L’AURA – Live @ Bravo Caffè, Bologna 5-12-2017

Saputo che sarebbe venuta ad esibirsi con piano, voce e violino al Bravo Caffè di Bologna, mi sono detto… la segui dall’inizio, ho tutti i suoi dischi partendo da “Okumuki” del 2006, l’ho consumato dal numero di volte che lo hai ascoltalo, non ho avuto ancora occasione di vederla e sentirla dal vivo, questo è il momento giusto. Parlo di L’Aura, all’anagrafe Laura Abela, bresciana di nascita ma cittadina del mondo, a sedici anni si trasferisce a Berkeley, in California, dove studia l’inglese, due anni dopo, torna in Italia e parte la sua carriera con l’inizio della registrazione del suo primo album. Cantautrice di tutto rispetto, scrive i suoi testi sia in italiano che in inglese e sono un misto di tante storie, momenti e riflessioni. Voce calda e graffinte ma al contempo dolce e delicata, dal vivo è pazzescamente affascinante e si ascolta molto, ma molto, volentieri.

E’ stata un’ora e mezza che ci ha permesso, locale pieno, di apprezzarla in tutto il suo repertorio, abbiamo viaggiato da “Una favola” estratto da “Okumuki” passando per “E’ per te” da “Demian” fino al suo ultimo lavoro di studio “Il contrario dell’amore” uscito a settembre di quest’anno con pezzi come “La meccanica del cuore” e “I’m an alcoholic”. Il concerto è iniziato pichiettando i tasti del piano in modo quasi timido per poi alzare il livello fino alla chiusura più corposa. Bella la cover di “Video Games” di Lana del Rey. Ho apprezzato tantissimo il lavoro di contorno di Andrea Di Cesare al violino, ha riempito gli spazi grazie a giochi di loop, corde pizzicate e il piacevole suono del violino che ha armonizzato perfettamente il tutto.

Il Bravo Caffè è un locale che permette il contatto con l’artista e così è andata per L’Aura. Ha coninvolto il pubblico, ha ringraziato tutti, ha firmato autografi, ha ringraziato i suoi fans più vicini e le persone che l’hanno aiutata nei momenti difficili. Con il loro aiuto è nato il libro che accompagna il lavoro di studio, “Il contrario dell’amore”, una commedia immaginaria in tre atti che lega le canzoni ai personaggi. Parla di tre donne immaginarie, anche se non troppo, Mary Jane, Lucy e Lisa. Ma di questo non voglio raccontarvi nulla, ve lo lascio scoprire, sul sito potete trovare video e informazioni a riguardo.

Bel concerto, certamente da rivedere e riascoltare alla prossima occasione. Le aspettative che mi ero fatto sono state tutte confermate. Il pubblico è uscito felice di aver partecipato ad un serata piena di musica fatta con il cuore, con l’anima e con una gran bella voce.
Se avete occasione, andatela a sentire, orecchie aperte e occhi chiusi permettono di godersi una piccola parentesi di dolcezza che vi stacca dal trambusto quotidiano.

ROBERTO BECCARI
Photoset by DANIELE AVERSANO

Credits: si ringrazia il Bravo Caffè per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.