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VISION DIVINE + SECRET SPHERE + OTHERS @ Metalland Sky Metal Fest, Roma, 03/08/2024

VISION DIVINE + SECRET SPHERE + OTHERS @ Metalland Sky Metal Fest, Roma, 03/08/2024

VISION DIVINE + SECRET SPHERE + Others Live @ Metalland Sky Metal Fest (prima serata), Roma, 03/08/2024

In una Roma soffocata da una cappa di caldo infernale e parzialmente svuotata per via delle vacanze estive, l’affluenza di pubblico per una manifestazione all’aperto di due giorni con inizio concerti alle cinque del pomeriggio non poteva che essere modesta.

Peccato, perché il Metalland Sky Metal Fest 2024, alla sua seconda edizione, è stato un evento magnifico per la scena metal romana: un’occasione di aggregazione sulla suggestiva terrazza del Casilino Sky Park, con food, bancarelle di vario genere (dal vestiario all’artigianato) e tanta ottima musica.

Dal punto di vista musicale, va sottolineato come gli organizzatori abbiano saputo allestire una line-up in grado di valorizzare proposte emergenti, dare il giusto spazio a band più navigate della scena underground e, chiaramente, piazzare dei nomi di richiamo come headliner, sia italiani che internazionali. Davvero un ottimo lavoro suggellato da un’organizzazione all’altezza e un’attenzione particolare al supporto e alla valorizzazione del festival tramite i principali social media (con foto, video e interviste alle band prima, durante e dopo la manifestazione).

La prima giornata, improntata su sonorità heavy e power metal (con qualche eccezione) sì è aperta veramente nel migliore dei modi con i ragazzi degli Evelyn Roger. Sul palco dello Sky Metal Fest grazie al piazzamento in un contest ad hoc organizzato nei giorni precedenti, la band ha convinto con un heavy metal molto classico, caratterizzato da interessanti testi in lingua Italiana. Sarebbe bello vederli suonare una data di spalla agli Strana Officina, anche se il loro sogno nel cassetto è quello di aprire per i Maiden.

Con il suo favoloso berretto alato di Arale e un coloratissimo ventaglio utile anche a contrastare i 35 gradi che non accennavano a scemare benché fossero circa le sei e trenta del pomeriggio, l’esuberante Tiziana Giudici è stata in grado di calamitare l’attenzione del pubblico nonostante il genere proposto fosse leggermente fuori target. Gli Sviet Margot suonano infatti un alternative rock con melodie molto orecchiabili che poco ha a che fare con il metal, ma che sprigiona comunque una grande energia positiva dal vivo. Una piacevole variazione sul tema per una serata ancora molto lunga.

Si torna su territori heavy rock con i Madhouse, seconda band femal fronted della giornata. Anche loro si dimostrano molto professionali, coesi ed energici. Il loro è un metal interessante, molto melodico e infarcito di soluzioni moderne. Menzione d’onore per l’outfit del simpaticissimo batterista col suo caratteristico cappello da cowboy pitonato, ma tutti molto bravi e con una  presenza scenica niente male.

E’ quindi la volta di una band storica, sulle scene da oltre vent’anni, i The Prowlers. Nati come cover band degli Iron Maiden, i ragazzi hanno pubblicato ben 5 album di musica originale tra il 2003 e il 2021 e la loro grande esperienza è stata messa tutta in campo per lo Sky Metal Fest. Musica ed esibizione di impatto che ha avuto  poco da invidiare gli headliner della serata. Siamo chiaramente in ambito power/heavy metal con brani molto tirati e trascinanti eseguiti con tecnica e trasporto.

La serata sembrava ormai avviata su registri prettamente heavy  e invece si è cambiato nuovamente registro con i napoletani Furious Jane. Mai avrei pensato che in quel cotesto una band hard/alternative rock come la loro avrebbe suscitato tanto interesse e invece la loro prova è stata irresistibile. Come per gli Sviet Margot, l’esuberanza del frontman Salvatore Ferretti ha calamitato l’attenzione, ma a nulla sarebbe valso il suo istrionismo senza il groove della sezione ritmica e l’energica armonia del chitarrista Cristian Iorio.

