PAT METHENY TRIO “Bologna Jazz Festival” – Live @ Teatro EuropAuditorium …
Intensa, ma mai melensa; l’ultima serata del “Bologna Jazz Festival” termina con il botto. I fuochi d’artificio vengono fatti esplodere da Pat Metheny ed il suo trio. Il successo della serata è stato rogitato nel momento stesso in cui le prevendite dei biglietti hanno segnato il sold out. La buona e cordiale fiscalità degli orari d’inizio del Teatro EuropAuditorium viene cautamente stravolta dall’euforia dei ringraziamenti di quest’ultima tappa, che segna la fine del grande swing per questo 2019.
Poco prima delle 21.30 è proprio il solitario Pat a fare il suo ingresso sul palco accompagnato solo dalla sua “Manzer Pikasso”, chitarra sensazionale con BEN 42 corde incorporate. La performance solistica risulta dunque intima, elegante ed ancestrale. Il primo brano, dopo l’ingresso del contrabbassista Jonathan Barber ed il batterista Darek Oleszkiewicz, è un pezzo intriso di una placida quiete svolazzante. Fa capolino, in modo istantaneo, una traccia segnata da una inafferrabile contorsione tematica, affondata in un mare di decentramento tonale. Ogni assolo di Mr. Metheny (così come quello di ogni suo compagno di legni) è riverberato dagli incessanti applausi della platea.
Arriva dunque un momento armonico spigliato e tondeggiante, scandito con regolarità e portamento swingato. Riaffiorano sia brani appartenenti a dischi di epoca passata come “80/81”, sia composizioni più giovani come “Into the Dream” (contenuta nella raccolta di “Jim Hall & Pat Metheny”). La batteria di Darek viene fuori come una catapulta, energicamente stopposa, brillante e granitica. Mentre il contrabbasso di Jonathan è un’ombra onnipresente e mai remissiva. Nella seconda parte dello spettacolo le dinamiche vengono alacremente allentate per poi ripartire con uno swingato fugace e scoppiettante. E’ un momento mosso con sembianze di brevi accelerazioni e una miriade di modulazioni impazzite. Addentratosi nella parte finale dello show è impossibile non scorgere la “chitarra trombeggiante” di Pat, (resa squillante da un pedale effettistico). Abbiamo il primo encore a ritmo di bossa intorno alle 22.50, poco dopo arriva anche il secondo; e qui, così come nell’inizio, metheny è solo per salutarci con una “sonata antica”
Tutti i salmi finiscono in gloria ed anche quest’anno il “BJF” non poteva che regalarci emozioni intense, ma mai melense tramite uno dei più grandi chitarristi della storia del jazz contemporaeo.
GIOELE AMMIRABILE
Photoset by NINO SAETTI
Credits: si ringrazia Daniele Cecchini e Bologna Jazz Festival per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
BAND:
Pat Metheny – chitarra
Darek Oleszkiewicz – contrabbasso
Jonathan Barber – batteria
SETLIST:
Turnaround
So May It Secretly Begin
Bright Size Life
Always and Forever
The Good Life
Better Days Ahead
Timeline
The Red One
Message to a Friend
Into the Dream
Question and Answer