MARIO BIONDI – Live @ Teatro Augusteo, Napoli 5-12-2018
Col suo timbro vocale molto vicino a quello dei più noti Barry White, Isaac Hayes e Lou Rawls, Biondi ha dato vita a un soul jazz caldo e passionale ripercorrendo, in un arrangiamento davvero strepitoso e innovativo, alcuni dei brani più famosi della sua carriera e degli ultimi album. La prima volta che i Quintorigo e Mario Biondi hanno suonato insieme è stata durante la sua partecipazione ad Umbria Jazz a luglio scorso, collaborazione che ha portato all’uscita, lo scorso 9 novembre di “I Wanna Be Free“, che sancisce in modo definito l’avvenuto sodalizio tra i cinque artisti. Lo stesso Mario Biondi ha dichiarato “Li seguo dagli inizi. Sono un loro estimatore. Il sodalizio nasce proprio da questa mia ammirazione nei loro confronti, iniziata probabilmente ai tempi del primo Sanremo“.
Con i Quintorigo, definiti dallo stesso Biondi la “punta di diamante” dell’organico musicale, il concerto assume un risvolto insolito, un vero e proprio nuovo capitolo della carriera del crooner, fatto di nuove sonorità, sperimentazione e soprattutto dei suoni inconfondibili dell’eclettica band romagnola alla quale, con rispetto alla loro professionalità, Mario Biondi in diversi momenti del concerto stesso, lascia il palco per dare loro modo di suonare anche i brani della loro carriera. Infatti il concerto inizia proprio con il bellissimo brano strumentale “Aeneis” dei Quintorigo, tratto dal loro ultimo “Opposites” lavoro in cui i quattro musicisti hanno giocato con i chiaroscuri della musica del ‘900: da Duke Ellington a Monk, da Oliver Nelson a Ornette Coleman, da David Bowie alle tinte acide dei Rage Against The Machine. Tripudio del pubblico per l’arrivo sul palco di Mario Biondi, nel solito completo nero su camicia bianca, che cambierà poi nel corso del concerto con altri due cambi d’abito, sempre rigorosamente neri, che inizia il suo concerto con “Serenity” (dall’album “If”) e “Rio” e “Upside Down” tratto da “Brasil”. Il concerto poi segue con una formula davvero innovativa, non solo il talento di tutti i musicisti presenti sul palco, e gli effetti di un’insolita musica elettronica (lo stesso Mario Biondi accompagna le sue canzoni con i suoni di un loop e di una tastiera elettronica) ma anche con piacevoli intermezzi di brani registrati che raccontano la vita e la musica dei miti dell’artista siciliano e dei vari musicisti e artisti con i quali ha collaborato durante la sua carriera. Come nel caso dell’omaggio a Pino Daniele con “Appucundria” ricordato nel momento della loro partecipazione sul prestigioso palco dell’Arena Santa Giuliana di Perugia nell’ambito dell’Umbria Jazz Festival, come a quello di Al Jarreau, maestro indimenticabile per lo stesso Biondi che lo volle nel suo “Light to the world” dell’album “Sun”.
Il concerto continua con tantissimi brani “Cry Anymore” e “Black Shop” dall’album “If “, “I can’t Keep from Crying” “Never Die”, (Handful of soul) in una versione di musica rielaborata dal talento non solo dei Quintorigo ma anche dell’estro creativo di Max Greco, pianista d’eccezione e compositore di grandissimo livello (il brano “I wanna be free” è firmato anche da lui). Il pubblico si scatena, insieme allo stesso Biondi che accompagna i brani con piccoli cenni di danza, con i celebri “Rivederti” (Sanremo 2018), “Love is temple”, “be Lonely” ma anche con brani come “bom de Doer”, “a child runs free”, o “Do you feel like I feel” uno dei brani più belli di un altro tra i suoi album più belli “Best of soul”. Mario Biondi è decisamente in grandissima forma, sia a livello di voce che a livello di presenza scenica, dichiara apertamente che è stata una pazzia scegliere una città importante come Napoli come prima piazza del nuovo tour ma di essere stato felice di tale pazzia, visto il calore che la città gli ha tributato.
Dopo più di due ore di concerto nelle quali la magnifica voce di Mario Biondi è l’assoluta protagonista e con gli applauditissimi “Something that was” , “Shine on”, “This is what your are” , dedica al pubblico (in piedi sottopalco per omaggiare il loro mito) due strepitosi bis con una bellissima interpretazione di “There’s no one like you” dedicata al calore del pubblico napoletano, e il nuovo brano “I wanna be free” un vero e proprio omaggio al rispetto delle libertà e della sensibilità come risposta all’oppressione sull’uomo che ha generato sempre e solo dolore e violenza, che, ne siamo sicuri, conquisterà il cuore del pubblico da sempre innamorato della voce e della musica di Mario Biondi.
Articolo scritto da Annamaria De Crescenzo
Foto di Mario Catuogno Spectra Foto
Credits: si ringrazia Mary Cavallaro e FeP Group per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Mario Biondi online:
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