NIC CESTER & THE MILANO ELETTRICA – Live @ Locomotiv Club, Bologna 16-02-
Il concerto di Cester con la Milano Elettrica, il dream team che lo accompagna, riporta indietro nel tempo, un tempo in cui non ho vissuto, ma che grazie alla musica conosco un po’. Sonorità soul, Motown, psichedelia, un paio d’ore in cui mi sento catapultata in un’altra epoca. Nic accompagna quasi tutti i brani in cui non suona la chitarra con le maracas, e intorno a lui troviamo gli affiatatissimi Sergio Carnevale (Bluvertigo) alla batteria, Daniel Plentz (Selton) alle percussioni, Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) alla chitarra, Roberto Dragonetti al basso, Domenico Mamone al sax e al flauto traverso e Raffaele Scogna alla tastiera. Tutti questi strumenti, uniti ai cori, mi fanno sentire in una sala da concerti vecchio stile, non fosse altro che siamo al Locomotiv e non siamo vestiti bene.
Nic Cester ha una voce particolarissima, graffiante, urlata, sofferta ma al tempo stesso innamorata. Parla bene l’italiano e questo fa simpatia al pubblico, che lo asseconda nelle sue gag. Unico momento imbarazzante, il brano tradotto da Mogol. Nic si dice orgoglioso di essere a Bologna, seconda data del tour italiano cominciato a Roma. La band presenta l’album Sugar Rush, uno dei dischi più belli che abbia sentito ultimamente, da ascoltare fino in fondo a ripetizione. Uno dei momenti più belli è “Hard Times”, singolo uscito il giorno del concerto e dedicato alla figlia, in cui Nic sfoggia tutta la sua potenza vocale. E mi viene da chiedermi come farà reggere tutto un tour se continuerà a cantare così a tutte le date!
A fine concerto, a sorpresa, sale sul palco Federico Poggipollini. Il pubblico è abbastanza interdetto, ma bastano pochi istanti perché Capitan Fede si liberi dalla solita associazione a Ligabue. Mentre Nic si prende una pausa lui e la band si danno all’improvvisazione, e il brano si conclude con un virtuoso scambio di lanci con il sassofonista. Quando Nic sale sul palco sembra quasi voler dire “Ehi ragazzi, basta, dobbiamo ricominciare!”. E Poggipollini lo accompagna per un altro paio di brani.
Insomma un concerto che mi ha piacevolmente colpita, e l’atmosfera del locale ha aiutato. Anche il pubblico mi è piaciuto: attento, poche chiacchiere, applausi, pochissimi cellulari e nessuna sigaretta.
SILVIA RAGGETTI
Photoset by ANDREA NASCETTI
Credits: si ringrazia D’Alessandro e Galli per la gentilissima disponibilità e Locomotiv Club per la perfetta organizzazione dell’evento.
1. Sugar Rush
2. Eyes on the Horizon
3. Psichebello
4. Hard Times
5. Strange Dreams
6. Who You Think You Are
7. On Top of the World
8. God Knows
9. Not Fooling Anyone
10. Little Things
11. Neon Light
12. Walk On
Sul palco:
Nic Cester: voce, chitarra, maracas
Sergio Carnevale: batteria
Roberto Dragonetti: basso
Domenico Mamone: sax, flauto traverso
Daniel Plentz: percussioni
Raffaele Scogna: tastiera
Adriano Viterbini: chitarra
Web:
http://www.niccester.com/en/home/