LITFIBA “Eutòpia Tour” – Live @ Pala Lottomatica, Roma 5-4-2017

E’ sempre più dura raccontare un concerto dei Litfiba.
I live degli anni a cavallo tra gli ’80 e i ’90 li potevi solo vivere per capire quanto puro rock scorresse nelle corde delle chitarre di Ghigo e in quelle vocali di Pelù. Per una decade intera hanno regalato esibizioni da urlo, roba da rock band internazionale, performance che resteranno nella storia della musica italiana. Come gli stage diving di Pelù, icona di un dignitosissimo wave rock mediterraneo, in cui il frontman si lanciava a torso nudo su una folla in delirio. 
Anche l’Italia aveva i suoi “The Doors”.
 
Poi la separazione nel ’99: una ferita che, diciamo la verità, non si è mai ricucita davvero.
Soprattutto perchè era figlia di un cambiamento sostanziale dell’impostazione della rock band, cosa che ai fedelissimi non è mai andata giù. Il pop del Piero solista non ha lasciato un’impronta memorabile, certo, ma in tutta onestà ha comunque rappresentato un tappa coerente nella carriera del cantante, che ha intravisto nel passaggio ad un genere più commerciale la possibilità di diffondere su più larga scala il suo impegno sociale. Si pensi ad esempio alla collaborazione con Ligabue e Jovanotti in “Il mio nome è mai più”.
 
Infine, la tanto attesa reunion. Ghico e Piero di nuovo insieme: sembrava il lieto fine tanto atteso. Ma il ritorno dei Litfiba non ha portato con sé né il wave rock degli esordi, né il pop de “il mio corpo che cambia” (meno male). La reunion del 2009 ha creato una nuova realtà musicale, composta da entrambe le facce della medaglia. 
 
Ecco, tutto questo per dire che nel tour di Eutòpia c’è un po’ tutta la storia dei Litfiba (tranne gli stage diving e “Il mio nome è mai più”)
A partire dall’apertura con “Lo spettacolo”, per finire con “El diablo” il concerto è un viaggio esplosivo tra idee e note di quasi quarant’anni di rock. Si torna indietro nel tempo con “Spirito Libero”, “Regina di Cuori”, “Fata Morgana”. Brividi a fior di pelle con Lulù e Marlene e incontrollabile voglia di saltare e sognare con “Lacio Drom”. Ma si va anche avanti, nel futuro, con la nuova “Eutòpia”, brano che richiama la speranza nel domani, atto in fondo davvero sovversivo visti i tempi che corrono. 
Insomma, tra cambiamenti ed evoluzioni, tralasciando l’ovvio incidere del tempo che passa (comunque dignitosissimamente), una cosa che è rimasta uguale l’abbiamo trovata. Ancora oggi, per poter sapere davvero come è stato un loro concerto c’è solo un modo: viverlo. 

MARTINA VASSALLO
Photoset by LUCA LICCIONE

Credits: si ringrazia Parole e Dintorni per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.