NAOMI RIVIECCIO @ Bravo Caffè, Bologna 1-12-2019

Naomi, dopo essersi aggiudicata il secondo posto dell’ultima edizione di X Factor – finale presso il Mediolanum Forum di Assago – dove era capitanata dal rapper Fedez, incide il suo primo singolo “Like the rain (unpredictable)” e, a marzo di quest’anno, viene scelta dalla Disney per interpretare le canzoni della versione italiana del film “Aladdin” uscito nelle sale cinematografiche a maggio. Nell’ambito della promozione di Aladdin, ha avuto l’opportunità di duettare con Zayn e con la star hollywoodiana Darren Criss. Naomi Rivieccio nasce a Napoli nel 1992 e inizia lo studio del canto all’età di 8 anni entrando a far parte del coro delle voci bianche del Teatro San Carlo di Napoli. Partecipa ai corsi di recitazione presso il “Centro Teatro Spazio” di San Giorgio a Cremano (NA) e consegue la laurea in primo livello, con il massimo dei voti e menzione, in ‘Canto Lirico’ in qualità di Soprano lirico leggero (2014) presso il Conservatorio di musica Giuseppe Martucci di Salerno. Nel novembre del 2015 debutta presso il Teatro G. Verdi di Salerno nel ruolo principale di Serpina nella Serva Padrona. Da lì inizia una carriera che la porterà a esibirsi in giro per l’Italia e su prestigiosi palchi europei fino alla consacrazione di X Factor.

Come recita il motto che coniai tanti anni fa, “Se arrivi a esibirti al Bravo, vuol dire che sei bravo!”, la regola non ammette eccezioni di sorta e Naomi, esordiente su questo prestigioso palco che ha visto alternarsi i più grandi nomi della scena mondiale, tiene fede alle promesse. Un live set di alto livello e condito da molteplici sorprese. Pescando nel suo passato, e presente, da soprano lirico, inizia con una manciata di pezzi in stile jazz per omaggiare il Rhyman bolognese, patria del genere, canzoni magari non propriamente abituali per lei, ma interpretare in maniera perfetta. Si vira quindi sulla colonna sonora della disneyana Aladdin con La mia voce e da lì il climax si surriscalda continuamente. Iniziando dalla jacksoniana Man in the mirror passando per una ruggente I wish di Stevie Wonder, la sezione ritmica Dirani-Veronesi martella senza pietà e sui fraseggi di Guidi la voce di Naomi prende corpo e forza vieppiù, diventando totalmente esplosiva nei brani che l’hanno fatta conoscere mainstream, No roots e a seguire Look at me now vengono eseguite con una dimostrazione di totale onnipotenza e controllo di brani difficilissimi da riprodurre. Il finale in un catino divenuto incandescente e colmo di gente vede schiantare i muri dalla vulcanica Bang Bang che la proiettò nella corsa alla finalissima di X-Factor e da una coraggiosa La sera dei miracoli, omaggio alla città dell’indimenticabile Lucio. Dire che avrebbe meritato il podio più alto nel talent appare perlomeno scontato, ma alla fine quello che conta è il mondo reale e i palchi da presidiare, e qui il futuro di Naomi appare quanto mai roseo.