigurerebbe a Sanremo, emozionante e dal piglio cantautoriale: l’eco di Dalla si sente, certo – ma c’è anche il sapore del miglior Concato ed un arrangiamento personale, molto “mediterraneo”.
Insomma i Romano Bros non mancano di stupirci anche con i loro brani inediti e sarebbe bello potere assistere ad un concerto dedicato alle loro composizioni – ma ovviamente è la settimana dedicata a Lucio Dalla e sono giustamente le sue canzoni a “rubare la scena” ed essere protagoniste qui al Bravo Caffè: ecco Cara, brano immortale che Angelo canta in modo superbo, Ma come fanno i Marinai, La Sera dei Miracoli (pelle a cappone per tutti) e in chiusura – tra mille ringraziamenti e qualche lacrimuccia – Le Rondini.
La serata si chiude qui, poco dopo l’ora delle streghe: i Romano Bros sono arrivati a Bologna e l’hanno conquistata con la loro prestazione da standing ovation, sono sicuro che Lucio – ovunque sia – possa essere d’accordo con me, l’amore che lui provava nei confronti dell’ “isola del sole” gli è stato restituito appieno dai Romano Bros (“l’amuri ca mi rasti ti lu tornu” cantava una canzone popolare siciliana) e dalla loro bravura. Bravi Angelo e Marco, aspettiamo un vostro ritorno a Bologna per un altro “veni, vidi, vici”.
Report by SANTI LIBRA
Credits: si ringrazia Bravo Caffè per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Tracklist:
1 – Caruso (con Iskra Menarini)
2 – Tu non mi basti mai
3 – Anna e Marco
4 – Disperato erotico stomp
5 – Piazza grande
6 – L’anno che verrà
7 – Apriti cuore
8 – L’ultima luna
9 – Futura
10 – Balla balla ballerino
11 – Stella di mare (con Iskra Menarini)
12 – Attenti al lupo (con Iskra Menarini e Vito D’Eri)
13 – Se io fossi un angelo
14 – 4 Marzo 1943
15 – Henna
16 – Canzone
17 – Petali di rose (brano inedito dei Romano Bros)
18 – Cara
19 – Ma come fanno i marinai
20 – La sera dei miracoli
21 – Le rondini
BAND:
Angelo Romano – voce, tastiera
Marco Romano – cori, percussioni
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Bolognese, classe 1978 – appassionato scrittore sin da piccolo e devoto alla musica al 100% Cresciuto con i grandi classici della musica italiana ed internazionale, scopre sonorità più pesanti durante la gioventù e non se ne separa più, maturando nel contempo il sogno di formare una rock band. Si approccia inizialmente al pianoforte e poi al basso elettrico – ma sarà la sua voce a dargli il giusto ruolo, facendosi le ossa in diverse band e all’interno di spettacoli che coprono vari generi musicali, fino a fondare i Saints Trade – band hard rock con cui sforna diversi album e si toglie più di una soddisfazione in Italia e all’estero, fino a realizzare un altro piccolo sogno – quello di scrivere di musica entrando a far parte della grande famiglia di TuttoRock.