NOEL GALLAGHER’S HIGH FLYING BIRDS op. The Ramona Flowers – Live “Pistoia Bl …
Scaletta del concerto:
Dramatist
If You Remember
Dismantle and Rebuild
Out of Focus
Tokyo
Strangers
Run Like
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Il concerto si divide in due parti, la prima comprendente i lavori tratti dall’ultimo LP e dal freschissimo EP appena uscito, “Black Star Dancing” che prende il nome dal singolo che tanto ha fatto discutere per la svolta funky/disco/pop e l’allontanamento dalle tipiche sonorità britpop, il genere che ha segnato praticamente per intero la carriera del nostro. Il risultato di questa prima parte è che i brani nuovi, in sede live, rendono molto di più rispetto a quanto udito da lettore CD. Ad un certo punto Noel resta da solo sul palco ed esegue una versione emozionantissima di “Dead in the water”, splendido brano che più si avvicina alle sue vecchie composizioni, e non a caso, dopo il rapido rientro degli altri musicisti, inizia la seconda parte del concerto dove vengono eseguiti brani degli Oasis, a partire da “The importance of being idle”.
Tra un brano e l’altro, il maggiore dei fratelli Gallagher saluta, ringrazia spesso in italiano e scherza con un gruppetto di ragazzi che, alla sua domanda “Chi di voi è di Manchester?” rispondono “Noi” e ricevono come risposta “no, non credo che voi siate di Manchester, però vedo che siete tifosi del City” e risponde con il pugno sul cuore ad un ragazzo che gli mostra la maglia della squadra da lui tanto amata. Si susseguono brani che in passato venivano cantati da Liam e che Noel esegue in maniera impeccabile, spesso lasciando i ritornelli alle voci del pubblico, in particolare durante “Wonderwall” e “Whatever”, brani tratti dai primi due album capolavoro degli Oasis, “Definitely Maybe” del 1994 e “(What’s the Story) Morning Glory?” del 1995. Anche sulle note di “The Masterplan” e “Half the world away”, due b-sides che sono diventati veri e propri inni degli amanti del britpop, il pubblico canta a squarciagola e, ad alcuni, compreso il sottoscritto, sfugge una lacrimuccia.
Dopo i soliti saluti di rito pre-bis la band fa immediato ritorno sul palco con “AKA… What a Life!”, brano tratto dal primo album post scioglimento degli Oasis “Noel Gallagher’s High Flying Birds” e prosegue con una versione stupenda di “Don’t look back in anger”, forse il brano più bello scritto da Noel e sicuramente una delle canzoni più importanti ed apprezzate della storia della musica. Si chiude con la cover di “All you need is love” dei Beatles, brano con il quale Noel si congeda tra applausi scroscianti e sguardi soddisfatissimi dei presenti. Il nuovo Noel piace ai vecchi fan degli Oasis e alle nuove generazioni ed esegue live concentrati sulla cosa più importante che ci sia per chi vi assiste, la musica, con la m maiuscola.
MARCO PRITONI
Photoset by DANIELA NUVOLONE
Credits: si ringrazia Davvero Comunicazione e Pistoia Blues Festival per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Fort Knox
Holy Mountain
Keep On Reaching
It’s a Beautiful World
She Taught Me How to Fly
Black Star Dancing
Rattling Rose
Dead in the Water
The Importance of Being Idle
Little by Little
Whatever
The Masterplan
Half the World Away
Wonderwall
Stop Crying Your Heart Out
Encore:
AKA… What a Life!
Don’t Look Back in Anger
All You Need Is Love
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.