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ROBERTO VECCHIONI @ Mont’Alfonso Sotto le Stelle 20-8-2024

ROBERTO VECCHIONI @ Mont’Alfonso Sotto le Stelle 20-8-2024

ROBERTO VECCHIONI “Tra il silenzio e il tuono” @ Mont’Alfonso Sotto le Stelle 20-8-2024

Il Professore della musica italiana, al secolo Roberto Vecchioni, si è presentato nel meraviglioso scenario della Fortezza di Mont’Alfonso, che domina Castelnuovo di Garfagnana (Lucca), nell’ambito del tour estivo “Tra il silenzio e il tuono”, che prende il nome dall’ultimo lavoro letterario dell’artista, in vetta alla classifica della narrativa italiana. Un titolo evocativo che suddivide la serata in due ideali momenti, uno dedicato al suo ultimo lavoro, spaziando nei ricordi, andando dalla scuola in cui ha insegnato fino al 1999, arrivando al carcere per spaccio (poi totalmente assolto). Ma se quest’ultima vicenda ha ispirato un pezzo dedicato al giudice che non si presentava mai mentre lui languiva in carcere, non mancano i riferimenti a tante altre persone e momenti che hanno segnato i suoi 81 anni di vita. Da quelli conosciuti di persona, a grandi autori come Rimbaud e Baudelaire, ma accantonando i momenti dedicati al sociale e alla politica, la serata si trasforma in una sorta di monologo dedicato a qualcosa di fondamentale per tutti noi, la donna. La donna che, nella visione di Vecchioni, diventa una sorta di dea, un’icona da preservare e proteggere, ma che è dotata di una forza che noi ‘miseri uomini’, non possediamo nemmeno lontanamente. E così il professore invita tutte le donne a essere ‘donne’, con la gonna… non pallide imitazioni dei maschietti, affetti da un machismo quanto mai pernicioso, da un patriarcato di cui gli uomini devono liberarsi, e i tanti, troppi, femminicidi che costellano le cronache giornaliere ne sono testimoni.

La serata ha avuto inizio con il cielo ancora tinto delle ultime luci del tramonto, che lentamente si spegnevano dietro le montagne creando un’atmosfera magica che ha avvolto il pubblico, pronto a lasciarsi trasportare dal viaggio tra musica e parole che Vecchioni sa costruire con così ricca sapienza. Una serata che si è aperta con l’esibizione della polistrumentista, compositrice e scrittrice, originaria di Marlia, Ilaria Biagini, che ha aperto la serata eseguendo al pianoforte “Canzone per Alda Merini“, applaudita e lodata anche dallo stesso Vecchioni che l’ha definita “una musicista vera”, e che l’ha vista partecipare in vari altri momenti durante la serata. L’esperienza è proseguita in veste intimistica con un carico di emozioni e poesia, ove il cantautore milanese ha saputo toccare corde profonde dell’anima, iniziando con la declamazione della poesia di Giovanni Pascoli, “L’Ora di Barga“, che ha emozionato tanto. Un’emozione forte come quella richiamata da Cappuccio Rosso, la storia della ragazza turca Ayse Deniz Karacagil, conosciuta per le sue battaglie per i diritti e, per l’appunto, il suo caratteristico cappuccio rosso, morta in guerra per avere sposato la causa curdo-siriana.

Fin dalle prime note, Vecchioni ha incantato la platea con la sua voce intensa e calda, che nonostante il passare degli anni conserva intatta la capacità di arrivare dritta al cuore, il repertorio proposto ha spaziato tra grandi classici della sua discografia e brani più recenti, alternando momenti di riflessione e introspezione a esplosioni di energia. Il concerto è stato un perfetto equilibrio tra canzoni che hanno segnato generazioni, come Luci a San Siro e Chiamami ancora amore, e brani meno noti, ma altrettanto poetici, arricchiti da racconti e aneddoti che Vecchioni ha condiviso con il pubblico. Ogni canzone è stata introdotta con riflessioni sulla vita, sull’amore e sul tempo che passa, in un dialogo costante tra artista e spettatori, che si è creato con naturalezza e complicità. Il climax si è toccato con l’esecuzione di Sogna, ragazzo, sogna, dove la voce di Vecchioni, accompagnata da un pubblico in silenzio quasi religioso, ha creato un’atmosfera di pura commozione. Non sono mancati però anche momenti di leggerezza e ironia, tratti distintivi dello stile narrativo del cantautore, che hanno strappato sorrisi e applausi. Sul palco, Vecchioni è stato affiancato dalla sua band di talentuosi musicisti, che hanno arricchito gli arrangiamenti con sonorità raffinate e mai invadenti, lasciando spazio alle parole, vere protagoniste della serata. Gli interventi strumentali hanno saputo esaltare l’intensità dei testi senza mai sovrastarla, contribuendo a creare un’atmosfera di intimità e calore. Il finale è stato un crescendo di emozioni che ha visto chiudere la serata con il bis richiesto a gran voce dal pubblico, e come si poteva concludere se non con la storia Samarcanda? Infine, Vecchioni ha salutato il pubblico con un ultimo sguardo carico di gratitudine, chiudendo una serata che resterà impressa nella memoria dei presenti come un momento di rara bellezza artistica e umana.

Report by MAURIZIO DONINI

Credits: si ringrazia BitConcerti e Mont’Alfonso Sotto le Stelle per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

BAND:
Roberto Vecchioni – voce
Lucio Fabbri (pianoforte e violino)
Massimo Germini (chitarra acustica)
Antonio Petruzzelli (basso)
Roberto Gualdi (batteria)
Guest:
llaria Biagini

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Setlist:
Storia e leggenda del lanciatore
Ti insegnerò a volare (Alex)
Ogni canzone d’amore
La mia ragazza
L’infinito
El bandolero stanco
Cappuccio rosso
Voglio una donna
A te
Le mie ragazze
Sogna, ragazzo, sogna
Chiamami ancora amore
Encore:
Luci a San Siro
Samarcanda