Måneskin @ Estragon Club, Bologna 17-11-2018
Måneskin e basta! L’unica vera novità della musica italiana degli ultimi anni è questa band romana, con l’altrettanto solitaria aggiunta dei Ros, sempre portati avanti da Manuel Agnelli. Dateci la pole dance ed i tacchi di Damiano, la provocazione della splendida Vittoria, il gluteo tatuato di Kiss This; i nuovi Sex Pistols superiori ai pupilli di McLaren (escludendo sua maestà Glen Matlock) con più educazione e simpatia nei confronti dei fans. Mi innamorai di questa band in uno zapping notturno, d’altronde dove c’è Manuel c’è qualità, finalmente una ventata nuova nello stagno italiano, proprio per questo attaccati e più non posso. Troppo oltre per il firmamento della tristezza cantautorale italiana fatta di amori lacerati e piagnistei, orfani di band del calibro di Marlene Kuntz, Afterhours, Diaframma, un vuoto trentennale che finalmente vediamo riempire da una band che sta continuando a crescere.
Il precedente tour li aveva visti in locali medio-piccoli, sommersi di critiche roventi per la scelta, forse affrettata e sicuramente spinta dalla casa discografica per sfruttare giustamente l’onda X-Factor, di portare una setlist fatta al 90% di cover. Il rischio era di sparire sommersi da recensione spietate che potevano innescare una spirale distruttiva. Ma la fiducia che continuavo a riporre nelle capacità chiaramente percepibile della band si è rivelata ben riposta. Un nuovo disco coraggioso, che mescola canzoni inglesi ed italiane, correndo quindi sul filo del rasoio, tra successo e disastro, ma che ha prodotto un full lenght piacevolissimo che ora è il core dei loro live.
Se fossimo in estate Marlena sarebbe il tormentone estivo, ma meglio così, perché invece di edulcorarsi nelle sabbie estive può assumere tutta la valenza che merita. Ed il live dei Måneskin è di quelli mozzafiato. Damiano è un frontman straordinario che sul palco spreme tutto sé stesso, i musicisti che compongono il gruppo sono più che validi, la sezione ritmica è un motore preciso e ben oliato, Torchia martella a dovere e Victoria dimostra precisione e consapevolezza, la chitarra di Raggi si distingue sia come ritmica che quando inanella riff, il risultato è che il suono è compatto e perfetto, senza bisogno di essere virtuosi mondiali. La prima sorpresa è il dress-code che passa dal punk iconico, irriverente e trasgressivo della scorsa edizione, ad una eleganza da mods, anche se Victoria nella versione precedente era semplicemente irresistibile, ammettiamolo.
Il sound che i Måneskin riescono a riprodurre è un mix di contaminazioni che vanno dal punk al reggae, con il dovuto rispetto e senza voler fare paragoni impossibili, ricorda la mirabile fusione di genere che realizzarono i Police qualche decennio fa. Quindi si passa dalle ballad di Marlena, con una testualità affascinante, alle varie canzoni tirate a mille come New song. Sparse nella setlist le cover, con tanto di polemica di Damiano verso i critici di cui sopra, ricordando che con le cover ha portato a casa un disco d’oro. Ed è doveroso spendere parole per due rivisitazioni particolarmente riuscite, che non si limitano ad essere semplici cover, ma sono suonate alla Måneskin, così la mia amatissima Pyro dei Followill brothers diventa un brano di iridescente bellezza anche nella nuova veste, ed il reggaccio di Beggin’ fa tremare le ifondamenta del Estragon trasformandosi in un boato del popolo sold-out.
Poco da aggiungere, se volete segnarvi un live da non perdere, ‘Il ballo della vita tour’ è sicuramente imperdibile, e senza neanche doversi svenare per qualche vecchio dinosauro imbolsito, e basta!
MAURIZIO DONINI
Photoset by NINO SAETTI
Credits: si ringrazia Vivo Concerti per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’Estragon Club.
Setlist:
Are You Ready?
Fear for Nobody
Immortale
New Song
Morirò da re
Lasciami Stare
Let’s Get It Started (The Black Eyed Peas cover)
You Need Me, I Don’t Need You (Ed Sheeran cover)
Sh*t Blvd
Breezeblocks (alt-J cover)
Le parole lontane
Pyro (Kings of Leon cover)
Niente Da Dire
Recovery
Vengo dalla luna (Caparezza cover)
Beggin’ (The Four Seasons cover)
Chosen
L’altra dimensione
Kiwi (Harry Styles cover)
Close to the Top
Encore:
Torna a casa
Membri del gruppo:
Damiano David: voice
Victoria De Angelis: bass
Thomas Raggi: guitar
Ethan Torchio: drum
https://www.facebook.com/maneskinofficial
#ThisisManeskin
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.