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MUSICULTURA 2019 – Live @ Sferisterio, Macerata 22/25-6-2019

MUSICULTURA 2019 – Live @ Sferisterio, Macerata 22/25-6-2019

22-6-2019
Notte magica a Musicultura con Ruggeri, Sananda Maitreya e Morgan

Francesco Lettieri,  Lavinia Mancusi, Gerardo Pozzi e Francesco Sbraccia volano in finale – Omaggio ai  Beatles  con The BeatBox e la Roma Philarmonic Orchestra
 
Sulle vibranti note di  “Peter Pan”   Enrico Ruggeri apre l’intensa carrellata di emozioni della seconda serata di Musicultura, il Festival della Canzone Popolare e d’autore condotto da Enrico Ruggeri e dalla brillante Natasha Stefanenko in diretta su Rai Radio 1, con la partnership di Rai3  Rainews 24, e Tgr.
Nel giorno dedicato della Festa Internazionale della Musica i giovani artisti finalisti del Concorso Francesco Lettieri  con la canzone  La mia nuova età,  Lavinia Mancusi con  Ninù,  Gerardo Pozzi con il brano Badabum  e Francesco Sbraccia con Tocca a me volano in finale, grazie ai voti del pubblico,  per contendersi l’ambito  titolo di vincitore assoluto della XXX Ed del Festival Musicultura.
 
La band piemontese Lo Straniero con la canzone Quartiere italiano  si è aggiudicata il Premio Nuovo Imaie, di 15.000 € per la realizzazione di un tour di otto date.
Morgan strega il pubblico dello Sferisterio con una esibizione live piano e voce,  raffinata e passionale, apre con il suo “ Per sempre”  segue  “Altrove”, una raffica di emozioni che arrivano direttamente al cuore del pubblico “ una mente meravigliosa, uno degli ultimi avamposti della musica di qualità in questo sciagurato paese” così ha commentato Enrico Ruggeri l’esibizione del genuino artista che ha portato il suo sacro fuoco sul palco del Festival.Il cantautore è l’incontro tra la musica e la poesia e spesso è anche un  filosofo– ha detto Morgan –“Ha  un ruolo sociale  molto importante perché parla  in maniera semplice e diretta al cuore della gente”  Morgan chiude la sua esibizione  trascinando Enrico Ruggeri in un improvvisato duetto al pianoforte  in omaggio a Giorgio Gaber sulle note di “Non arrossire”.

“Grazie Macerata è un vero piacere essere qui” così  Sananda Maitreya, prima noto come Terence Trent D’Arby, una delle voci più prestigiose della scena musicale, artista dalle tante vite, ha salutato il pubblico dello Sferisterio e abbracciando la sua chitarra  ha intonato “The birds are singing”  materializzando, in un attimo, sul palcoscenico di Musicultura, la storia del blues e del soul. Accompagnato dalla sua band di grandi musicisti The Sugar Plum Pharaohs, ha proseguito con “Supermodel sandwich” e “ This town” in un crescendo di note soul intrise di magiche sfumature,  Sananda Maitreya al pianoforte  ha offerto la sua celebre  “ O divina”. Tra gli applausi emozionati  degli oltre 2500 spettatori  dello Sferisterio Sananda ha intonato “ Sign your name” e ha chiuso la sua esibizione da brivido  nel delirio del pubblico rapito dalla sua voce con un altro grande successo “ Holding on you”.

Tra gli ospiti The André: il misterioso ragazzo nato come fenomeno su You tube,che ha la stessa voce  di De Andrè, accompagnato dalla sua chitarra ha cantato “Rolls Royce”, con il  volto coperto dagli occhiali polarizzati e dal cappuccio di una felpa rossa.
Ospite della parola Andrea Purgatori, giornalista d’inchiesta, sceneggiatore per TV e cinema che ha scelto per il suo monologo  nella platea dell’Arena Sferisterio  la canzone di “Changing of the guard”  di Bob Dylan.

A chiudere la seconda serata del Festival un grande omaggio alla leggenda dei Beatles con The Beatbox  accompagnati dai quaranta elementi della Roma Philarmonic Orchestra che hanno ricreato la veste sinfonica delle canzoni beatlesiane. A cinquant’anni dalla pubblicazione di Abbey Road e dall’ultima apparizione live di John, Paul, George e Ringo, sul tetto della Apple Record a Londra, in un favoloso viaggio nel tempo The Beatbox hanno ricreato l’atmosfera di “Sgt Pepper’s” che ha fatto rivivere l’energia e il fascino del mitico quartetto di Liverpool, con le stesse strumentazione e i vestiti confezionati su misura dalla sartoria che li creò per la tournèe americana dei Fab Four. In una tempesta di emozioni e di ricordi, tra i brani hanno eseguito “Hello Goodbay”,  “All You need this love”  “A day in the life”  “Because”, “Something”  “The long and winding road” “Golen Slumber” e accompagnati dai cori del pubblico in piedi hanno chiuso con “Hey Jude”

24 giugno 2019
Musicultura: Francesco Lettieri vince la XXX ed. del Festival
Angelique Kidjo-Daniele Silvestri show allo Sferisterio
 
“E adesso preparo un disco nuovo di zecca. Vincere Musicultura, riportare a Napoli un premio così prestigioso, è una sfida e al tempo stesso un peso enorme. La storia artistica della mia città è straordinaria, voglio dimostrarmi all’altezza. Macerata è il mio nuovo punto di partenza”. Francesco Lettieri è raggiante: “Una esperienza che non dimenticherò facilmente”

Francesco Lettieri, 27 anni di Giugliano Napoli, entra nell’albo d’oro di Musicultura nell’anniversario della sua XXX Edizione e si aggiudica, con i voti del pubblico, i 20.000 euro del Premio UBI Banca con la canzone “La mia nuova età”, che parla della paura di perdere la figura paterna. Un brano ricco di un intimismo emozionante e concepito come una autoanalisi, vestito di poetiche immagini, dove tre note di piano, ben suonate, bastano per accendere la sensibilità di chi l’ascolta.
Vincitori ‘virtuali’ sul palco dello Sferisterio Natasha Stefanenko ed Enrico Ruggeri, la coppia di presentatori alla loro prima volta nelle Marche. Puntuali e precisi hanno dettato i tempi dello show, chiamato gli artisti delle parole, permettendo a Rai Radio1 di proporre le serate live on air.   