Che dire dei primi headliner della serata? Una band leggendaria del power metal italiano. Il loro debut Mistress Of The Shadowlight marchiò a fuoco la fine degli anni novanta e i primi duemila, anni in cui gli occhi del mondo, in ambito power metal, erano puntati proprio sull’Italia grazie a formazioni dal talento impareggiabile come Rhapsody, Labyrinth, DGM e appunto Secret Sphere. Incredibile fu l’album  di debutto e ancor più bello risultò essere (almeno per il sottosritto) A Time Never Come, con le sue venature progressive a impreziosirne le meravigliose composizioni. Riascoltare brani come Legend dal vivo è stata un’esperienza mistica per chi ha seguito e amato la band dagli esordi, ma anche gli estratti dall’ultimo splendido lavoro in studio Blackened Heartbeat sono stati una gioia per le orecchie. Fantastico il clima conviviale che si è creato tra band e pubblico: come una serata tra amici, di quelle che non dimenticherai mai.

Al pari dei Secret Sphere, i Vision Divine han marchiato a fuoco l’epoca d’oro del power italiano e sono ancora sulla cresta dell’onda. Nati come super band estemporanea formata da membri di Rhapsody e Labyrinth, i Vision Divine sono poi diventati un progetto a lungo termine. Sempre condotti dal carismatico chitarrista e grande compositore Olaf Thorsen, i Vision han visto succedersi al microfono due cantanti strepitosi come Fabio Lione e Michele Luppi, ma l’attuale Ivan Giannini, in line-up dal 2018 non è affatto da meno. Forse il suo timbro è meno caratteristico e riconoscibile di quello dei suoi predecessori, ma anche Ivan è un fuori classe pazzesco ed è un entertainer simpaticissimo, proprio come il buon Roberto Messina che lo ha preceduto. Dotato di estensione, potenza e controllo sbalorditivi, il singer ha sublimato gli splendidi brani eseguiti dalla band e il pubblico dello Sky Metal Fest ha potuto goderne ai massimi livelli. Da rimarcare una setlist da urlo, che è andata a ripescare anche un paio di chicche dal passato remoti della band come The Whisper (dall’album d’esordio) e Send Me An Angel. In studio in Vision Divine non hanno mai sbagliato un colpo e anche dal vivo si sono dimostrati nuovamente una garanzia. Imperituri.

RICCARDO ARENA

Photoset by RICCARDO ARENA

Credits: si ringraziano Soundsrock Agency, Metalland e Casilino Sky Park  per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Evelyn Roger line-up:
Alessio Caterini-  chitarra e voce
Manuel Cimarra – chitarra solista
Michelangelo Cippitelli –  basso elettrico
Matteo Buldini – batteria

Sviet Margot Line-up:
Tiziana Giudici – voce
Alessandro Galizzi – basso
Maurizio Bravi – batteria
Massimo Canfora – chitarra

Madhouse line-up:
Federica Tringali – voce
Filippo Anfossi – chitarra
Lorenzo Catolla – basso
Carlos Cantatore – batteria

The Prowlers line-up:
Fabio Michillo – voce
Massimo Canfora – chitarra
Alessandro Vincis – basso
Gabriele Catania – tastiere.
Claudio Cappabianca – batteria

Furious Jane line-up:
Salvatore Ferretti – voce
Cristian Iorio – chitarra
Daniela De Martino – basso
Antonio Laurano – batteria

Secret Sphere line-up:
Roberto Ramon Messina – voce
Aldo Lonobile – chitarra
Andrea Buratto – basso
Gabriele Ciaccia – tastiere
Antonio Agate – tastiere
Marco Lazzarini – batteria

Vision Divine line-up:
Ivan Giannini – Voce
Olaf Thorsen – Chitarra
Federico “Pule” Puleri – Chitarra
Andrea “Tower” Torricini – Basso
Alessio Lucatti – Tastiera
Matt Peruzzi – Batteria

Secret Sphere setlist:
The Crossing Tall ( Intro)
Psycho Kid
Blackened Heartbeat
Welcome to the circus
Against All The Odds
Confession
J’s Serenade
Recall of the Valkirje
Legend

Vision Divine setlist:
26th Machine
Beyond The Sun And Far Away
3 Men Walk On The Moon
The Secret Of Life
The Broken Past
God Is Dead
The Whisper
Angel Of Revenge
Violet Loneliness
The Perfect Machine
Send Me An Angel