ICHIKO AOBA – BEATRICE GRANNÒ @ LOCOMOTIV CLUB – BOLOGNA – 11-04-2023
Tra ambient folk, psych, jazz e musica classica impressionista fa tappa al Locomotiv Club di Bologna il tour mondiale “SAISON DES FLEURS” della cantante, musicista e compositrice giapponese Ichiko Aoba.
Prima di lei sale sul palco la cantante, polistrumentista e attrice Beatrice Grannò che, con il suo delicato alt-folk, delizia un folto pubblico eterogeneo e molto attento. Reduce dall’esperienza nella serie HBO “The White Lotus”, dove interpreta Mia, una musicista siciliana, l’artista romana dimostra tutto il suo talento sia a livello canoro che nel pizzicare le corde della chitarra acustica e dell’ukulele.
Una scenografia minimale circonda la presenza onirica di Ichiko Aoba che si rivolge al pubblico con qualche parola in italiano tra un brano e l’altro della sua discografia, di cui “Windswept Adan” è l’ultimo fortunato episodio in ordine di tempo.
Tra omaggi al compianto maestro Ryūichi Sakamoto, con cui l’artista giapponese ha avuto l’onore di collaborare, virtuosismi vocali e strumentali, Ichiko non tradisce assolutamente la frase che mi ha detto nella mia recente intervista, ovvero “Credo che le melodie e le voci siano un’estensione del mio respiro e del mio battito cardiaco”.
Una serata da ricordare per la qualità e l’eleganza delle interpretazioni e per il grandissimo rispetto da parte del pubblico, una serata d’altri tempi in cui davvero non si è sentita alcuna mosca volare.
MARCO PRITONI
Credits: si ringraziano Radar Concerti e Astarte per la gentilissima disponibilità, la perfetta organizzazione dell’evento e il Locomotiv Club di Bologna per l’ospitalità.
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.