Niccolò Fabi “una somma di piccole cose tour” @Teatro Creberg Bergamo 3 febbr …
by tuttorock
7 Febbraio 2017
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Niccolò Fabi, classe ’68, una laurea in Filologia Romanza e oltre venticinque anni di onorata carriera da musicista. Lo seguo dalle sue prime apparizioni al festival di Sanremo, l’ho adorato sin da subito! Un po’ perché condividiamo la stessa capigliatura….un po’ per la sua ironia romana e il suo garbo, ma soprattutto per la capacità sottile che ha di trasmettere emozioni attraverso la sua musica, un vero gioielliere di parole.
E’ un artista che è cresciuto tantissimo nel corso degli anni ed il concerto di venerdì 3 febbraio al teatro Creberg di Bergamo ne è stata la conferma. Il teatro era gremito di gente, con un pubblico estremamente variegato e di ogni età. Alle 21.10 Niccolò ha cominciato a cantare accompagnato dalla sua chitarra, da solo, nella stessa solitudine nella quale ha registrato il suo ultimo album “ Una somma di piccole cose”, ed è stata subito breccia nei cuori di tutti. L’affetto del suo pubblico si è palesato dai primi minuti di concerto, la regola del:” si applaude a fine brano ” non è valsa e l’entusiasmo incontenibile della platea si è mostrato a metà canzone, ed è andato avanti così per tutto il concerto.
Un’esibizione godibilissima e generosa, come è lo stesso Niccolò, due ore piene di musica fatta da musicisti estremamente talentuosi che Fabi presenta subito:Alberto Bianco, Matteo Giai, Filippo Cornaglia e Damir Nefat
Niccolò si è circondato di professionisti eccellenti che, come lui stesso dice, ha saputo sapientemente scegliere. Le prime canzoni del concerto sono tratte dall’ultimo album, l’atmosfera è intima e raccolta, merito anche di un bellissimo gioco di luci, poi Niccolò inizia con quelli che definisce una serie di ”bis”, suona la ”complicata” Elementare, almeno per quanto riguarda il testo, e pian piano il concerto spicca il volo e il dialogo con il pubblico diventa sempre più frequente. Bellissimo il tiro di E’ non è, poi Niccolò passa al pianoforte e, dopo aver ringraziato i presenti dell’affetto percepito sin dall’inizio dell’esibizione, suona Mimosa. Si arriva sazi di musica ai suoni colorati e all’anima raggae di Io/ Vento d’estate, durante l’esibizione Niccolò si diverte a duettare con il pubblico del teatro, ironizzando e chiacchierando con una platea divertita e appassionata. Con Lasciarsi un giorno a Roma l’entusiasmo è incontenibile e tutto il popolo del Creberg si alza dalle poltrone per ballare e in parte si riversa sotto al palco. L’impressione è che nessuno si sia trovato per caso al suo concerto, tutto il pubblico sembrava conoscere a memoria le sue canzoni, compresi dei fan davvero giovani… che hanno cantato a squarciagola tutto il tempo..
Prima della chiusura del concerto Niccolò cede il microfono al suo musicista/cantautore Bianco, che si esibisce in Filo d’erba.
La conclusione arriva con Lontano da me e una carica ”Take me home, Contry roads” di John Denver.
Un’esibizione fatta col cuore quella di Niccolò Fabi e la sua band, potente e al tempo stesso profonda che al termine lascia un senso di soddisfazione e appagamento. La mia stima per questo musicista così ricco di contenuti e autentico non può che essere confermata, un anima bella … come ce ne sono poche! Grazie
E’ un artista che è cresciuto tantissimo nel corso degli anni ed il concerto di venerdì 3 febbraio al teatro Creberg di Bergamo ne è stata la conferma. Il teatro era gremito di gente, con un pubblico estremamente variegato e di ogni età. Alle 21.10 Niccolò ha cominciato a cantare accompagnato dalla sua chitarra, da solo, nella stessa solitudine nella quale ha registrato il suo ultimo album “ Una somma di piccole cose”, ed è stata subito breccia nei cuori di tutti. L’affetto del suo pubblico si è palesato dai primi minuti di concerto, la regola del:” si applaude a fine brano ” non è valsa e l’entusiasmo incontenibile della platea si è mostrato a metà canzone, ed è andato avanti così per tutto il concerto.
Un’esibizione godibilissima e generosa, come è lo stesso Niccolò, due ore piene di musica fatta da musicisti estremamente talentuosi che Fabi presenta subito:Alberto Bianco, Matteo Giai, Filippo Cornaglia e Damir Nefat
Niccolò si è circondato di professionisti eccellenti che, come lui stesso dice, ha saputo sapientemente scegliere. Le prime canzoni del concerto sono tratte dall’ultimo album, l’atmosfera è intima e raccolta, merito anche di un bellissimo gioco di luci, poi Niccolò inizia con quelli che definisce una serie di ”bis”, suona la ”complicata” Elementare, almeno per quanto riguarda il testo, e pian piano il concerto spicca il volo e il dialogo con il pubblico diventa sempre più frequente. Bellissimo il tiro di E’ non è, poi Niccolò passa al pianoforte e, dopo aver ringraziato i presenti dell’affetto percepito sin dall’inizio dell’esibizione, suona Mimosa. Si arriva sazi di musica ai suoni colorati e all’anima raggae di Io/ Vento d’estate, durante l’esibizione Niccolò si diverte a duettare con il pubblico del teatro, ironizzando e chiacchierando con una platea divertita e appassionata. Con Lasciarsi un giorno a Roma l’entusiasmo è incontenibile e tutto il popolo del Creberg si alza dalle poltrone per ballare e in parte si riversa sotto al palco. L’impressione è che nessuno si sia trovato per caso al suo concerto, tutto il pubblico sembrava conoscere a memoria le sue canzoni, compresi dei fan davvero giovani… che hanno cantato a squarciagola tutto il tempo..
Prima della chiusura del concerto Niccolò cede il microfono al suo musicista/cantautore Bianco, che si esibisce in Filo d’erba.
La conclusione arriva con Lontano da me e una carica ”Take me home, Contry roads” di John Denver.
Un’esibizione fatta col cuore quella di Niccolò Fabi e la sua band, potente e al tempo stesso profonda che al termine lascia un senso di soddisfazione e appagamento. La mia stima per questo musicista così ricco di contenuti e autentico non può che essere confermata, un anima bella … come ce ne sono poche! Grazie
Si ringrazia “parole e dintorni” Tatiana Lo Faro per la gentilissima concessione.
Press Mariapia Catalani
Photo Daniele Di Chiara