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MARCUS MILLER – Live @ Teatro Auditorium Manzoni, Bologna 26-3-2018

MARCUS MILLER – Live @ Teatro Auditorium Manzoni, Bologna 26-3-2018

Posto raffinato per musica raffinata. L’elegante percussionista di bassi elettrici di questa serata, all’insegna del jazz e del funky, è proprio Marcus Miller. Il berretto nero, ormai suo tratto distintivo sembra essere accolto in modo regale e clamoroso. D’altronde Stiamo parlando di esecutore prossimo al diventare parte integrante della storia e del manifesto del basso elettrico. Il suo operato vanta eccelsi compagni di viaggio nel mondo del jazz, primo fra tutti: Miles Davis. Fra Triplette incandescenti e assoli lungimiranti Papa was a rolling stone è tra le prime a fare capolino sulle 4 corde. Ci regala momenti anacronistici sul basso di Marcus, insieme a incessanti assoli di tromba e batteria. Già in questo avvio lo “slappatore seriale” (dall’uso della tecnica dello slap) sembra incendiare il palco, tramite colpi secchi e roteanti. Arriva anche l’assolo della tastiera. Sul palco figurano più sagome per una totalità di sei elementi e le loro capacità tecniche hanno dell’incredibile, le capacità espressive sono immerse nel bepop più trascendentale. Subito dopo c’è anche spazio per sonorità soffuse e caldeggiate in cui Marcus ha il tempo di utilizzare il suo basso “fretless”. La potenza espressiva di quest’ultimo brano ammutolisce il pubblico che reagisce solo dopo qualche sprazzo di secondi. C’è anche tempo per presentare il nuovo album “Laid black” che uscirà a breve in questa prima metà del 2018. La traccia che accompagna la presentazione ha contaminazioni dark e primitive intrise nel funk. Il sassofono giocano a contrappuntare con la tastiera e la batteria diviene inarrestabile. Il tema di ogni brano viene ripreso più volte e, quando lascia spazio agli altri strumentisti,Mr Miller si destreggia in baldanzosi atteggiamenti che strappano un sorriso. Giunge dopo meno di un’ora dall’inizio del concerto :eyelight, ricca di sfumature ed estroversione. Fino a che le acque non si calmano per permettere al jazzista di commemorare il proprio padre, in una ballade suonata al clarinetto basso. Strumento con cui prende piede un preludio camaleontico e seducente racchiuso in obbligato sfuggente e scivoloso. Sostenuto dal resto dei fiati lo strimpellatore torna al suo habitat naturale. Dopo un’ora e mezza di performance il primo Encore giunge alle 22:30. Così dopo un’altra falsa conclusione abbiamo un secondo bis che vede Marcus inizialmente da solo. Il teatro Manzoni è riuscito a creare un evento titanico, dalla portata internazionale, e che ha coinvolto ogni genere di ascoltatore. Di certo alla prossima occasione di tale calibro ci saranno ancora più adesioni e felicitazioni.

GIOELE AMMIRABILE
Photoset by ANDREA NASCETTI
 
Credits: si ringrazia D’Alessandro e Galli per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento da parte del Teatro Auditorium Manzoni.

 
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