I primi numeri danno ragione alle scelte di Piero Cesanelli, Ezio Nannipieri e la squadra di Musicultura: dirette Facebook, live e social hanno premiato con oltre 150.000 interazioni le proposte arrivate grazie alle dirette on line di Rai3, Radio1, Rainews24 e Sos Italia Villaggi dei Bambini. Una condivisione a 360° che ha portato il Festival di Musicultura anche oltreoceano.

La gara che ha decretato il successo di Francesco Lettieri è stata giocata a suon di note con Francesco Sbraccia, Lavinia Mancusi e Gerardo Pozzi. “Un risultato sempre più alto sia a livello compositivo che di personalità nel live  – spiega Nannipieri Vice Presidente del Festival– che conferma la bontà delle nostre scelte artistiche.  Il pubblico si è trovato di fronte quattro giovani artisti capaci di regalare emozioni, musica e parole”.
Ad Enzo Savastano di Benevento, nella vita “senza occhiali” Antonio De Luca, con la sua ‘Le mogli dei cantanti famosi’ il Premio della Critica, decretato dai giornalisti e dagli esperti di settore. “Un viaggio fantastico – ha detto – perché qui si unisce la cultura ‘alta’ con quella popolare”. 

La serata finale di Musicultura in diretta su Rai Radio 1, con la partnership di Rai3, Rainews24, e Tgr che sarà trasmessa su Rai3 il prossimo 27 luglio, ha registrato il sold out  nello scenario da favola dall’Arena Sferisterio di Macerata. Dalle Marche le immagini dello Sferisterio sono state declinate su tutte le piattaforme Rai. “E non era scontato che succedesse – ha puntualizzato Piero Cesanelli, Direttore Artistico del Festival – siamo partiti da lontano, abbiamo fatto molta strada e se si voleva dimostrare che una nuova generazione di musica di qualità esiste e che arti diverse ma affini possono condividere il medesimo palco,  ci siamo riusciti”.
 
Enrico Ruggeri ha dato il via alle emozioni della serata finale con la canzone “Quello che le donne non dicono” il brano scritto per la Mannoia, dedicato ai sentimenti inespressi delle donne. I 30 anni di Musicultura si sono intersecati con i 25 anni di carriera di Daniele Silvestri, cantautore lucido, poetico e poliedrico, punto di riferimento nell’evoluzione del linguaggio della canzone italiana che al pianoforte ha così introdotto “Le Navi”. “Ho scritto questa canzone quasi dieci anni fa, quando parlare di vite affidate al mare, un misto di speranza e disperazione  degli emigranti, non era un atto politico ma era semplicemente un atto umano”. Spazio, poi, all’attualità nel secondo brano, “La mia casa” “Pensare il mondo come un’unica casa, basterebbe questo per non erigere più muri”. Ha chiuso la sua toccante esibizione live con la  chitarra e le suggestive atmosfere di “Prima che”.
 
Spazio anche a Rancore a cui il pubblico dello Sferisterio ha regalato una vera e propria ovazione grazie al suo “rap ermetico” puro e genuino. L’esibizione si è conclusa in  duetto con Daniele Silvestri con il potente brano “Argento vivo” la canzone scritta a sei mani da Daniele SilvestriManuel Agnelli e Rancore che ha fatto incetta di premi al 69° Festival della Canzone Italiana.  
 
Le ‘parole della serata’ sono state quelle di Carlotta Natoli che ha emozionato la platea dello Sferisterio con la lettura di “Guerra” di Achille Campanile. Il preludio allo spazio ‘sociale’ firmato Musicultura: il palco è stato riempito ancora una volta da SOS Villaggi dei Bambini Ospite d’eccezione Ismaila Jadama, un ragazzo arrivato dal Gambia, supportato proprio da Sos attraverso il programma ‘Io non viaggio da solo’. “Ora sono perfettamente integrato, faccio radio, lavoro in pizzeria ed ho il sorriso, quello perso anni fa”.
 
Attesissima ospite allo Sferisterio Angelique Kidjo, a cui è stato consegnato il Premio Unimarche dalle Università di Macerata e Camerino che viene conferito a personalità italiane ed internazionali distintesi nelle loro carriere per alti meriti artistici.   
L’icona indiscussa della musica africana, tra le massime rappresentanti della world music a livello internazionale Angelique Kidjo ha offerto un live senza precedenti con la sua versione di “La Vida es un Carnaval”, ha entusiasmato i 3.000 presenti con “Once in a Lifetime” ricco di timbriche colorate e percussioni. Il potere magico di Angelique Kidjo di utilizzare la musica africana come ponte tra le culture si è magnificato con “Pata Pata” di Miriam Makeba che ha fatto infiammare il pubblico dello Sferisterio in balli e canti.

Photoset by MARCO CASALI

Credits: si ringrazia www.musicultura.it per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.