Roger Waters @ Unipol Arena Bologna 29 Aprile 2023
Roger Waters “This Is Not A Drill- His First Farewell Tour” Unipol Arena 29 Aprile 2023
Quando musica, genio, storia, cinema e ideologie e un pochino di sana “strafottenza” si incontrano c’è da stare attenti. Questo è accaduto al live dell’attesissimo Roger Waters a Bologna, tre date sold out come le altre della penisola; un bagno di folla di tutte le età e da tutte le regioni d’Italia accorse per vedere il quasi 80 enne (in ottima forma) Roger.
Un palco a croce posto al centro, una visione a 360°, megaschermi, effetti speciali, video avveniristici e distopici, video del “tempo che fu”, di quei ragazzi che hanno cambiato il modo di fare musica, tutti anche Syd e quei visi ti catapultano in una dimensione che solo il tempo può scalfire.
“Confortably Numb” inizia il viaggio e ci si immerge in un video che scuote le menti, di una città tetra e con la moltitudine umana come zombie. Si alzano i maxischermi ed ecco Waters, asciutto e di nero vestito. Il boato al suo arrivo.
Da lì è un crescendo: suona e canta spostandosi sui quattro lati così che tutti possano godere appieno della performance: “Another Brick in the Wall” e i video continuano a scorrere, lui che parla che saluta dicendo “Sono felice di essere qui!”
I monitor che ci ricordano eccidi, guerre, i presidenti americani e i loro “errori”, ci sono i buoni e i cattivi (tanti!), la condanna di un sistema che manipola e si deve stare attenti.
“The bar”, il luogo dove conoscersi e stare insieme, un attimo di tranquillità per tutti che siamo storditi da immagini e parole.
“Wish You Where Here” e “Shine On Crazy Diamond” in ricordo di Syd Barrett, pubblico in visibilio e commosso; si arriva al primo stop della serata con “Sheep” dove oltre, ai video veniamo sorvolati sulle nostre teste da una gigantesca pecora gonfiabile.
Si va avanti con la seconda parte del live: martellante, con i video che catturano l’attenzione per i messaggi dell’artista che si susseguono; “In the Flesh” e ancora una volta sulle nostre teste volteggia un maiale che si prodiga in acrobazie; “Run Like Hell”, “Déjà Vu” e l’inconfondibile tintinnio di monete di uno dei brani che ha segnato un’ epoca “Money”: il capitalismo, il dio denaro osannato.
Si continua con le iconiche “Us and Them”, “Any Colour You Like”, “Brain Damage”, “Eclipse”: è l’apoteosi.
C’é ancora spazio per un saluto e “Two Suns in the Sunset”, “The Bar” e “Outside the Wall”.
Il potere è la violenza, il potere ci opprime, dobbiamo aprire gli occhi e combattere contro uno sfacelo che continua ad imperversare, questo il monito di Roger Waters.
Uno spettacolo nello spettacolo, unico, roboante, psichedelico e che scuote le coscienze.
A cura di Monica Atzei
Credits: si ringrazia D’Alessandro e Galli e Unipol Arena per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
BAND:
Roger Waters (Vocal- piano- bass- acoustic guitar)
Jon Carin (Keyboards- guitars- vocals)
Robert Walter (Organ- Fender Rhodes)
Jonathan Wilson (Guitars- vocals)
Gus Seyffert (Bass- guitar)
Dave Kilminster (Guitar- vocals)
Joey Waronker (Drums-percussion)
Seamus Blake (Saxophone)
Amanda Belair (Vocals)
Shanay Johnson (Vocals)
SETLIST 1:
Comfortably Numb
The Happiest Days of Our Lives
Another Brick in the Wall, Part 2
Another Brick in the Wall, part 3
The Powers That Be
The Bravery of Being Out of Range
The Bar
Have a Cigar
Wish You Were Here
Shine On You Crazy Diamond
Sheep
SETLIST 2:
In the Flesh
Run Like Hell
Déjà Vu
Déjà Vu (Reprise)
Is This the Life We Really Want?
Money
Us and Them
Any Colour You Like
Brain Damage
Eclipse
Encore:
Two Suns in the Sunset
The Bar (Reprise)
Outside the Wall
Insegnante, classe 1975, medioevista ed immersa nella musica sin da bambina. Si occupa per Tuttorock soprattutto di interviste, sue le rubriche "MommyMetalStories" e "Tuttorock_HappyBirthday". Scrive per altri magazine e blog; collabora come ufficio stampa di band, locali, booking e con una label.